VENERDI' 8 APRILE PRESSO L’AULA
CONSILIARE DEL COMUNE DI LANCIANO DURANTE UN’AFFOLLATA CONFERENZA-STAMPA
NUOVO SENSO CIVICO HA PRESENTATO AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE IL PROPRIO
ARTICOLATO PROGRAMMA PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI DI LANCIANO CHE
E’ STATO CONSEGNATO AI CANDIDATI SINDACO PRESENTI TONIA PAOLUCCI, MARIO
PUPILLO, ERRICO D’AMICO E RICCARDO SOZIO CHIEDENDONE LA SOTTOSCRIZIONE
TOTALE O PARZIALE.
A SOSTEGNO DELLA PARTE RELATIVA
AD UN NUOVO INNOVATIVO SVILUPPO URBANISTICO DELLE CITTA’ E’ INTERVENUTO
COME OSPITE DI NSC IL SINDACO DI TOLLO ANGELO RADICA CHE HA ILLUSTRATO
LA SUA ESPERIENZA DI PIANO REGOLATORE ALLINEATO CON I NUOVI TEMPI,
MENTRE PASQUALE DI NARDO, EX-PRESIDENTE DELLA SANGRITANA, CHE PURTROPPO
NON E’ POTUTO INTERVENIRE DI PERSONA PER IMPEGNI PROFESSIONALI, CI HA
FORNITO UN FILMATO MOLTO SUGGESTIVO DEL PROGETTO DI TRAM-TRENO DA LUI
PRESENTATO ANNI ADDIETRO E CHE NSC SOSTIENE IN PIENO COME UNO DEI
CARDINI PER RISOLVERE I PROBLEMI DEL TRAFFICO VEICOLARE MOTORIZZATO E
SPOSTARE LA MOBILITA’ SU FORME DI TRASPORTO COLLETTIVE E MENO
INQUINANTI.
IL DOCUMENTO DI 9 PAGINE E’ SUDDIVISO NELLE SEGUENTI SEZIONI
CHE CORRISPONDONO AGLI ARGOMENTI ABITUALMENTE TRATTATI
DALL’ASSOCIAZIONE IN FAVORE DEL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA
COLLETTIVE SIA IN TERMINI DI SALUTE CHE MATERIALI:
PARTE PRIMA:
“LOTTA ALL’INQUINAMENTO URBANO” (traffico motorizzato, impianti di
riscaldamento, impianti industriali, altre forme di inquinamento);
PARTE SECONDA: “CONSUMO DEL SUOLO- EDILIZIA- URBANISTICA”;
PARTE TERZA: “PROPOSTE VARIE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE”;
PARTE QUARTA: “SANITA’ – OSPEDALE”;
DURANTE L’INCONTRO ABBIAMO
SPIEGATO IL SENSO DI QUESTA OPERAZIONE CONSEGUENTE ALLA SCELTA, MOTIVATA
DA RAGIONI DI OPPORTUNITA’ E DI UNA MIGLIORE EFFICACIA DELLA NOSTRA
AZIONE DALL’ESTERNO, DI NON CANDIDARCI DIRETTAMENTE NE’ CON UNA PROPRIA
LISTA NE’ CON NOSTRI ESPONENTI IN ALTRE LISTE.
SOTTOPONENDO IL NOSTRO PROGRAMMA
AI CANDIDATI SINDACO E RENDENDO PUBBLICO IN UN SECONDO TEMPO LE PARTI DA
LORO CONDIVISE E CHE SI IMPEGNANO A REALIZZARE OFFRIREMO AI NOSTRI
ISCRITTI, AI SIMPATIZZANTI ED A TUTTA L’OPINIONE PUBBLICA FRENTANA UNO
STRUMENTO AGGIUNTIVO UTILE PER ORIENTARSI NELLA PROPRIE SCELTE DI VOTO.
LA NOSTRA SPERANZA E’ CHE
CHIUNQUE ARRIVERA’ A GUIDARE LA COMUNITA’ LANCIANESE NEI PROSSIMI ANNI
SI RENDA CONTO CHE LE PROPOSTE ASSAI SENSATE PRESENTI NEL NOSTRO
DOCUMENTO SONO IN MOLTI CASI DELLE SCELTE OBBLIGATE PER EVITARE
L’ULTERIORE DEGRADO DELLE CONDIZIONI ESISTENZIALI CUI ANDIAMO INCONTRO
SE NON SI CAMBIERA’ DRASTICAMENTE ROTTA NEGLI INDIRIZZI
POLITICO-AMMINISTRATIVI E NEGLI STILI DI VITA PERSONALI.
IL NOSTRO IMPEGNO COME SEMPRE
SARA’ QUELLO DI MOTIVARE GLI AMMINISTRATORI E I POLITICI IN GENERE PER
INDURLI A FARE QUESTE SCELTE E DI PRETENDERE CON LA CONSUETA TENACIA CHE
MANTENGANO GLI IMPEGNI PRESI.
