martedì 24 novembre 2015

SABATO 28 TUTTI IN PULLMAN AD ANCONA, ABRUZZO

Nella dura battaglia anti-Ombrina e contro le devastazioni petrolchimiche l’Abruzzo è diventato un punto di riferimento nazionale per l’impegno, la tenacia e l’intelligenza nel condurre la mobilitazione popolare.

Altre Regioni hanno così preso il coraggio di affrontare le stesse questioni che stanno colpendo duramente anche loro: una di queste è le Marche dove sabato prossimo ad  Ancona si terrà la prima importante manifestazione regionale sull’argomento.

IL MOVIMENTO “NO OMBRINA – Salviamo l’Adriatico” sarà presente ma è di fondamentale importanza essere in tanti perché questa battaglia si vince qui come là come in qualsiasi altra parte solo se si forma una coscienza diffusa e maggioritaria.

Le Marche sono l'Abruzzo, come l'Abruzzo è le Marche, la Puglia, la Basilicata, la Calabria, l'Emilia Romagna, il Veneto, la Campania, la Liguria, la Sardegna, la Sicilia, il Lazio, la Toscana...

Altro che "NIMBY"! Non nel mio mare nè nel mare di nessuno PERCHE' IL MARE E' DI TUTTI, DI TUTTI QUELLI CHE LO AMANO E LO RISPETTANO, NON CERTO DEGLI SPECULATORI E DEGLI INQUINATORI E DI COLORO CHE VIGLIACCAMENTE LI PROTEGGONO. 

Da Lanciano ABBIAMO ORGANIZZATO UN PULLMAN CHE PARTIRA’ SABATO 28 NOVEMBRE ALLE ORE 12 DAL PIAZZALE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT al prezzo politico di €.12. INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE PRENOTANDO IL POSTO AL 3470543201 (Antonio) oppure mandando una mail a info@nuovosensocivico.it  .

Sii egoista, vieni a difendere te stesso, perchè le Marche sono casa tua, ovunque tu abiti.
 

domenica 22 novembre 2015

L'INCONTRO CON I PARLAMENTARI: SE SON ROSE FIORIRANNO.


In molti ci chiedono un giudizio sull'incontro di ieri con i Parlamentari abruzzesi richiesto dal "Coordinamento NO OMBRINA".

All'appello hanno risposto la Senatrice Paola Pelino (FI) e i Deputati Gianluca Vacca (M5S), Gianni Melilla (SEL), Vittoria D'Incecco (PD), Gianluca Fusilli (PD) e Fabrizio Di Stefano (FI)che si sono confrontati con noi sul tema della deriva petrolifera in Abruzzo e in particolare sul progetto "Ombrina Mare".

Una prima positiva evidenza è questa partecipazione trasversale sull'asse opposizione/maggioranza di governo che ci induce ad affermare di aver raggiunto il massimo risultato politico ottenibile in questa fase ossia l'impegno da parte di tutti i presenti di praticare iniziative parlamentari comuni e condivise per contrastare prima di tutto l'emergenza "Ombrina Mare" riconosciuta come un'operazione "pilota" che trascinerebbe dietro di sè negativamente tutto il resto.

Crediamo che per la prima volta, su nostra pressante sollecitazione, si sia superato il recinto delle iniziative individuali di parte (spesso sterili nonostante le buone intenzioni) e ci si sia messi a disposizione della causa comune senza distinzioni di bandiera. Abbiamo ribadito agli esponenti politici che oggi come oggi l'unica bandiera che il popolo abruzzese vuole veder sventolare è quella "NO OMBRINA Salviamo l'Adriatico".

Dunque, al di là di altre iniziative di più ampio respiro riguardanti la modifica delle politiche energetiche del Governo, criticate da tutti i presenti anche di maggioranza, si andrà nei prossimi giorni alla presentazione di un emendamento anti-Ombrina alla legge di Stabilità attualmente in discussione alle Camere. Il testo dell'emendamento sarà preparato direttamente dal "Coordinamento NO OMBRINA" proprio per evitare qualsiasi eventuale strumentalizzazione di parte e sarà firmato da tutti i Parlamentari intervenuti che si sono impegnati a raccogliere le adesioni dei loro colleghi di partito, anche di altre regioni.

