venerdì 25 dicembre 2015

"OMBRINA MARE": VINCE L'INTRANSIGENZA DELL'INTELLIGENZA



Ci preoccupiamo dei figli ma dobbiamo pensare anche ai padri: è questa la catena umana che e dhe invece di legarci ________________________________________________________________________________________________ci salverà.

Mio padre diceva sempre: “Se insisti e persisti, ottieni e conquisti”. E’ proprio quello che è successo nella vicenda di “Ombrina Mare”, una lunga cavalcata vittoriosa nella quale l’aspetto decisivo è stato proprio la tenacia senza scoramenti con la quale è stata condotta la lotta.

Ci sono stati momenti in cui tutto sembrava perduto, siamo stati ad un passo dal baratro, ma anche allora c’è stata la forza di non arrendersi, di non piegare la schiena sotto i macigni che si andavano accumulando.

Non voglio fare la morale ma da questa storia dobbiamo trarre degli insegnamenti che ci saranno preziosi in futuro, un futuro che sicuramente non ci permetterà di tirare i remi in barca. Una barca, la nostra, che però si è notevolmente rafforzata e che non passa inosservata quando appare all’orizzonte.

Lo spettacolo al quale assistiamo in questi giorni è quello che Ennio Flaiano descriveva bene con la frase “gli Italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori”, ma nella soddisfazione del risultato vogliamo essere magnanimi: ognuno ha visto e sa in cuor suo come sono andate le cose, quali sono stati i ruoli e i livelli di impegno, quali le partecipazioni, i sabotaggi o le diserzioni.

Mettiamola così: in tanti (non tutti) hanno contribuito in maniera e dosi diverse ma l’elemento decisivo è stato senza ombra di dubbio la mobilitazione popolare e chi è stato capace di portarla ad un livello di consapevolezza e partecipazione tali da non essere più arginabile.

Guardate, e qui mi rivolgo agli amanti del “club privé”, che i numeri contano, che senza la forza irresistibile delle decine di migliaia di persone in marcia non si va da nessuna parte. Non si tratta certo di parlare alla “massa” indistinta facendo leva sulla bassa emotività ma al “popolo” consapevolmente e correttamente informato. Parlare a tutti senza pregiudizi, soprattutto a chi inizialmente non la pensa come te, forse solo per mancanza di conoscenza.
In questo siamo stati bravi.

Siamo stati bravi ad agire su tutti i livelli senza tralasciare nessuna opportunità, neanche quella più piccola che al momento sembrava irrilevante e che invece dopo un po’ si è rivelata importante. I famosi “Cento niente che hanno ucciso l’asino” e che in questo caso hanno ucciso Ombrina.

C’è stato un lavoro continuo e instancabile sul versante dell’informazione, basato sullo studio puntuale di dati, progetti e documenti di ogni genere, soprattutto di quelli della controparte. L’avversario se vuoi sconfiggerlo devi praticarlo fin nei dettagli e molto spesso abbiamo dimostrato di conoscerlo molto meglio noi di sostenitori e complici, messi in evidente difficoltà proprio sul piano dell’approfondimento.
E’ una legge universale: il sapere ti rende forte, inattaccabile, ed è il primo passo di ogni percorso vincente. L’ignoranza è il guinzaglio del Potere.

E’ la stessa preparazione con cui abbiamo affrontato l’ingarbugliato versante tecnico-legale, altro momento determinante, con l’intervento di esperti, ingegneri ed avvocati padroni della materia e capaci di confrontarsi ad armi pari (probabilmente superiori) con figure sulla carta più titolate o che semplicemente occupavano posti di rilievo, chissà per quali meriti acquisiti…

E infine la politica, quella professionale. Anche qui possiamo esprimere i più svariati giudizi sui rappresentanti delle Istituzioni o i membri di partito: apprezzamento o disprezzo, stima o ripulsa, ma prima o poi i conti con loro li dobbiamo fare perchè sono quelli a cui spetta la decisione finale.
Anche su questo versante è importante il dialogo, qualche buon viso a cattivo gioco e qualche rospo da ingoiare ma sempre senza sudditanza né accondiscendenza. Alla pari.
Abbiamo fatto anche questo e alla fine i rospi non solo li abbiamo digeriti ma i mal di pancia li abbiamo trasferiti a chi ci voleva male.