A
FINE ARTICOLO RIPRODUCIAMO IL PROGRAMMA NELLA FORMA INTEGRALE CHE SARA’
POSSIBILE CONSULTARE ANCHE NELLA PAGINA DEDICATA CLICCANDO QUI .
NATURALMENTE,
PER L’UNIVERSALITA’ DEGLI ARGOMENTI TRATTATI E DEI PROBLEMI AFFRONTATI,
IL PRESENTE PROGRAMMA PUO’ ESSERE PROPOSTO CON LE OPPORTUNE MODULAZIONI
ANCHE AD ALTRE REALTA’ COMUNALI.
LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI NUOVO SENSO CIVICO
“Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio” (Lev Tolstoj
PROGRAMMA PER LE ELEZIONI COMUNALI DI LANCIANO DA PROPORRE ALLA SOTTOSCRIZIONE DEI CANDIDATI SINDACI:
LOTTA ALL’INQUINAMENTO E AL DEGRADO IN DIFESA DELLA SALUTE
DELL’AMBIENTE, DEL BENESSERE DEI CITTADINI E DELLA BELLEZZA DELLA
CITTA’.
–Prima Parte: LOTTA ALL’INQUINAMENTO URBANO
- Traffico veicolare motorizzato
- Impianti di riscaldamento
- Impianti industriali
- Altre forme di inquinamento
PREMESSA
– Il Sindaco deve adempiere secondo legge al ruolo di prima “autorità sanitaria locale” con tutte le responsabilità che ne conseguono per l’applicazione della vasta normativa vigente a salvaguardia della salute pubblica e in difesa dall’inquinamento in tutte le sue forme, primo fra tutti l’art.32 della Costituzione per il diritto alla salute o anche la direttiva della Comunità Europea 96/62/CE del 27/9/96 (recepita dall’Italia con DL 351 del 4/8/99) per la quale si impone di “mantenere la qualità dell’aria ambiente laddove è buona e migliorarla negli altri casi”;
– Il Sindaco, come sollecitato dalla stessa Comunità Europea e recepito dall’Italia nel Dlgs. 152/06, deve avvalersi del “principio di precauzione” nell’adozione di tutti i provvedimenti utili alla protezione dell’ambiente e della salute “anche se la valutazione scientifica del rischio non consente di determinare gli effetti con sufficiente certezza”, esaltando in questo modo l’irrinunciabile valore della prevenzione primaria ambientale,
l’unico strumento efficace per evitare che il sicuro accertamento del
danno dopo 10 o 20 anni dalla sua origine arrivi quando le situazioni
sono ormai irrimediabili ;
– Il Comune di Lanciano ha sottoscritto il 21 novembre 2009 il “Patto dei Sindaci della Provincia di Chieti” (Covenant of Majors) per la strategia 20-20-20 stabilita nel “Protocollo di Kyoto” del 1997 sul riscaldamento globale
con l’obiettivo entro il 2020 di tagliare del 20% le emissioni dei
gas-serra e di ridurre del 20% il consumo di energia adottando una quota
di almeno il 20% dalle fonti rinnovabili;
– le fonti di inquinamento si
sommano tra di loro creando “l’effetto cumulo” che è molto peggio della
semplice somma delle singole parti e che quindi va affrontato nella sua
globalità;
– le scelte in questa direzione non sono più rinviabili
finchè abbiamo ancora qualche piccolo margine di movimento prima che le
incalzanti alterazioni del clima e il conseguente dissesto
idrogeologico non ci obblighino ad adottarne altre ancora più drastiche.