A livello comunicativo si organizzerà una conferenza stampa all'interno del Parlamento in cui a fianco di Senatori e Deputati interverrà lo stesso "Coordinamento NO OMBRINA" per spiegare le strategie in atto e gli sviluppi della vicenda.

Con l'iniziativa di ieri stiamo cercando di completare l'attivazione di tutti i fronti possibili in questa difficile lotta che necessita di un'azione combinata che da più direzioni miri all'identico obiettivo.


In tal senso è stata richiesta ai Parlamentari presenti nell'ambito dei poteri di controllo a loro riconosciuti e del dovere di trasparenza della pubblica amministrazione la verifica dell'iter procedurale seguito dal progetto Ombrina, attraverso la richiesta della documentazione relativa alle quattro società che si sono avvicendate, della documentazione relativa alle capacità tecniche e finanziarie delle stesse, della documentazione attinente alle concessioni di sospensioni e proroghe rilasciate dai funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico. È del tutto evidente che i  lati anche oscuri della vicenda devono essere indagati e messi pienamente in luce.
 

Ai Parlamentari, come anche a D'Alfonso ed alla Regione Abruzzo, così come a tutti i Sindaci ed Amministratori abruzzesi diciamo chiaramente che la nostra sincera collaborazione deve sempre intendersi come una sorta di "tregua armata" (metaforicamente parlando) perché siamo sempre vigili a monitorare e controllare ogni azione di rilevanza pubblica e non tollereremo furbate, disimpegni o manovre poco chiare.



Anche noi, come i rappresentanti politici, dobbiamo rispondere ad un'investitura popolare che vuole garantite le sue legittime aspirazioni manifestate in tutti i modi possibili.
Abbiamo preso l’impegno vincolante che non vadano in alcun modo deluse e altrettanto pretendiamo dai nostri Rappresentanti nelle Istituzioni.


FM
P.S.: nell'ottica dell'utile allargamento della lotta anti-trivelle STIAMO ORGANIZZANDO DEI PULLMAN PER PARTECIPARE NUMEROSI ALLA MANIFESTAZIONE DI ANCONA DI SABATO 28 NOVEMBRE: PRENOTA IL TUO POSTO AL TEL.347-0543201 (Antonio) oppure invia una e-mail a: info@nuovosensocivico.it


martedì 17 novembre 2015

DOPO D'ALFONSO CONVOCHIAMO I 21 PARLAMENTARI ELETTI IN ABRUZZO: SU OMBRINA NESSUNO HA IL DIRITTO DI TACERE (SENZA AGIRE)

A fine articolo pubblichiamo la lettera inviata dal "Coordinamento NO OMBRINA" a tutti i 21 Parlamentari eletti in Abruzzo per convocarli sabato prossimo 21 novembre alle ore 15,30 presso la sede della Regione di Pescara in Viale Bovio 425.

In quell'occasione chiederemo loro l'impegno per un'azione comune parlamentare che blocchi il devastante progetto "Ombrina Mare" e contrasti lo sciagurato disegno complessivo di trasformare l'intero Abruzzo in distretto minerario e petrolchimico al pari della sfortunata Basilicata.

Con la straordinaria forza che ci dà una mobilitazione popolare mai vista nella storia nazionale su questi temi, chiediamo a Senatori e Deputati di spogliarsi per una volta almeno delle loro appartenenze di partito e della loro collocazione (al governo o all'opposizione) e di pianificare insieme un'efficace strategia istituzionale che contribuisca a cancellare per sempre  l'incubo che si sta abbattendo sul nostro futuro.

Ormai tutti abbiamo capito che "Ombrina Mare" non è un progetto come un altro ma un'operazione complessiva che stravolgerà irrimediabilmente il volto dell'Abruzzo e per questo va affrontata unitariamente.

Prima di sabato faremo finta che non ci siano stati i tanti silenzi e comportamenti ambigui che abbiamo dovuto registrare in questi mesi da parte di molti, ma dopo di allora se ci sarà di nuovo il tentativo di sfuggire alle proprie pesanti e decisive responsabilità non avremo più indulgenza e l'intera opinione pubblica saprà in maniera evidente chi avrebbe potuto agire ma no lo ha voluto fare.