Infine, scusatemi il “conflitto di interessi”, ma voglio dichiarare tutto il mio orgoglio di far parte di un movimento spontaneo di cittadini abruzzesi denominato Nuovo Senso Civico che anche in questa occasione, come in tante altre, ha dato il suo contributo determinante di intelligenza, di partecipazione e di ostinazione senza mai perdere la fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo.

Non è un caso se alla fine ottieni e conquisti.

Auguri a tutti.

Franco Mastrangelo


mercoledì 23 dicembre 2015

FESTEGGIAMO LA STORICA VITTORIA SU OMBRINA CON IL CAPODANNO IN PIAZZA A LANCIANO


La straordinaria e storica vittoria sul progetto "Ombrina Mare" (e non solo) merita adeguati festeggiamenti.

La battaglia per un futuro più sano e di benessere per tutti, libero da "fossili" di ogni tipo, è ancora lunga ma per il momento è giusto solo godere di questa immensa soddisfazione.

Per questo TUTTI IN PIAZZA A LANCIANO IL 31 DICEMBRE PER BALLARE, CANTARE E BRINDARE: ognuno in cuor suo saprà a chi dedicare questa fantastica vittoria.




Comunicato stampa del Coordinamento No Ombrina e del Comune di Lanciano del 22 dicembre 2015
 
Capodanno “NO Ombrina” a Piazza Plebiscito a Lanciano. 

Il 31 dicembre si festeggia una vittoria storica per l’Abruzzo e l’Adriatico.
Il Comune di Lanciano patrocina e collabora all’organizzazione dell’evento.
Il Coordinamento No Ombrina e il Comune di Lanciano invitano a partecipare al Capodanno in Piazza a Lanciano che sarà dedicato alla vittoria contro il progetto Ombrina mare.
ConcertoNoOmbrina
Si festeggerà una delle più importanti vittorie della comunità abruzzese e dei suoi amici per la difesa del territorio e del mare Adriatico. Dopo la Sangrochimica, il terzo tunnel del Gran Sasso, gli impianti di Monte Greco, la vendita dei fiumi abruzzesi alle multinazionali, l’impianto Forest a Bomba e il Centro Oli di Ortona si tratta di una pietra miliare nella storia della regione.
CapodannoNoOmbrina_loghi
Il percorso per uscire dal mondo degli idrocarburi è ancora lungo e servirà l’impegno dei cittadini nei prossimi anni ma è importante rivendicare le vittorie che dimostrano che la mobilitazione paga e che le uniche lotte che si perdono sono quelle che non si combattono.
In piazza Plebiscito dalle ore 22:00 ci sarà musica e allo scoccare delle 24:00 si festeggerà l’arrivo del 2016, che per la nostra costa e le nostre spiagge significherà un nuovo anno senza trivelle.
Lanciano, città della Resistenza, è stata anche la “capitale” della lotta contro il progetto Ombrina e ci è sembrato giusto chiudere qui un anno intensissimo.
Nella piazza che il 23 maggio 2015 ha accolto ben 60.000 persone che manifestavano contro Ombrina dopo pochi mesi si potrà festeggiare la vittoria. Grazie a questa mobilitazione l’Abruzzo ne esce con un progetto petrolifero in meno e un nuovo parco marino!
Ringraziamo da subito il Comune di Lanciano che patrocina e supporta l’evento e tutti coloro che daranno una mano nei prossimi giorni per organizzarlo nel migliore dei modi.
Vi diamo quindi appuntamento a Piazza Plebiscito per brindare insieme “ad un Abruzzo con più vino e meno petrolio!”
SEGRETERIA COORDINAMENTO NO OMBRINA 2015


venerdì 18 dicembre 2015

IL PRESIDENTE D'ALFONSO RASSICURA E GARANTISCE: "OMBRINA NON SI FARA' "

Nelle ultime ore si erano diffuse alcune voci allarmanti sulla possibilità che ci potesse essere qualche azione di "sabotaggio" delle decisioni prese con l'emendamento governativo "anti-Ombrina".