A) INQUINAMENTO DA TRAFFICO
Premesso che:
– L’Italia è ai vertici in Europa per rapporto automobili/abitanti (61 veicoli ogni 100) e addirittura al 6° posto assoluto nel mondo [fonte: Divisione Statistica delle Nazioni Unite dati relativi al 2010];
– l’OMS –Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato come “sicuri cancerogeni” i gas di scarico dei veicoli a motore (tra gli altri benzene, monossido di carbonio, particolato/polveri sottili e ultrasottili, IPA) e la IARC, l’Agenzia per la Ricerca sul cancro dell’OMS, ha stabilito nel 2013 che l’inquinamento atmosferico nel suo complesso è sicuramente cancerogeno per gli esseri umani;
– l’Italia nel 2012 ha conseguito tra i 28 Paesi dell’Unione Europea il triste primato di numero di morti premature causate dall’inquinamento dell’aria (rapporto AEA – Agenzia Europea dell’Ambiente);
– il traffico veicolare motorizzato rappresenta la principale fonte di inquinamento dell’area urbana di Lanciano a
causa dell’enorme transito certificato dai rilevamenti del 2012 in
preparazione del Piano Generale del Traffico Urbano che hanno
documentato la spropositata cifra media di 50/60mila veicoli in entrata e uscita dal centro città ogni giorno;
– lo studio sulla qualità dell’aria effettuato nel 2010
con i più avanzati sistemi scientifici (biomonitoraggio e IBL) dal
Consorzio Mario Negri Sud per conto della Provincia di Chieti ha evidenziato per l’area urbana di Lanciano i risultati peggiori di tutta la provincia;
– di conseguenza la principale e
più efficace forma di contrasto all’inquinamento dell’aria consiste
nella drastica riduzione del carico di traffico sulla Città e lo
spostamento della mobilità verso forme più sane e sostenibili attraverso
politiche mirate di incentivazione/disincentivazione;
Considerate tutte le conseguenze positive della riduzione dei volumi di traffico sulla Città che sono:
– il netto miglioramento della qualità dell’aria
con l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e anche acustico e la
riduzione di tutte le patologie e malattie spesso mortali conseguenti
(cancro polmonare, leucemie, infarto e patologie cardio-vascolari,
infezioni alle vie respiratorie, enfisemi, asme, bronchiti e allergie
soprattutto infantili) con un netto risparmio anche sui costi per le cure conseguenti a carico del Servizio Sanitario Nazionale finanziato dalla spesa pubblica e quindi da tutti i contribuenti;
– il deciso elevamento delle condizioni di vivibilità, socialità e sicurezza
negli spostamenti all’interno dell’area urbana di cui beneficierebbe
anche chi ha la necessità irrinunciabile di usare l’auto privata per
motivi di lavoro o di servizio;
– la possibilità di liberare ampi spazi dall’ingombro automobilistico
e restituire al loro splendore tanti luoghi artistici e di valore
culturale attualmente oltraggiati dalla presenza delle auto (con il caso
emblematico di Santa Maria Maggiore) e di conseguenza rendere più attraente la Città ai visitatori esterni con l’aumento dei flussi turistici;
– il notevole risparmio di risorse pubbliche attualmente indirizzate alle costosissime infrastrutture dedicate alle auto
(parcheggi, strade, rotatorie, ecc.) che diventerebbero superflue vista
la drastica riduzione degli utenti. Se si considera che ogni singolo
posto auto nei parcheggi coperti o scoperti viene a costare tra i 10 e i
15 mila €. o che le rotatorie più grandi variano tra i 500 mila e i 2,5
milioni di €. mentre una pista ciclabile low cost arriva al massimo a 20mila €. per km. ci rendiamo conto di come si
potrebbero liberare enormi risorse verso realizzazioni nel campo della
mobilità alternativa, del miglioramento delle condizioni di vita urbana e
del prioritario abbattimento delle barriere architettoniche;
– l’altrettanto notevole risparmio privato con
la riduzione o eliminazione degli elevati costi derivanti dalla
proprietà individuale dell’auto (acquisto, manutenzione, carburanti,
assicurazione, tasse, ecc). Il Ministero Infrastrutture e trasporti nel
2012 ha rilevato un aumento poderoso di tali spese negli ultimi 20 anni,
in particolare +170% per i carburanti, +128% per la manutenzione
ordinaria, +202% per l’assicurazione RCA, + 198% per i pedaggi
autostradali. Il “Copenhagen Bicycle Account” ha calcolato che
ogni km. pedalato genera un beneficio di 16 centesimi per la società,
mentre ogni km. in auto provoca un danno di 10 centesimi.
