venerdì 30 gennaio 2009

NUOVE INIZIATIVE


Continuano a dirci che va tutto bene, e che il centro oli non si farà.
Ma noi non ci crediamo!
Sappiamo infatti da fonti certe che la lobby petrolifera ha consigliato i suoi tirapiedi del sindacato e della politica a prendere tempo e sviluppare così una nuova strategia, aiutati in questo anche dal momento di relativa stasi generata dal baso prezzo del petrolio.
Noi continuiamo con le nostre iniziative.



A conferma di quanto esposto all'inizio del post leggete questo comunicato stampa che abbiamo inviato stamane congiuntamente con Enrico Gagliano di IMPRONTE e Nino Di Bucchianico del COMITATO NATURA VERDE:


COMUNICATO STAMPA

NON SI ARRESTA LA DERIVA PETROLIFERA IN ABRUZZO

Nuova richiesta di Edison S.p.a. per la perforazione di quattro nuovi pozzi nel giacimento di Rospo Mare

Non bastano infatti ad arginarla né il “no” del Presidente Chiodi alla realizzazione della raffineria di Ortona né la risoluzione votata dal nuovo Consiglio Regionale che impegna il Presidente della Regione a presentare un nuovo disegno di legge che riproduca gli effetti della Legge n.14 del 15 ottobre 2008 (n.d.r.: quella che, impugnata dal Governo, vieta il rilascio di permesso a costruire per l’insediamento di industrie che svolgano attività di prospezione, ricerca, estrazione, coltivazione e lavorazione di idrocarburi fino al 31 dicembre 2009).

L’ultimo e pericoloso assalto al nostro territorio da parte delle compagnie petrolifere si è concretizzato nella richiesta di compatibilità ambientale avanzata proprio oggi (30 gennaio) dalla Edison S.p.a. al Ministero dell’Ambiente, in relazione ad un nuovo progetto di perforazione e messa in produzione di nuovi pozzi nel giacimento di Rospo Mare.

In particolare, la richiesta avanzata dalla Edison S.p.a. concerne:

- l’adeguamento dell’esistente piattaforma marina “Rospo Mare B” per consentire la perforazione di nuovi pozzi di sviluppo;

- la perforazione di tre nuovi pozzi direzionati nel giacimento di Rospo Mare a partire dall’esistente piattaforma “Rospo Mare B”;

- l’eventuale perforazione di un quarto pozzo;

- l’adeguamento degli impianti di produzione esistenti.

Si rammenta che negli impianti produttivi di Rospo Mare, nel tratto di mare compreso tra l’Abruzzo ed il Molise, avviene direttamente in mare ciò che dovrebbe avvenire nel centro oli di Ortona: il processo di desolforazione, con conseguente emissione di idrogeno solforato e di altri inquinanti in termini non controllabili, tutti fortemente nocivi per l’uomo e per l’ambiente.

Entro il 2 marzo chiunque abbia interesse può presentare istanze, osservazioni e pareri al Ministero dell’Ambiente, cosa che auspichiamo avvenga da parte della Regione Abruzzo, presso i cui uffici è depositata una copia del progetto della Edison, e di tutti gli enti locali interessati.

F.to

p. COMITATO NATURA VERDE – Nino di Bucchianico

p. IMPRONTE – Enrico Gagliano

p. NUOVO SENSO CIVICO – Antonello Tiracchia



mercoledì 28 gennaio 2009

PINETO DOCET




Il Comune di Pineto, insieme ad altri comuni del teramano, sta affrontando con grande determinazione l'ondata di degrado ambientale che sta investendo l'Abruzzo per tutta la sua estensione.
Nuovo Senso Civico ha contribuito ad informare i cittadini di questa situazione di grande pericolo per l'ambiente, l'economia e la salute della nostra regione lavorando insieme ad altre organizzazione non governative e comitati locali attraverso incontri, proiezioni e dibattiti.
Sabato 30 gennaio saremo a Giulianova insieme all'associazione Impronte e sabato 14 febbraio ad Atri con Italia Nostra.
Questo documento qui di seguito è il comunicato stampa del Comune di Pineto che riportiamo nella sua interezza per stimolare l'impegno di tutti gli altri Sindaci della nostra regione.


