Il dato scientifico sconvolgente, ma purtroppo non inaspettato, attestato dall'Agenzia Europea dell'Ambiente è questo: l'Italia, tra i 28 Paesi dell'Unione Europea, ha il record per numero di morti premature causate dall'inquinamento dell'aria. Morti premature significa decessi di bambini, giovani o comunque persone che avrebbero dovuto avere il diritto di vivere più a lungo in condizioni ambientali buone o migliori rispetto a quelle che spesso colpevolmente non vengono garantite dalle Istituzioni obbligate a questo compito.
Nel 2012 ci sono stati 84.400 italiani assassinati dalle seguenti sostanze liberate nell'aria: 59.500 dalle polveri sottili (Pm 2,5), 21.600 dal biossido di azoto (NO2) e 3.300 dall'ozono (o3) presente nei bassi strati dell'atmosfera.
Sono sostanze che peggiorano e riducono le aspettative di vita, sono sostanze che provocano gravi e mortali patologie come il cancro, le malattie respiratorie e quelle cardiache.
Sono sostanze che, insieme a molte altre ugualmente micidiali, troviamo sempre presenti nei tanti progetti che ci vogliono imporre sulla nostra pelle dagli inceneritori alle raffinerie, dai pozzi di petrolio e idrocarburi alle centrali a biomasse e biogas in genere.
Sono sostanze, in particolare le polveri sottili, che irradiano quotidianamente dall'invadente strapotere automobilistico cui si dovrà, come a tutto il resto, porre rimedio al più presto con alternative più sane e praticabili.
Difendere il Pianeta e il benessere di tutti comincia proprio da qui, dal livello locale ed è qui che ci dobbiamo mobilitare e pretendere dai nostri rappresentanti istituzionali che svolgano al meglio il loro ruolo di garanti della salute pubblica. Non ci stancheremo mai di ripetere che il Sindaco di ogni Comune è la massima autorità sanitaria di zona ed è il primo che deve intervenire.
Ma gli effetti velenosi dell'inquinamento non riguardano solo la salute delle persone ma anche l'economia privata e le finanze pubbliche con pesanti ricadute sui costi ospedalieri e del Servizio Sanitario Nazionale, la perdita di giornate di lavoro, i danni irreversibili alle colture ed all'alimentazione in genere, il crollo del valore di edifici, immobili e terreni.
Non è più il tempo dei bei discorsetti dati in pasto alle folle mentre si fa tutto il contrario. Le folle sono diventate un popolo consapevole dei propri diritti e tra questi i principali sono il diritto a respirare un'aria pulita, a bere un'acqua non contaminata, a mangiare cibi sani, a vivere rispettando gli equilibri naturali.
Uno Stato che a tutti i livelli, dal vertice alle più piccole diramazioni locali, non riesce a garantire questi diritti preliminari non è degno di rappresentare la propria Comunità.
E' per questo che siamo tutti chiamati a vigilare, ad agire e a non delegare a chi non lo merita la difesa della cosa più preziosa che abbiamo: LA VITA.
L'INCONTRO PUBBLICO DI LANCIANO CONTRO IL PROGETTO DI MEGA-INCENERITORE IN VAL DI SANGRO SI SVOLGERA' PROSSIMAMENTE: VI AGGIORNEREMO IN SEGUITO SULLA DATA PRECISA.
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