Tali preoccupazioni riguardavano soprattutto la possibilità di uno scollamento tra il versante politico-istituzionale e quello burocratico-dirigenziale che, non correndo all'unisono nella medesima direzione, avrebbero potuto causare un cortocircuito esplosivo sotto tutti gli aspetti.

Bene, adesso possiamo invece annunciare che la partita è definitivamente chiusa in favore delle legittime rivendicazioni della Comunità Abruzzese: il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, di ritorno da Roma dove ha avuto un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, ci ha dato la conferma e garantito che Ombrina non si farà e che non c'è alcun rischio di amare sorprese dell'ultimo minuto come ad esempio una qualche autorizzazione in extremis firmata all'interno del MISE - Ministero dello Sviluppo economico perchè la volontà del Governo Renzi è in linea con quella del popolo abruzzese.

Possiamo così aspettare in tutta tranquillità la definitiva approvazione dell'emendamento governativo all'interno della Legge di stabilità e dare presto avvio ai festeggiamenti di fine anno in piazza con i migliori auspici per un 2016 ricco di queste bellissime notizie.



domenica 13 dicembre 2015

OMBRINA MARE, FINE DELLA CORSA: IL MIGLIOR NATALE PER TUTTI GLI ABRUZZESI ADESSO E' REALTA'.

Scusate la piccola considerazione personale ma sto scrivendo il più bel post della mia vita:"Ombrina Mare" colpita e affondata così come tutti i suoi velenosi parenti!

Non si tratta di promesse o scenari futuri ma di un emendamento del Governo già presentato e che ripristinando il limite delle 12 miglia di fatto cancella Ombrina, Elsa e tutti i progetti non ancora definitivamente autorizzati.

E' un emendamento che andrà certo approvato nelle due Camere, ma è un emendamento ripetiamo del Governo e quindi praticamente sicuro al 99,99%.  Non vogliamo pensare nulla di diverso anche perchè si tratta evidentemente di un risultato politico concreto dovuto alla straordinaria, consapevole e irresistibile lotta democratica di un intero Popolo.

Non aggiungo altro per evitare che ci scappi la lacrimuccia e pubblico qui di seguito il comunicato-stampa diffuso da Nuovo Senso Civico.

Buon Natale a tutti.
Fm

COMUNICATO STAMPA DI NUOVO SENSO CIVICO

UN NATALE SERENO ALL'ORIZZONTE: L'AFFONDAMENTO DI "OMBRINA MARE" ADESSO È  CERTO

Da alcuni mesi siamo in contatto diretto con Giovanni Legnini nel tentativo di trovare una soluzione concreta e praticabile per scongiurare l'incubo "Ombrina Mare". Legnini, pur in un ruolo istituzionale diverso da quello precedente di parlamentare e in forme logicamente differenti dalle nostre, ha dato continuità al suo impegno nella battaglia contro la petrolizzazione dell'Abruzzo, ottenendo nell'ultimo periodo una svolta decisiva in questa direzione.
 Possiamo informare gli Abruzzesi, che aspettavano da anni questa notizia per la quale si sono mobilitati in massa, che "Ombrina Mare" e tutti gli altri progetti petroliferi sono stati colpiti e affondati: è stato presentato un emendamento del Governo in cui viene ripristinato il divieto delle attività estrattive entro le 12 miglia e quindi vengono di fatto cancellate in un colpo solo sia “Ombrina Mare” che “Elsa” e qualsiasi altro progetto ricadente entro questi limiti e non ancora definitivamente autorizzato.
Come abbiamo sempre detto fin dall’inizio la forza consapevole e irresistibile di un’opinione pubblica motivata e determinata è capace di travolgere qualsiasi ostacolo e di questo d’ora in poi dovranno tenerne conto tutte le istituzioni e le personalità pubbliche tenute a prendere decisioni in suo nome.