Crediamo che per un politico che vive soprattutto di consenso (l'unico carburante che gli permette l'elezione, altro che il petrolio!) sia molto controproducente sottrarsi ad un confronto del genere che consentirà a tutti di illustrare la propria posizione.

Siamo sicuri che ognuno dei 21 Parlamentari investito del ruolo di tutelare le legittime aspirazioni del popolo che lo ha eletto saprà fare le giuste valutazioni e si presenterà all'incontro di sabato con la necessaria motivazione per contribuire con il suo peso alla vittoria reclamata dall'intera Comunità Abruzzese.
Fm

Segue la lettera ai 21 Parlamentari: 

Coordinamento “NO OMBRINA 2015”


Convocazione urgente dei Parlamentari sulle questioni “Ombrina Mare”/deriva petrolifera in Abruzzo per SABATO 21 NOVEMBRE ALLE ORE 15,30 presso la “Sala Blu” della Regione Abruzzo in Viale Bovio 425 a Pescara.

AI 21 PARLAMENTARI ELETTI NELLA CIRCOSCRIZIONE ABRUZZO

Antonio Castricone, Daniele Del Grosso, Andrea Colletti, Fabrizio Di Stefano, Filippo Piccone, Gianluca Vacca, Gianni Melilla, Giulio Cesare Sottanelli, Itzhak Yoram Gutgeld, Maria Amato, Paolo Tancredi, Tommaso Ginoble, Vittoria D’Incecco, Antonio Razzi, Federica Chiavaroli, Gaetano Quagliariello, Gianluca Castaldi, Paola Pelino, Rosetta Enza Blundo, Stefania Pezzopane, Gianluca Fusilli.

A seguito della massiccia mobilitazione del Popolo Abruzzese in atto ormai da anni per bloccare la deriva petrolchimica dell’Abruzzo ed alla luce dei recenti sviluppi riguardanti il progetto “Ombrina Mare” VI CONVOCHIAMO TUTTI nella giornata di SABATO 21 novembre alle ore 15,30 presso la sede della Regione di Pescara in Viale Bovio 425 PER ASSUMERE UN IMPEGNO CONCRETO PER UN’AZIONE COMUNE SOPRATTUTTO IN SEDE PARLAMENTARE AL FINE DI SCONGIURARE LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “OMBRINA MARE” e tutelare così, com’è doveroso da parte vostra, le legittime aspirazioni della Comunità che  vi ha eletto e che ha chiaramente scelto un futuro che non comprende la trasformazione della nostra Regione in distretto minerario.

Un’ingiustificata mancata partecipazione rappresenterebbe agli occhi dell’intera opinione pubblica regionale un’incomprensibile fuga dalle proprie enormi responsabilità istituzionali e di rappresentanza con inevitabili ricadute negative in termini di consenso personale e  per questo siamo sicuri che non mancherete all’appuntamento e garantirete in quella sede il massimo impegno per trovare una soluzione comune.

Cordialmente,
        il Coordinamento NO OMBRINA 2015

17 novembre 2015

giovedì 12 novembre 2015

AVVISO A D'ALFONSO, LOLLI, P.D. & COMPANY: NON CI FACCIAMO PIU' ABBINDOLARE DA NESSUNO E LE UNICHE PAROLE CHE VOGLIAMO SENTIRE SONO I FATTI.



Il Partito Democratico (o Matteo Renzi, ma il risultato non cambia) controlla il Governo nazionale e regionale essendo la prima e determinante formazione politica in entrambi gli ambiti. Detiene il potere.

Nella vicenda Ombrina ed in generale su tutta la questione energetica e petrolifera nazionale Matteo Renzi, al di là delle enunciazioni di circostanza, ha fatto capire chiaramente da che parte sta e non è certo la nostra. Quella al contrario in cui dice di schierarsi Luciano D’Alfonso, ma alla Conferenza dei Servizi di Roma lui non c’era a far valere tutto il suo peso rappresentativo. Impegni inderogabili e sovrastanti un appuntamento che potrebbe decretare la rovina di un’intera regione? Mah! Però il delegato Giovanni Lolli ci riferiva solerte che il Presidente “si teneva costantemente informato”. Bontà sua.