Considerato che diventa sempre più urgente il trasferimento del trasporto di persone e merci dalla gomma alla rotaia
e ritenendo fondamentale utilizzare in quest’ottica le risorse della
Società Sangritana che è l’unica ad avere concrete possibilità di
crescita economica all’interno di una programmazione di lungo periodo, a
patto che muti l’atteggiamento di sudditanza e dipendenza dalle
Ferrovie dello Stato,
PROPONIAMO I SEGUENTI
PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO, molti dei quali a costo zero o a
bassissimo impegno di spesa e immediata applicabilità, che devono far parte di una politica complessiva coerente, coordinata e di lungo periodo per la quale occorrerebbe all’interno dell’Amministrazione Comunale una cabina di regia centralizzata che esamini preventivamente tutti gli interventi proposti e l’attività dei vari assessorati per controllare che siano compatibili con il programma complessivo:
- l’utilizzo dell’ex-tracciato ferroviario come metropolitana di superficie (tram-treno) in sinergia con la Società Sangritana e predisposizione di carrozze riservate al trasporto delle biciclette. La Sangritana, con il suo rilevante patrimonio anche di infrastrutture, è
decisiva per una politica non solo di mobilità urbana ma anche di
trasporto merci, di soluzione del pendolarismo e di sviluppo del turismo
interno e costiero;
- l’istituzione di aree di scambio ed intermodalità auto private/mezzi collettivi (bus-navetta, tram-treno Sangritana, taxi collettivi, ecc) o a noleggio (bici elettriche e tradizionali, “car-sharing” con mezzi elettrici) in zone esterne al perimetro urbano,
valutando la possibilità di utilizzare a tale scopo aree industriali o
artigianali e capannoni dismessi o di accordarsi con i centri
commerciali per l’uso dei loro parcheggi;
- la coordinata conversione a senso unico delle principali strade di attraversamento urbano con la contemporanea installazione di rallentatori e l’ampliamento dei marciapiedi,
per favorirne il decongestionamento da traffico, il miglioramento delle
condizioni di salubrità, la più sicura transitabilità di pedoni e mezzi
alternativi (biciclette, bici elettriche, mezzi di trasporto
collettivi) e la riduzione dell’incidentalità da velocità. A tali scopi è
di sicura efficacia l’istituzione all’interno del perimetro urbano del limite di velocità a 30 km/h;
- la definitiva chiusura al traffico e pedonalizzazione del centro Città (Corso Trento e Trieste fino ai Viali, Corso Roma) adeguadamente riadattato e arredato come polo attrattivo con la progressiva rapida estensione a tutti quartieri del Centro storico ed alle zone attualmente ZTL;
- il potenziamento del servizio di “bike-sharing” con
l’aumento progressivo di mezzi e stazioni di noleggio e il
miglioramento della loro manutenzione e conservazione attraverso
l’immediata e indispensabile installazione di pensiline per la
protezione delle bicicltte dalle intemperie;
- l’estensione rapida e progressiva delle piste ciclabili fino a creare una rete integrata che
le colleghi sia tra di loro (compreso l’anello già esistente nel
quartiere Santa Rita) che con i principali punti di interesse della
Città (Municipio, scuole, giardini pubblici, poste e uffici pubblici,
esercizi commerciali, ecc.);
- l’aumento di percorsi pedonali adeguatamente segnalati e protetti a sevizio anche di disabili e portatori di handicap e la parallela prioritaria operazione di abbattimento di tutte le barriere architettoniche all’interno dell’area urbana;
- l’adozione di un provvedimento urgente per agevolare e rendere
sicuro l’attraversamento pedonale attualmente rischiosissimo all’imbocco
del quartiere Santa Rita su via per Treglio (nei pressi della cava) con l’installazione di rallentatori e di un semaforo pedonale a richiesta;
- il potenziamento e miglioramento dei mezzi pubblici con la loro progressiva elettrificazione e adozione di propellenti meno inquinanti;
- politiche per incentivare e premiare lo spostamento individuale verso una mobilità sostenibile (a piedi, in bici, sui mezzi pubblici o con il “car pooling”, la condivisione dell’auto) favorendo la diffusione dei nuovi strumenti a disposizione (come l’applicazione gratuita per telefonini “WECITY”)
che consentono di verificare esattamente le pratiche virtuose e
premiarle con dei regali conformi alle finalità del progetto
(abbonamenti al “bike-sharing” o ai mezzi pubblici, biciclette o
accessori vari, ingressi al cinema o al teatro, ecc.) o con agevolazioni
di ogni genere (riduzione o abolizione di tasse e tariffe comunali,
ecc.);
- la progressiva elettrificazione del parco macchine comunale;
- installazione di colonnine ad uso pubblico per la ricarica dei mezzi elettrici;
- l’organizzazione di manifestazioni pubbliche e incontri
nelle scuole e nei quartieri per spiegare temi e obiettivi a sostegno di
una mobilità più sana e sicura nella prospettiva di un deciso cambio degli stili di vita individuali;
- il confronto e coinvolgimento continuo delle parti più attive della società civile
in forma associativa o individuale, di medici, pediatri, tecnici e
specialisti per una sempre maggiore compartecipazione e condivisione
delle scelte;
- la rimodulazione dei tempi della Città (orari di scuole, uffici pubblici, esercizi, ecc.) attraverso l’adozione del PTO- Piano Territoriale degli Orari;
- la destinazione “di scopo” degli introiti derivanti dalle soste a pagamento verso il potenziamento della mobilità alternativa non inquinante e la valorizzazione degli spazi verdi e dell’arredo urbano;