Per il momento non troviamo un modo migliore per trascorrere davvero un sereno Natale.

Nuovo Senso Civico
13 dicembre 2015
 

domenica 6 dicembre 2015

ANCORA DISASTRI PETROLIFERI CON MORTI E DANNI INCALCOLABILI: FERMIAMO QUESTA FOLLIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!

Diffidiamo di chi ci dice "è tutto sotto controllo", "da noi non può succedere", "state tranquilli".
Noi non stiamo tranquilli per niente perchè può benissimo succedere anche qui ed è il motivo per cui QUESTA GENTE E CHI LA PROTEGGE DOBBIAMO RIMANDARLA A CASA SENZA TROPPE CORTESIE IL PRIMA POSSIBILE. Prima che faccia danni irreparabili per i quali, l'esperienza purtroppo insegna, molto difficilmente pagherà.
 
Questa la tremenda cronaca delle ultime 48 ore:
"SCENE DI GUERRA" DAL CENTRO OLI DI VIGGIANO
4 dicembre 2015: ESPLOSIONE AL CENTRO OLI DI VIGGIANO (Basilicata - "Texas d'Italia):

da "IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA":
"Un forte boato e panico  al Centro olio Val d’Agri, un corto circuito in uno scambiatore del gas ha provocato un incendio.

L’incidente si è verificato nel primo impianto denominato Monte Alpi poco prima delle 17 con il divampare delle fiamme, l’allarme e l’evacuazione di circa 200 lavoratori che operavano all’interno.

Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco- distaccamento Val D’agri e le   squadre di sicurezza.
Tanta la paura e la preoccupazione fra i residenti dell’area limitrofa all’impianto che   hanno raccontato di aver sentito «un forte boato e poi visto le fiamme sprigionarsi».  Molti di loro sono accorsi al Comune dove era in corso l’incontro urgente convocato dal primo cittadino, Amedeo Cicala proprio sulle «ripetute e continue anomalie e incidenti al Centro Oli di Viggiano»". 

E oltre i frequenti incidenti ci sono le quotidiane emissioni inquinanti, compreso il famigerato idrogeno solforato, che vanno ad incidere pesantemente sulla salute, l'economia ed il benessere di quelle povere popolazioni.
Per non parlare dei blitz dell'antimafia e delle inchieste in corso con 37 indagati tra cui alcuni dirigenti ENI per traffico illecito di rifiuti e inquinamento oltre a quelle per i malori accusati dagli operai dell'impianto.

Vi ricorda qualcosa di familiare la parola "Centro oli"? Ricordate bene, è proprio la raffineria che l'ENI ci voleva appioppare ad Ortona in un luogo meraviglioso, Contrada Feudo, tra le colline ricolme di vigneti e ulivi e il mare.
LI ABBIAMO FATTI SCAPPARE E COME POTETE VEDERE ABBIAMO FATTO MOLTO BENE.
Gli sfortunati amici della Basilicata ci avevano avvisato "Attenzione, noi eravamo come voi adesso: fate di tutto per non diventare come siamo." E' un impegno solenne che abbiamo preso anche per loro. 

LA PIATTAFORMA IN FIAMME NEL MAR CASPIO
5 dicembre 2015: ESPLOSIONE CON MORTI E DISPERSI SU PIATTAFORMA PETROLIFERA NEL MAR CASPIO