Lo stesso Lolli, nella veste di seconda carica regionale, all’uscita dalla Conferenza medesima si mostrava furibondo nei confronti dell’atteggiamento giudicato prevaricatorio e illegale di Ministero e suoi dirigenti minacciando prossime denunce penali ed annunciando in diretta televisiva una escalation della battaglia in corso con alla testa proprio la Regione Abruzzo (nel senso dell’istituzione perché il suo popolo combatte già da tempo). Per questo riusciva, compiaciuto, a raccogliere perfino qualche sporadico applauso (di incoraggiamento) dagli esausti ma altrettanto furenti manifestanti.

A distanza di due giorni tutto quell’ardore sembra essere già evaporato e le barricate appena innalzate già smobilitate.

Da Luciano D’Alfonso, sempre pronto a infilzare con lo sguardo telecamere e spettatori, nemmeno uno straccio di dichiarazione di routine. Sulla questione Ombrina già dal Consiglio Regionale del 5 novembre sembra aver perso la consueta parlantina.
Dal segretario regionale del PD, Marco Rapino, un invito ad abbassare i toni: “bisogna tornare a parlare seriamente di ambiente”. Come ad esempio ha sempre fatto il PD a Roma e in Regione portandoci fino a questo punto?
Dai Parlamentari colleghi di partito poi, il solito silenzio che se non fosse ormai troppo banale dirlo si potrebbe definire “assordante”.

Ebbene noi diamo ragione a Lolli quando parla di escalation ma allarghiamo il concetto in tutte le direzioni. Altro che abbassare i toni! Ci siamo abbassati fin troppo in passato e per questo siamo ridotti così. Adesso più che mai è l’ora di tenere la schiena dritta, di non fare sconti a nessuno e di reclamare con tutta la forza possibile ciò che ci è dovuto, ossia ascolto e rispetto.

ESCALATION LEGALE E GIUDIZIARIA: quella annunciata da Lolli e che pretendiamo sia subito innescata con a capo la Regione per stanare tutti gli eventuali bari, i corrotti e i collusi di questa brutta storia. Perché la Legge, quando non è violata, sta lì proprio a tutelare e proteggere i più deboli che non hanno altri “strumenti” per piegare a proprio favore le decisioni pubbliche.

ESCALATION DELLA MOBILITAZIONE: la lotta dovrà necessariamente intensificarsi ed ampliarsi in maniera democratica e legale certo, ma con un’ulteriore radicalizzazione perché quando vengono calpestati con arroganza i sacrosanti diritti delle Comunità alla propria autodeterminazione non ci si può aspettare una risposta soft, checchè ne dica Rapino e il suo partito.

ESCALATION POLITICO-ISTITUZIONALE: se D’Alfonso è davvero convinto e consapevole che questa non è una lotta parziale contro un singolo progetto ma un bivio senza ritorno dove si decide se svendere e portare alla rovina l’Abruzzo intero e le sue speranze oppure salvarlo e condurlo ad un giusto futuro di benessere diffuso allora deve essere pronto come ultima ratio a portare lo scontro istituzionale al massimo livello presentando le sue dimissioni a Renzi sia da Presidente della Regione che da membro del PD se a livello centrale non verranno prese subito, com’è abbondantemente nel loro potere, decisioni che cancellino definitivamente Ombrina e la deriva petrolchimica dell’Abruzzo.

DA PARTE NOSTRA, STAI “SERENO” RAPINO, NON CI SARA’ ALCUN ABBASSAMENTO DEI TONI MA STAREMO ANCORA PIU’ ATTENTI DI PRIMA A MONITORARE OGNI ATTO E DICHIARAZIONE DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI E DI PARTITO PER DENUNCIARNE PUBBLICAMENTE TUTTE LE INEFFICIENZE E LE AMBIGUITA’ FINO ALLA VITTORIA FINALE CHE ARRIVERA’ SICURAMENTE NONOSTANTE TUTTO E MALGRADO QUALCUNO.

lunedì 9 novembre 2015

DOPO LA CIVILTA', LA VERGOGNA: IL MISE APPROVA OMBRINA MA E' UNA SPECIE DI AUTOGOL E SI APRONO SCENARI MOLTO FAVOREVOLI.



Non tutto è come sembra.
 
Cercherò di spiegare il senso di una giornata che appare molto negativa e di certo vergognosa per chi ha preso determinate decisioni, ma che in realtà apre degli scenari assai interessanti e favorevoli alla causa.