- l’abbandono di qualsiasi ulteriore costoso intervento infrastrutturale in favore delle auto e della loro proliferazione
(parcheggi di ogni tipo soprattutto all’interno della Città, rotatorie e
strade), che diventerà inutile dopo la drastica riduzione dei volumi di
traffico a seguito dei provvedimenti proposti, e spostamento
delle ingenti risorse liberate verso il potenziamento della mobilità
alternativa e del miglioramento della qualità della vita nell’area
urbana;
- la riduzione del transito delle auto determinerà l’immediata
aumentata disponibilità dei numerosi parcheggi già esistenti senza costi
aggiuntivi e comunque nel caso si ponesse la necessità
irrinunciabile della creazione di parcheggi all’esterno dell’area urbana
con lo scopo dichiarato di liberare definitivamente spazi alla
circolazione delle auto, si provvederà contemporaneamente (“saldo zero”)
al rispristino a verde pubblico di uno spazio delle stesse dimensioni
asfaltato o impermeabilizzato utilizzato in precedenza per altri usi
(area di sosta, ecc.);
- controlli periodici sulla conformità delle emissioni dei mezzi pubblici e privati;
- il monitoraggio permanente della qualità dell’aria e dell’ambiente utilizzando strumentazioni adeguate capaci di intercettare le principali e più diffuse sostanze inquinanti come ad esempio polveri sottili e diossine;
- la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la ASL locale per uno “screening” socio-sanitario collettivo e permanente su malattie e patologie legate all’inquinamento ambientale;
- controlli quotidiani sull’osservazione delle norme di circolazione e sicurezza delle auto (guida sotto l’effetto del telefonino, ecc.) e di rispetto della mobilità dei soggetti più vulnerabili (odiosi parcheggi davanti agli scivoli, sui marciapiedi o indebitamente negli spazi riservati ai portatori di handicap);
- l’istituzione di aree di rispetto davanti alle scuole,
vista la casistica di incidenti anche gravi che hanno coinvolto i
bambini (ad es. nel quartiere Santa Rita), con la limitazione della
velocità a 30 km/h, l’installazione di rallentatori nei pressi degli
ingressi e incentivazione del trasporto collettivo sia pubblico che
privato (anche in accordo tra genitori) per condurre gli studenti a
scuola.
B) INQUINAMENTO DA IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
Premesso che:
– non è più rinviabile
l’avviamento di un deciso processo di riduzione, risparmio ed
efficientamento delle fonti energetiche privilegiando le forme meno
inquinanti o ad impatto zero che migliorino il bilancio finale di
emissioni di CO2 in atmosfera;
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO
- incentivi al risparmio, all’isolamento termico ed all’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati con la contemporanea riduzione del consumo di combustibili per il loro riscaldamento;
- incentivi per l’utilizzo di impianti di produzione
dell’elettricità e di riscaldamento rispettosi della salute e
dell’ambiente come il fotovoltaico, il solare termico e il mini-eolico;
- indicazione a mantenere la temperatura interna di abitazioni ed edifici privati non oltre i 20 gradi ed adozione di questo limite in tutte le strutture pubbliche (uffici, scuole, ecc.);
C) INQUINAMENTO DA IMPIANTI INDUSTRIALI
Premesso che:
– L’intero Abruzzo e l’area
frentana in particolare subiscono da anni un attacco inaccettabile alla
salute ed all’economia locale atraverso continui tentativi di installare
impianti insalubri e nocivi (in prevalenza inceneritori di tutti i tipi mascherati da impianti a biomasse e biogas o di cosiddetta “termovalorizzazione” dei rifiuti);
– diversi impianti di questo tipo sono
stati messi più volte sotto sequestro a dimostrazione di quanto fossero
fondati i rischi e i pericoli più volte segnalati e le preoccupazioni delle Comunità locali che da anni si battono tenacemente in opposizione a questa deriva;
– tutte le combustioni di qualsiasi tipo e natura emettono sostanze cancerogene;
– il Sindaco è tenuto al rispetto vincolante delle normative per impedire il peggioramento della qualità dell’aria come
previsto dalla già richiamata direttiva della Comunità Europea 96/62/CE
del 27/9/96 (recepita dall’Italia con DL 351 del 4/8/99) per la quale
si impone di “mantenere la qualità dell’aria ambiente laddove è buona e migliorarla negli altri casi”,
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO
- il Sindaco impegna la propria Amministrazione a non
permettere ed ostacolare in tutti i modi la realizzzione di impianti
inquinanti di ogni genere sul proprio territorio e di
adoperarsi perchè facciano altrettanto i Comuni vicini, poichè, com’è
evidente, i fumi nocivi non hanno confini o barriere ma si muovono
spinti dal vento in tutte le direzioni anche per centinaia di km.. In
particolare ci si adopererà con ogni mezzo per impedire l’installazione
dell’impianto/inceneritore di rifiuti speciali in progetto nella Val di
Sangro tra i Comuni di Sant’Eusanio e Lanciano e
l’impianto/inceneritore per il trattamento degli pneumatici fuori uso in
progetto nella zona industriale di Lanciano località Cerratina;
- Il Sindaco, anche nell’ottica di sbarrare la strada a
qualsiasi ipotesi di inceneritore di rifiuti, impegna la propria
Amministrazione a proseguire nel pieno sostegno al “modello ECOLAN” che
significa riduzione dei rifiuti, rivalorizzazione dei materiali,
riparazione e riuso e che ha dimostrato come la Cittadinanza, se
opportunamente informata e motivata, sia pienamente partecipe e
collaborativa comprendendo gli scopi finali di miglioramento per tutti
del benessere fisico e materiale.