da RAINEWS:
"Trentadue lavoratori sono morti nell'incendio scoppiato sulla piattaforma offshore Guneshli nel Mar Caspio, in acque controllate dall'Azerbaigian. 42 operai sono invece stati tratti in salvo, come riferisce il capo della Commissione indipendente per la tutela dei diritti dei lavoratori del settore petrolifero in Azerbaigian, Mirvari Gakhramanly. Secondo i media di Baku le fiamme sono divampate sulla piattaforma numero 10, dove la Socar, compagnia petrolifera statale azera, produce petrolio e gas. Il vento forte e le onde hanno reso difficile il lavoro delle squadre di emergenza, ma ora le fiamme sono state finalmente spente. La Socar aveva riferito precedentemente che l'incendio era divampato questa notte dopo il danneggiamento di una condotta del gas sulla piattaforma a causa del vento."
Anche qui oltre ai frequenti incidenti devastanti per le vite umane e la salute dell'ambiente, c'è l'inquinamento quotidiano di mare, aria e terra che non si ferma mai e che contribuisce tra l'altro in maniera determinante all'alterazione del clima con le disastrose conseguenze per l'integrità del Pianeta intero che necessitano di un intervento globale energico e immediato se non vogliamo renderci complici di questa follia.
Avete visto la foto della piattaforma in fiamme nel Mar Caspio? Guardate che "Ombrina Mare" sarà così, anzi a occhio e croce anche più grande di quella. 
Il disastro è avvenuto per "il danneggiamento di una condotta a causa del vento". A causa del vento? E dovremmo stare tranquilli?!?
Oltretutto lì come a Viggiano ci sono i colossi petroliferi, l'ENI e la SOCAR, la Compagnia Petrolifera statale dell'Azerbaigian, non la RocKhopper o le minuscole compagnie straniere all'arrembaggio nei nostri mari!
Provate a dare uno sguardo alla "Guida critica a Ombrina Mare" (cliccando QUI ) e vi renderete conto di cosa stiamo parlando. Sul progetto originale è da brividi la lettura di cosa è previsto (o meglio non è previsto o del tutto ignorato) per quanto riguarda la sicurezza o i possibili/probabili incidenti.
Ma se non ci riescono i giganti come possono farlo i nani? ECCO PERCHE' DOBBIAMO FERMARLI PRIMA E NON PIANGERE DOPO, anche alla luce dell'ultimo scenario di questa tragica cronistoria:

FORTI TERREMOTI CON SCIAME SISMICO IN ADRIATICO NELLA ZONA DELLE TRIVELLAZIONI
6 dicembre 2015: TERREMOTI E SCIAME SISMICO IN ADRIATICO NELLA ZONA DELLE TRIVELLAZIONI

da 3BMeteo:
"TERREMOTO ADRIATICO: Intenso sciame sismico fino a magnitudo 4.0 Colpa delle trivellazioni per la ricerca del Petrolio? 
Un intenso sciame sismico costituito da una dozzina di eventi è stato registrato questa mattina al largo della costa adriatica dell'Abruzzo. Cinque dei terremoti sono da considerarsi forti. La scossa più energetica ha avuto una magnitudo di 4.0 gradi sulla scala Richter, due hanno raggiunto il magnitudo 3.9 una il magnitudo 3.7. Tutti gli epicentri sono stati localizzati a una settantina di chilometri dalla costa ed una profondità compresa tra 18 e 30km.

Gli eventi più forti sono stati avvertiti dalla popolazione nei comuni dell'Abruzzo più vicini alla costa come Pescara e Vasto. Da fonti non ancora confermate sembra che gli epicentri sia localizzati in una zona non molto distante dall'area in cui si stanno effettuando trivellazioni per la ricerca del petrolio. Indagini cominciate l'estate scorsa che già avevano sollevato molte perplessità e timori nella popolazione per una regione ad alto rischio sismico."

Il prof. Francesco Stoppa, ordinario di Geochimica e Vulcanologia dell'Università G.D'Annunzio di Chieti, ha illustrato in tante conferenze i grandi rischi sismici che si corrono nel Mare Adriatico anche e soprattutto nelle zone interessate dalle perforazioni. 
Lasciando perdere per il momento la discussione se siano le stesse trivellazioni a provocare le scosse (com'è assai probabile, vedi il caso olandese) PER QUALE STRAMALEDETTO MOTIVO DOVREMMO CORRERE QUESTO ULTERIORE E PESANTE RISCHIO DI DISASTRO PER TUTTI?