Città di Pineto
Comune operatore di pace



Comunicato Stampa

Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli incontrerà mercoledì 28 gennaio 2009 il Ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi per parlare di piattaforme e di inceneritore.
A convocare il primo cittadino pinetese a Roma è stato lo stesso Ministro Rotondi che ha fissato l’incontro per le 13,30.
Al centro del dibattito le recenti notizie sulle concessioni rilasciate al colosso PetrolCeltic dal Governo centrale per la sistemazione al largo della costa teramana di nuove piattaforme, questa volta però per l’estrazione di idrocarburi. Sulla terraferma, invece, il Governo ha rilasciato le autorizzazioni all’Eni per la coltivazioni di alcune aree di interesse petrolifero. Una delle aree interessate dalla coltivazione si trova a confine tra Mutignano, Silvi e Atri. Qui in futuro potrebbe sorgere un pozzo per l’ estrazione del petrolio.
“Parleremo di piattaforme e di pozzi petroliferi”, ha spiegato il Sindaco Monticelli, “ma affronteremo anche il delicato tema lagato al progetto presentato da un privato a proposito della realizzazione tra Torre San Rocco e Scerne di Pineto di un inceneritore. Apprezzo molto l’iniziativa del Ministro Rotondi che da anni frequenta la nostra città per le sue vacanze. Non dimentichiamoci che l’estate scorsa ha anche partecipato ad un convegno sull’ambiente che si è tenuto nella pineta. Al Ministro Rotondi porremo dei quesiti nella speranza, ovviamente, di avere delle risposte serie e concrete”.
Il Sindaco Monticelli porterà all’attenzione del Ministro Rotondi anche un altro problema: la mancata firma sul decreto di attuazione dell’Area Marina Protetta del Cerrano.
“Ci era stato garantito che la firma il Ministro competente Stefania Prestigiacomo l’avrebbe apposta entro settembre del 2008”, conclude Monticelli, “ed invece siamo a gennaio 2009 e del decreto attuativo non si hanno più tracce. Siamo assolutamente convinti che tutto sia legato alla problematica per il rilascio delle concessioni per l’estrazione petrolifera. L’istituzione dell’Area Marina Protetta del Cerrano in via ufficiale avrebbe comportato delle difficoltà nel rilascio delle autorizzazioni. Avrebbe, in sostanza, rappresentato un vero e proprio ostacolo. Ci auguriamo che non sia così. Ma la risposta la vogliamo direttamente dal Ministro Rotondi”.

lunedì 26 gennaio 2009



Ufficio Stampa

lunedì 26 gennaio 2009

NUOVE INIZIATIVE


Abbiamo avuto dei problemi sulla linea ADSL che ci ha costretto a rallentare l'aggiornamento del nostro blog e del sito, ma non ci siamo fermati, anzi!
Stiamo rispondendo alle centinaia (!) di email che ci sono pervenute in questi pochi giorni di silenzio forzato.

L'atteggiamento solo apparentemente accomodante dei nemici dell'Abruzzo (perché di nemici si tratta, comunque mascherati, e come tali pericolosi ed infidi) è parte di un piano mediatico per ridimensionare la protesta dei cittadini abruzzesi in un problema di "pseudo democrazia populista governata da gruppi di ambientalisti, notoriamente di sinistra" sono questi in sintesi i termini che vengono usati da esponenti dell'esecutivo e dai loro alleati confindustriali nel tentativo di denigrare il nostro e tutti gli altri movimenti e comitati in cui si ritrovano cittadini di ogni estrazione politica e sociale accomunati dall'impegno civile e dalla sensibilità sociale.
Questo tipo di cittadino, nelle democrazie, è quello più temuto da quei politici ignoranti la cui arroganza è spesso frutto di manovre di copertura per traffici loschi ed attività di lobby.

Per i prossimi giorni abbiamo messo in cantiere le seguenti iniziative.

GIOVEDì 29 GENNAIO ORE 21 - LANCIANO (CH)
presso il “Teatro Malvò” in vico Corsea 14
(piazza del Malvò) a Lanciano
verrà proiettata una versione inedita del video
Viaggio nei Paesi dell’Ormai
sarà presente il regista Antonello Tiracchia
interverrà Alessandro Lanci del comitato
Nuovo Senso Civico
Seguirà un dibattito

SABATO 31 GENNAIO ORE 16.30 - GIULIANOVA (TE)

Sala del Loggiato Piazza Belvedere
Giulianova Paese
PETROLIO E TURISMO:
CONVIVENZA IMPOSSIBILE

Saluti:
Gabriella Cassiani, C.E.A. Torresi
Proiezione del video:
“Viaggio nei Paesi dell’ormai”
di Antonello Tiracchia,
realizzato da Nuovo Senso Civico
Interventi:
Dante Caserta, WWF Abruzzo
Claudio Censoni, Comitato Abruzzese
Difesa Beni Comuni
Nino di Bucchianico, Comitato
Natura Verde
Enrico Gagliano, Associazione Impronte
Alessandro Lanci, Nuovo Senso Civico
Info:
C.E.A. Giulianova 085.8007597

SABATO 31 GENNAIO ORE 20.30 - LAMA DEI PELIGNI (CH)
Gli organizzatori stanno definendo i termini dell'incontro.

SABATO 14 FEBBRAIO ORE 16.30 - ATRI
Gli organizzatori stanno definendo i termini dell'incontro.