D) ALTRE FORME DI INQUINAMENTO
- INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: adozione ed applicazione di un “Piano Antenne” che
individui finalmente aree per l’installazione e la concentrazione dei
ripetitori lontano da obiettivi sensibili quali scuole e centri
sportivi, ospedali e case di riposo, aree densamente abitate, ecc., vista
la classificazione nel 2011 da parte dello IARC (Agenzia Internazionale
di Ricerca sul Cancro dell’OMS) dei campi elettromagnetici come
“cancerogeni di classe 2B” ed il noto aumento delle leucemie tra i residenti negli immediati dintorni degli elettrodotti;
- TUTELA DELL’ACQUA E DEI FIUMI (Sangro, Feltrino): predisposizione di provvedimenti
urgenti per combattere seriamente le discariche abusive e il taglio di
alberi e vegetazione lungo i corsi d’acqua e per il potenziamento e
l’efficientamento dei depuratori. L’acqua deve rimanere un bene
comune gestito dagli enti pubblici, va protetta attraverso il risparmio
e la razionalizzazione della sua distribuzione, la salvaguardia e il
risanamento dei bacini idrici, il miglioramento del sistema degli
acquedotti, il trattamento e il riciclo delle acque reflue. Mai più si
dovrà ricorrere all’istituto della deroga che ha permesso di destinare
al consumo umano acque con elevati livelli di sostanze tossiche e
cancerogene;
- CONTRATTO DI FIUME DEL FELTRINO: prosecuzione dell’attività
di programmazione strategica e negoziata per il risanamento e la tutela
del corso d’acqua di cui il Comune di Lanciano è capofila accelerando nella direzione già approvata di trasformare il “Contratto di fiume del Feltrino” in PST- Piano Speciale Territoriale, previsto dalla Legge Urbanistica regionale vigente, molto più utile ed efficace ai fini dell’obiettivo;
- AMIANTO: censimento della presenza di amianto all’interno della Città (coperture di edifici privati e pubblici, ecc.) obbligando alla rimozione in caso di accertata elevata pericolosità dovuta al degrado dei materiali e in generale incentivandone la sostituzione (preferibilmente con pannelli solari);
- PESTICIDI/PRATICHE AGRICOLE: campagna di
dissuasione dall’uso indiscriminato di pesticidi e fitofarmaci in
agricoltura e di incentivazione al lavoro giovanile in questo settore
facilitando la costituzione di piccole aziende agricole operanti nel
settore delle coltivazioni biologiche. Valorizzazione delle produzioni
locali di qualità fornendo ai coltivatori un sempre più facile accesso
diretto al mercato per i loro prodotti;
- BONIFICA URGENTE DELLA EX-DISCARICA DI SERRE e lotta senza quartiere a tutte le discariche abusive sull’intero territorio comunale e lungo i corsi d’acqua.
– Seconda Parte: CONSUMO DEL SUOLO/EDILIZIA/URBANISTICA
Premesso che:
– l’Unione Europea ha stabilito lo stop assoluto al consumo di suolo entro il 2050 indicando principi e direzione verso la quale si devono incamminare i singoli Stati;
– in Italia ogni minuto vengono cementificati e asfaltati 8 mq di territorio
(dati ISPRA 2014) e la percentuale di suolo già impermeabilizzato
raggiunge il 7,5% della superficie nazionale contro una media del 4,3%
dei Paesi UE;
– la cementificazione selvaggia
con i conseguenti consumo, impermeabilizzazione ed erosione dei suoli è
la principale causa del dissesto idrogeologico e dei disastri ambientali (frane, alluvioni, siccità) portatori di gravi perdite di vite, ricchezze naturali e beni materiali;
– la legge nazionale che permette
l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente ha
favorito questa deriva portando diversi Comuni a svendere letteralmente
il proprio territorio per “fare cassa”;
– negli stessi ambienti
dell’edilizia vi è ormai consapevolezza che l’unica strada percorribile
capace di dare lavoro diffuso e certo alle piccole e medie imprese non
sono le grandi opere ma i lavori di recupero e ristrutturazione edilizia
e di efficientamento energetico degli edifici (isolamento
termico, ecc.). Vi è un patrimonio edilizio smisurato, vecchio di oltre
50 anni, che ha urgente bisogno di interventi di questo genere, senza
che si vada ulteriormente ad aumentare volumi, cubature e
impermeabilizzazioni dei terreni. Testimoniananza di questa nuova
sensibilità è il documento congiunto “Costruire il futuro” stipulato
tra Legambiente e le organizzazioni sindacali degli edili di
CGIL-CISL-UIL che va esattamente nella direzione dell’innovazione e
sostenibilità nel settore edilizio. Dal 1998 ad oggi sono stati