In conclusione e in definitiva:
FERMIAMOLI SUBITO E PER SEMPRE ALTRIMENTI NON CI PERDONEREMO MAI DI NON AVERLO FATTO QUANDO ERAVAMO IN TEMPO.
TUTTO QUELLO CHE VOGLIAMO E' SEMPLICEMENTE QUESTO: non fa male a nessuno e ne traggono beneficio tutti.

martedì 1 dicembre 2015

L'ITALIA HA IL RECORD EUROPEO DI MORTI PREMATURE DA INQUINAMENTO DELL'ARIA: ECCO PERCHE' DOBBIAMO CACCIARE A MUSO DURO CHI CI VUOLE IMPORRE OMBRINA O GLI INCENERITORI

Il dato scientifico sconvolgente, ma purtroppo non inaspettato, attestato dall'Agenzia Europea dell'Ambiente è questo: l'Italia, tra i 28 Paesi dell'Unione Europea, ha il record per numero di morti premature causate dall'inquinamento dell'aria. Morti premature significa decessi di bambini, giovani o comunque persone che avrebbero dovuto avere il diritto di vivere più a lungo in condizioni ambientali buone o migliori rispetto a quelle che spesso colpevolmente non vengono garantite dalle Istituzioni obbligate a questo compito.

Nel 2012 ci sono stati 84.400 italiani assassinati dalle seguenti sostanze liberate nell'aria: 59.500 dalle polveri sottili (Pm 2,5), 21.600 dal biossido di azoto (NO2) e 3.300 dall'ozono (o3) presente nei bassi strati dell'atmosfera.

Sono sostanze che peggiorano e riducono le aspettative di vita, sono sostanze che provocano gravi e mortali patologie come il cancro, le malattie respiratorie e quelle cardiache.

Sono sostanze che, insieme a molte altre ugualmente micidiali, troviamo sempre presenti nei tanti progetti che ci vogliono imporre sulla nostra pelle dagli inceneritori alle raffinerie, dai pozzi di petrolio e idrocarburi alle centrali a biomasse e biogas in genere. 

Sono sostanze, in particolare le polveri sottili, che irradiano quotidianamente dall'invadente strapotere automobilistico cui si dovrà, come a tutto il resto, porre rimedio al più presto con alternative più sane e praticabili.

Difendere il Pianeta e il benessere di tutti comincia proprio da qui, dal livello locale ed è qui che ci dobbiamo mobilitare e pretendere dai nostri rappresentanti istituzionali che svolgano al meglio il loro ruolo di garanti della salute pubblica. Non ci stancheremo mai di ripetere che il Sindaco di ogni Comune è la massima autorità sanitaria di zona ed è il primo che deve intervenire.
Ma gli effetti velenosi dell'inquinamento non riguardano solo la salute delle persone ma anche l'economia privata e le finanze pubbliche con pesanti ricadute sui costi ospedalieri e del Servizio Sanitario Nazionale, la perdita di giornate di lavoro, i danni irreversibili alle colture ed all'alimentazione in genere, il crollo del valore di edifici, immobili e terreni.

Non è più il tempo dei bei discorsetti dati in pasto alle folle mentre si fa tutto il contrario. Le folle sono diventate un popolo consapevole dei propri diritti e tra questi i principali sono il diritto a respirare un'aria pulita, a bere un'acqua non contaminata, a mangiare cibi sani, a vivere rispettando gli equilibri naturali.

Uno Stato che a tutti i livelli, dal vertice alle più piccole diramazioni locali, non riesce a garantire questi diritti preliminari non è degno di rappresentare la propria Comunità.

E' per questo che siamo tutti chiamati a vigilare, ad agire e a non delegare a chi non lo merita la difesa della cosa più preziosa che abbiamo: LA VITA.
Fm 

 
L'INCONTRO PUBBLICO DI LANCIANO CONTRO IL PROGETTO DI MEGA-INCENERITORE IN VAL DI SANGRO SI SVOLGERA' PROSSIMAMENTE: VI AGGIORNEREMO IN SEGUITO SULLA DATA PRECISA.

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