Su Raidue sere fa alle 20 e 30 è passato un
servizio che dovete vedere tutti.
Si è parlato dell’elettrodotto Villanova-Gissi e dei suoi
piloni.
In particolare del fatto che 37 dei 151 che definiranno la
sua linea insisteranno su aree a grave rischio frana (4 in aree a pericolosità
molto elevata, cioè frane attive, 31 in aree a pericolosità elevata, 2 in aree
a pericolosità moderata).
Ciò significa che quando hanno progettato quest’opera
“strategica” non è stata considerata importante l’ubicazione di questi enormi
totem (fino a 80 metri d’altezza) perchè, come spiega Motawi, Terna è abituata
a costruire elettrodotti sulle risaie.
In più, il responsabile comunicazione del colosso energetico
è arrivato a sostenere che questi piloni conficcati fino a 30 metri sottoterra
contribuiranno a rendere più stabili le aree sulle quali insisteranno.
C’è mancato davvero poco che arrivasse a dire che ai piloni
monostelo di Terna crescono le radici.
Sfugge che una frana quando si mette in moto ignora anche
gli alberi che le radici ce l’hanno per davvero.
Una frana ignora case e totem caro Motawi.
Per inciso, prima dell’erezione del totem, vengono aperti
cantieri, con via vai di mezzi pesanti, con tonnellate di colate di cemento,
con l’azione di trivelle per infilarcelo.
E tutte queste attività preliminari, nelle aree più a
rischio, pure servono a consolidarle?
Va bene tutto, ma “curnute e mazziate” no!!!
Dura meno di sette minuti.
Vedetelo e condividetelo: con amici, parenti, conoscenti.
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