realizzati oltre 9 milioni di interventi di recupero edilizio
grazie alle detrazioni fiscali e dal 2007 circa 2,5 milioni di
efficientamento energetico con vantaggi straordinari in termini di
cantieri aperti e opportunità per le famiglie e per il lavoro;
– nella nostra zona esistono già esperienze lungimiranti in questa direzione come il Comune di Tollo che ha adottato un Piano Regolatore innovativo ed allineato con i nuovi tempi con “l’obiettivo
di trasferire al territorio oggetto di trasformazione, caratteri di
qualità ambientale a livello urbanistico e architettonico che consideri
la compatibilità ambientale degli interventi, l’efficienza energetica,
il comfort abitativo ed il benessere dei Cittadini” e ha redatto la “Carta di Tollo”,
un’enunciazione stringente di principi per la pianificazione
sostenibile del territorio sottoscritta oltre che dagli Enti pubblici
come la Regione stessa e l’ANCI- Abruzzo, anche dagli ordini provinciali
di ingegneri, geometri, agronomi, agrotecnici e geologi;
– il “modello Tollo” con gli opportuni
adeguamenti alle dimensioni ed alle specificità del proprio territorio
può essere punto di riferimento e di programmazione anche per il Comune
di Lanciano, considerata tra l’altro l’altissima percentuale di
immobili vuoti (sfitti invenduti o semi-abbandonati), presenti
nell’intera area,
PROPONIAMO I SEGUENTI PROVVEDIMENTI UTILI ALL’OBIETTIVO
che è quello prioritario e non più rinviabile di cambiare radicalmente
il modello di sviluppo urbanistico delle nostre Città avviando un
processo di “rigenerazione urbana” che determini anche un deciso
abbassamento dei livelli di inquinamento:
- Indizione di bandi locali per l’agevolazione del recupero e
delle ristrutturazioni edilizie, dell’efficientamento energetico e
dell’adeguamento alla sicurezza statica e sismica degli immobili privati
privilegiando materiali e strumenti innovativi messi a disposizione dalla “bioedilizia”. I recuperi e le ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente, eseguiti preferibilmente secondo le norme di bio-edilizia del “Buon costruire”, verranno favoriti e premiati
ad esempio attraverso adeguate esenzioni fiscali, riduzione o
cancellazione degli oneri di urbanizzazione o di altra natura, forme
agevolate di finanziamento, ecc. Analoga operazione di recupero verrà
svolta per gli edifici pubblici;
- Porsi l’obiettivo tendenziale, richiesto dalla stessa Comunità Europea, del “consumo netto di suolo zero”, che non significa congelare l’infrastruttura urbana impedendo in assoluto di occupare nuovo territorio, ma consente
l’occupazione di spazi liberi solo ed esclusivamente quando avvenga a
saldo zero, de-sigillando o ripristinando ad usi agricoli o seminaturali
aree di pari superficie in precedenza urbanizzate e impermeabilizzate.
E’ questa una strategia fondamentale che introduce anche nella
pianificazione urbanistica e territoriale il principio del riciclo e
dell’economia circolare;
- Nell’ottica della tutela del paesaggio e del contrasto al dissesto idrogeologico fermare
con opportuni provvedimenti il consumo di suolo agricolo rendendo di
fatto inedificabili e impermeabilizzabili con interventi di altro genere
campagne e ambiti naturali escludendo dalla previsione di nuovi
insediamenti le aree che presentano specifiche qualità naturali e
paesaggistiche;
- Combattere l’impermeabilizzazione dei suoli in ambito urbano
privilegiando e favorendo (con un processo di graduale sostituzione)
l’utilizzo di materiali di copertura permeabili che garantiscano il
drenaggio e l’invarianza idraulica ;
- Estensione delle aree verdi pubbliche e creazione di un
grande polmone verde al centro della Città con l’unificazione e
pedonalizzazione definitiva dell’area dell’ex-Ippodromo-Viali e quella
della Villa Comunale attraverso un’operazione di
ripiantumazione di alberi ad alto fusto e la rimozione del manto
stradale con risistemazione a verde del tratto di Viale Rimembranze che
divide ex-ippodromo e Villa Comunale;
- Grande operazione di piantumazione diretta negli
spazi pubblici dei quartieri e incentivazione ad analoghe pratiche negli
spazi privati in modo da rendere la Città più vivibile, sana e bella;
- Censimento degli alberi “monumenti viventi” presenti nel territorio comunale e provvedimenti per la loro tutela e conservazione nelle migliori condizioni;
- Lotta concreta ed efficace all’abusivismo edilizio.