DOMENICA 15 FEBBRAIO ORE 16.00 - LANCIANO
Assemblea degli iscritti di


Su cui saremo più precisi nei prossimi giorni.



martedì 13 gennaio 2009

PETROLIO, BUGIE E VIDEOTAPE


Domenica 11 gennaio nella trasmissione di Rai Uno Linea Verde è risultato palese come l'ENI abbia iniziato un nuovo attacco mediatico , rivolto a screditare in termini indiretti quelli che definisce popolo di nimby o ambientalisti no oil.

Questo è il testo con cui la RAI ha pubblicizzato sul web la tredicesima puntata di Linea Verde.

"Nuovo imperdibile appuntamento con Linea Verde. Questa settimana lo storico programma di Rai Uno, svela le bellezze della Basilicata.
Massimiliano Ossini
è nell’Alta Val d’Agri, un’area protetta, un patrimonio di biodiversità, nominata Parco Nazionale. Un angolo di paradiso del nostro Bel Paese che si preoccupa di investire in fonti di energia alternativa, come accade nel Parco eolico, Montemurro."

Il servizio di Irene Benassi precedentemente apparso su Sabato&Domenica del 4 gennaio e dedicato al non ancora costruito centro oli di Ortona deve avere infastidito più di qualcuno sia per la penosa intervista rilasciata dal sindaco di Ortona Nicola Fratino (che senza alcuna ironia è da stimare per il coraggio e la coerenza che dimostra nel sostenere, imperterrito, una situazione che diventa, per lui ed i suoi compari, sempre più incresciosa) sia per la conclusione di Franco Di Mare che ha rilevato il fatto che l'ENI per quanto invitata non fosse intervenuta.

Il video, a nostro avviso, è chiaramente una risposta al servizio di Sabato & Domenica.


Queste che seguono sono le nostre considerazioni dopo averlo visto:
  • L'ENI non ama il confronto pubblico e preferisce distribuire veline preconfezionate, in puro stile MinCulPop.
  • La RAI senza batter ciglio manda in onda queste veline o, peggio ancora, confeziona servizi su richiesta adeguandosi alle esigenze (e alle richieste) di quello che identifica il suo interlocutore del momento. Alla faccia del tanto decantato servizio pubblico!
  • I soldi del servizio (trasferte, elicottero, personale...) chi li ha tirati fuori? L'ENI, la RAI o la regione Basilicata? In ogni caso sarebbe interessante saperlo, possibilmente insieme all'importo ed alle motivazioni che hanno spinto la RAI a realizzare quel tipo di servizio. Per la serie bel parùn dai bei braghi bianchi!
  • Secondo l'ENI il petrolio estratto dai suoi pozzi è buono, pulito e profumato come ha servilmente dimostrato il conduttore nell'odorarlo; le falde acquifere non vengono intaccate ed a lavoro finito, per chiudere una caverna di milioni di metri cubi, ci mettono un tappo "come quello che si usa per chiudere le bottiglie, solo più grande" e tutto torna come prima, facile facile e soprattutto pulito. Insomma niente H2S, niente puzza, niente prodotti perforanti, niente rilascio di sostanze radioattive, niente inquinamento, niente bonifiche. Fantastico e non credibile come il paese dei balocchi!
  • La Basilicata, che si stende per circa 10.000 kmq con 560 mila abitanti, si dice che abbia il più grande giacimento petrolifero onshore d'Europa e che il petrolio (secondo l'ENI ed il Consiglio Regionale) costituisca una grande opportunità di sviluppo e di ricchezza. Lo dicono da circa 20 anni e ormai quasi nessuno ci fa più caso (alla bugia) ma soprattutto nessuno spiega, neppure il conduttore che lo afferma, come mai in un paese ricco e baciato da una grande opportunità di sviluppo 4 giovani su 10 per poter trovare un lavoro devono emigrare. Alla faccia dello sviluppo!
  • La trasmissione ci ha mostrato un pozzo situato tra bellissimi boschi, talmente pulito che noi sospettiamo fosse inattivo, con i tecnici importati per l'occasione, tutti ben puliti, soddisfatti e fieri del loro lavoro; comunque nessuno di loro era lucano.
  • Noi riteniamo che l'ENI abbia iniziato una campagna di controinformazione in totale sintonia con l'attuale Governo ed il neonato Consiglio Regionale Abruzzese; tutti questi attori intervengono magistralmente secondo un piano palesemente precostituito e concordato; è molto difficile pensare che tutti questi servizi televisivi, gli articoli sulla stampa e le esternazioni di esponenti della classe politica siano frutto di coincidenze!
  • Sicuramente nei prossimi giorni ci saranno altri servizi giornalistici targati ENI, nuove uscite del ministro Scajola, nuove affermazioni del neo presidente regionale Chiodi e nuovi proclami sindacali a dimostrazione che sta per succedere, in merito al petrolio abruzzese, qualche cosa di nuovo e di importante.