sabato 28 febbraio 2015

Le radici dei piloni monostelo di Terna.



Su Raidue sere fa alle 20 e 30 è passato un servizio che dovete vedere tutti.
Si è parlato dell’elettrodotto Villanova-Gissi e dei suoi piloni.
In particolare del fatto che 37 dei 151 che definiranno la sua linea insisteranno su aree a grave rischio frana (4 in aree a pericolosità molto elevata, cioè frane attive, 31 in aree a pericolosità elevata, 2 in aree a pericolosità moderata).
Ciò significa che quando hanno progettato quest’opera “strategica” non è stata considerata importante l’ubicazione di questi enormi totem (fino a 80 metri d’altezza) perchè, come spiega Motawi, Terna è abituata a costruire elettrodotti sulle risaie.
In più, il responsabile comunicazione del colosso energetico è arrivato a sostenere che questi piloni conficcati fino a 30 metri sottoterra contribuiranno a rendere più stabili le aree sulle quali insisteranno.
C’è mancato davvero poco che arrivasse a dire che ai piloni monostelo di Terna crescono le radici.
Sfugge che una frana quando si mette in moto ignora anche gli alberi che le radici ce l’hanno per davvero.
Una frana ignora case e totem caro Motawi.
Per inciso, prima dell’erezione del totem, vengono aperti cantieri, con via vai di mezzi pesanti, con tonnellate di colate di cemento, con l’azione di trivelle per infilarcelo.
E tutte queste attività preliminari, nelle aree più a rischio, pure servono a consolidarle?
Va bene tutto, ma “curnute e mazziate” no!!!
Dura meno di sette minuti.
Vedetelo e condividetelo:  con amici, parenti, conoscenti.

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