– Terza Parte: PROPOSTE VARIE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE
- Istituzione delle “sentinelle ambientali” volontarie di “prevenzione civile”
che controllino il territorio comunale con la doppia funzione di
invitare i cittadini al rispetto del bene comune e di segnalare
disfunzioni, anomalie e pratiche illegali in questo ambito;
- Riforma e rilancio della “Consulta per l’Ambiente di Lanciano” provvedendo tra l’altro alla fondamentale modifica regolamentare che ne renda obbligatoria la consultazione e l’espressione di un parere
su tutti gli argomenti di sua competenza prima che essi passino in
Giunta o Consiglio Comunale, pur rimanendo un organismo consultivo e non
vincolante;
- favorire ed estendere l’esperienza dei cosiddetti “orti urbani” e l’adozione da parte dei cittadini di aree verdi da mantenere nelle migliori condizioni a beneficio dell’intera Comunità.
– Quarta Parte: SANITA’/OSPEDALE
Premesso che:
– a partire dalla costituzione
dell’azienda sanitaria locale provinciale, istituita dal centrodestra
alla fine del 2009, e dal programma operativo (decreti 44 e 45 del
commissario ad acta nel 2010 fino al decreto 112 del 2013), si assiste
ad una progressiva perdita di ruolo e di efficacia della sanità pubblica
causata da una difficoltà di controllo dell’andamento economico e
finanziario dell’azienda sanitaria;
– la chiusura progressiva dei piccoli
ospedali non ha determinato risparmi determinanti né riassetto
funzionale, anche perché avvenuta in assenza di misure alternative;
– l’alibi costituito dalle esigenze di
bilancio è decisamente smentito dagli andamenti stessi del bilancio
sanitario della regione;
– la classe politica regionale non si è
mai assunta l’onere di predisporre l’unica misura che avrebbe consentito
una pianificazione razionale della risposta al bisogno di salute
redigendo un nuovo piano di rientro e conseguentemente un nuovo piano
sanitario che avrebbero consentito l’uscita dal commissariamento come
previsto dalla Legge di stabilità del 2010;
– lo stesso sbandierato trasferimento
delle risorse nella cosiddetta medicina del territorio ha prodotto un
proliferare di sigle (uccp, ospedali di comunità, case della salute)
assolutamente inadeguate, così com’è fenomeno incontestabile il
proliferare indiscriminato di strutture private;
– già una parte crescente (il 40%) della
popolazione non è in grado di curarsi, così come una notevole massa di
cittadini non è in grado di acquistare farmaci;
– la logica dei patti per la salute e dei decreti governativi è estremamente pericolosa;
– trovare una risposta a questi problemi
non è semplice ma è un dovere preciso dal responsabile primo della
salute dei suoi concittadini ossia il Sindaco,
PROPONIAMO CHE:
- il Sindaco di Lanciano si adoperi affinchè funzionino e
siano di effettivo pungolo nei confronti della Regione sia l’”Assemblea
dei Sindaci”, sia soprattutto il “Comitato ristretto dei Sindaci”
con una decisa azione di intervento concreto nella definizione dei
piani strategici e nella correzione radicale degli indirizzi, comuni al
centro-destra e al centro-sinistra, della politica di tutela della
salute;
- si punti al potenziamento di ruolo e strutture dell’ospedale cittadino
che non è pura rivendicazione campanilistica ma rappresenta la difesa
di un presidio esistente che, abbandonando irrealizzabili e velleitari
sogni di delocalizzazione della struttura, va perseguita tenacemente se
non se ne vuole il progressivo impoverimento e svuotamento.
Io sottoscritto/a candidato/a
alla carica di Sindaco/a della Città di Lanciano dichiaro di
sottoscrivere e impegnarmi all’adozione prioritaria e vincolante dei
seguenti provvedimenti proposti nel presente documento:
– [_] l’intero programma proposto in tutte le sue parti;
– [_] l’intero programma della parte “LOTTA ALL’INQUINAMENTO”;
– [_] i seguenti punti della prima parte “Lotta all’inquinamento”:
Inquinamento da traffico: n°______________________________________
Inquinamento da impianti di riscaldamento: n°______________________
Inquinamento da impianti industriali: n°____________________________
Altre forme di inquinamento: n°___________________________________
– [_] l’intero programma della parte “Consumo del suolo/Urbanistica/Edilizia”
– [_] i seguenti punti della seconda parte “Consumo del suolo”: n°____________
– [_] l’intera terza parte “Proposte varie per la tutela dell’ambiente”
– [_] i seguenti punti della terza parte “proposte varie”: n°____________________
– [_] la quarta parte “Sanità/Ospedale”
– [_] inoltre, come strumento di
chiarezza e trasparenza nei confronti della Cittadinanza, prima delle
elezioni renderò noti i nominativi degli Assessori della mia Giunta.
FIRMATO Il Candidato/a