Di sicuro non ci aspettavamo che il Ministero dello Sviluppo Economico potesse bocciare un progetto già incredibilmente approvato da quello dell'Ambiente e dei Beni Culturali.

Però l'ansia di giungere al finale di un copione che a tutti è apparso chiaramente già scritto e imposto dai vertici ha portato il dirigente del ministero che si è assunto questa responsabilità ad attuare atteggiamenti e decisioni di assai dubbia legittimità, regolarità e legalità tanto che lo stesso vice-Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha parlato esplicitamente di azioni penali contro le persone che se ne sono fatte artefici. 

Gli stessi tecnici e legali intervenuti hanno evidenziato e fatto verbalizzare le gravi lacune ed omissioni messe in atto come ad esempio la mancata produzione di documenti da visionare ai fini del procedimento. La stessa decisione di non tenere in considerazione le due recenti leggi regionali vigenti in chiave anti-petrolifera, in particolare quella sull'istituzione del parco marino, è stata unanimemente considerata inaccettabile.

Insomma la sensazione è stata quella che di fronte ad una opposizione puntuale, preparata, compatta e inflessibile il ministero, probabilmente sorpreso da un comportamento del genere, ha deciso di forzare la mano chiudendo ogni spazio e andando spedito alla conclusione della conferenza dei servizi, segnando così molto probabilmente un clamoroso autogol.

Infatti adesso si aprono delle praterie sia per i ricorsi amministrativi al TAR che per le denunce penali, come dichiarato solennemente dalla Regione Abruzzo nella persona del vice-Presidente Lolli e dalle altre figure istituzionali intervenute come il Presidente della Provincia di Chieti e Sindaco di Lanciano Mario Pupillo e gli altri Sindaci presenti.

Lolli stesso si è espresso per una escalation nella lotta in difesa dell'Abruzzo dalla disfatta petrolifera e "rifiutifera" e per questo chiamiamo tutti ad una rinnovata mobilitazione. Questa escalation non deve riguardare solo l'aspetto giuridico e giudiziario ma anche quello politico e della partecipazione attiva della Cittadinanza a questa battaglia civile.

La partita con tutta evidenza non è chiusa, anzi, ed i prossimi mesi saranno decisivi. Li affronteremo con l'ottimismo delle buone ragioni e della volontà di un intero popolo che non può essere cancellata dalla firma di un grigio burocrate.

Stiamo dando a tutta la nazione ed alla classe politica e governativa una lezione di democrazia e civiltà alla quale forse non sono abituati e che anzi molto probabilmente li infastidisce perchè preferiscono le sbrigative e prepotenti scelte calate dall'alto senza discussioni come nel caso emblematico di "Ombrina Mare".

Ma questa volta sono cascati male perchè gli Abruzzesi saranno pure pastori ed anzi sono orgogliosi di esserlo ma non saranno mai più pecore e il proprio destino se lo costruiranno da soli.

E non ci sarà bulletto di turno ad impedircelo.

Fm

venerdì 6 novembre 2015

UNA PAGINA MEMORABILE NELLA STORIA CIVILE ABRUZZESE: APPROVATA ALL'UNANIMITA' LA LEGGE SUL PARCO MARINO SOTTO LA VIGILE "PRESSIONE" DEL MOVIMENTO ANTI-PETROLIZZAZIONE

Siamo riusciti a superare il "limite invalicabile".
So di rischiare lo scivolamento nella retorica, ma oggi a L'Aquila abbiamo scritto una pagina memorabile nella storia civile e politica di questa Regione.
Sotto la sapiente "pressione" del Movimento "NO OMBRINA" la Regione Abruzzo ha approvato all'unanimità la legge che istituisce il Parco marino nel tratto antistante i Comuni di San Vito e Rocca San Giovanni.
Certo è stato un pò come andare al ristorante e doversi apparecchiare, cucinare e lavare i piatti da soli (senza neanche incassare il conto per il servizio) ma tant'è, l'importante è il risultato raggiunto. Un risultato doppiamente positivo sia perchè l'istituzione di un Parco, ovvero di un'area protetta, tutelata e valorizzata a beneficio dell'intera Comunità, rappresenta un valore in sé e sia perchè, come detto e dimostrato tante volte, diventa un formidabile strumento in funzione anti-Ombrina e anti-petrolizzazione.
Sicuramente la battaglia non finisce qui ma aver convinto con competenza e pervicacia l'intera classe politica abruzzese ad adottare un provvedimento del genere all'unanimità significa aver condotto al meglio un'operazione esemplare di democrazia partecipativa e consapevole.
Dobbiamo salutare con la dovuta gratitudine l'impegno profuso dalla tante donne e dai tanti uomini che all'interno del movimento, ognuno in varia misura e a seconda delle proprie attitudini e possibilità, hanno permesso il raggiungimento di questo grande obiettivo che fino all'ultimo è stato intralciato da ostacoli improvvisi ed inaspettati superati brillantemente con prontezza e tenacia.

Adesso ci aspetta ancora una volta Roma, lunedì 9 novembre, con la sua Conferenza dei servizi. Ci andremo e invitiamo tutti ad unirsi a noi (per le modalità clicca QUI ) con la consapevolezza di avere in dote uno strumento aggiuntivo molto utile per contrastare la follia della deriva "petrolifera" e "rifiutifera" (l'altro grande affare di Ombrina) dell'Abruzzo.
Staremo a vedere chi avrà il coraggio di approvare senza vergogna trivellazioni e raffinazioni dentro un parco marino.
Certo sappiamo bene che all'interno di una politica nazionale fatta di schegge impazzite dove si ammette tutto e il contrario di tutto senza un progetto coerente di lungo respiro ogni cosa è possibile ma noi siamo qui proprio per rendere impossibili gli atti che danneggiano la collettività perché ci guida solo ed esclusivamente l'interesse di un futuro sano e vivibile per tutti, nessuno escluso.
Franco Mastrangelo
P.S.: la legge è stata pubblicata oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (BURA) ed entra in vigore da domani. E'la legge regionale n°38 del 6 novembre 2015. Per leggerla integralmente cliccare QUI .
Segue il comunicato del "Coordinamento NO OMBRINA":
COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO NO OMBRINA DEL 5 NOVEMBRE 2015
L'ABRUZZO HA IL SUO PRIMO PARCO MARINO REGIONALE, LA LEGGE SIA PUBBLICATA IMMEDIATAMENTE SUL BURA!
IL COORDINAMENTO NO OMBRINA: "ULTERIORE TASSELLO NELLA LOTTA CONTRO LA DERIVA PETROLIFERA NEL MARE ADRIATICO, IL MISE SE NE FACCIA UNA RAGIONE, GLI ABRUZZESI SI DIFENDERANNO' FINO IN FONDO".

Il Coordinamento No Ombrina esprime soddisfazione per l'approvazione della legge che istituisce il primo parco marino regionale abruzzese, denominato "Trabocchi del chietino e costa frentana". Il voto del Consiglio regionale, all'unanimità, è avvenuto pochi minuti fa alla presenza di alcune decine di attivisti del Coordinamento.
Non appena pubblicata sul BURA scatteranno le norme di salvaguardia transitorie che prevedono, tra l'altro, il divieto di modificare fondali ed elementi naturali all'interno del parco.
Si tratta di un ulteriore tassello della lunga lotta contro il progetto Ombrina mare, che bisognerà sostenere presso tutte le sedi e in tutte le aule avvalendosi di tutti i provvedimenti possibili. Ora è fondamentale procedere alla pubblicazione della legge sul BURA affinchè sia immediatamente operativa, prima delle decisioni del Governo sul progetto.
Il MISE dovrà tenere conto di questo ulteriore segnale della volontà della comunità abruzzese di difendere il proprio territorio e le proprie bellezze. Il 9 novembre proverà a forzare la mano lo stesso? Vedremo se gli atti che produrrà saranno in grado di resistere in tutte le sedi in cui li porteremo. Rimarrebbe l'atteggiamento fortemente anti-democratico del Governo Renzi che cerca solo di sostenere i profitti dei petrolieri.

Il ringraziamento va in primo luogo agli attivisti e ai cittadini che tenacemente hanno sostenuto questo progetto di legge, ai tecnici che hanno lavorato alla stesura, agli enti locali che hanno partecipato all'iter e, ovviamente, ai consiglieri regionali che l'hanno infine approvata.

Coordinamento No Ombrina