Ci preoccupiamo dei figli ma dobbiamo pensare anche
ai padri: è questa la catena umana che ci
salverà.
Mio padre diceva sempre: “Se insisti e persisti,
ottieni e conquisti”. E’ proprio quello che è successo nella vicenda di
“Ombrina Mare”, una lunga cavalcata vittoriosa nella quale l’aspetto decisivo è
stato proprio la tenacia senza scoramenti con la quale è stata condotta la
lotta.
Ci sono stati momenti in cui tutto sembrava perduto,
siamo stati ad un passo dal baratro, ma anche allora c’è stata la forza di non
arrendersi, di non piegare la schiena sotto i macigni che si andavano
accumulando.
Non voglio fare la morale ma da questa storia
dobbiamo trarre degli insegnamenti che ci saranno preziosi in futuro, un futuro
che sicuramente non ci permetterà di tirare i remi in barca. Una barca, la
nostra, che però si è notevolmente rafforzata e che non passa inosservata
quando appare all’orizzonte.
Lo spettacolo al quale assistiamo in questi giorni è
quello che Ennio Flaiano descriveva bene con la frase “gli Italiani sono
sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori”, ma nella soddisfazione
del risultato vogliamo essere magnanimi: ognuno ha visto e sa in cuor suo come
sono andate le cose, quali sono stati i ruoli e i livelli di impegno, quali le
partecipazioni, i sabotaggi o le diserzioni.
Mettiamola così: in tanti (non tutti) hanno
contribuito in maniera e dosi diverse ma l’elemento
decisivo è stato senza ombra di dubbio la mobilitazione popolare e chi è stato capace di portarla ad un
livello di consapevolezza e partecipazione tali da non essere più arginabile.
Guardate, e qui mi rivolgo agli amanti del “club
privé”, che i numeri contano, che senza la forza irresistibile delle decine
di migliaia di persone in marcia non si va da nessuna parte. Non si tratta
certo di parlare alla “massa” indistinta facendo leva sulla bassa emotività ma
al “popolo” consapevolmente e correttamente informato. Parlare a tutti senza
pregiudizi, soprattutto a chi inizialmente non la pensa come te, forse solo per
mancanza di conoscenza.
In questo siamo stati bravi.
Siamo stati bravi ad agire su tutti i livelli senza
tralasciare nessuna opportunità, neanche quella più piccola che al momento
sembrava irrilevante e che invece dopo un po’ si è rivelata importante. I
famosi “Cento niente che hanno ucciso l’asino” e che in questo caso
hanno ucciso Ombrina.
C’è stato un lavoro continuo e instancabile sul
versante dell’informazione, basato sullo studio puntuale di dati, progetti e
documenti di ogni genere, soprattutto di quelli della controparte. L’avversario
se vuoi sconfiggerlo devi praticarlo fin nei dettagli e molto spesso abbiamo
dimostrato di conoscerlo molto meglio noi di sostenitori e complici, messi in
evidente difficoltà proprio sul piano dell’approfondimento.
E’ una legge universale: il sapere ti rende forte,
inattaccabile, ed è il primo passo di ogni percorso vincente. L’ignoranza è il
guinzaglio del Potere.
E’ la stessa preparazione con cui abbiamo affrontato
l’ingarbugliato versante tecnico-legale, altro momento determinante, con
l’intervento di esperti, ingegneri ed avvocati padroni della materia e capaci
di confrontarsi ad armi pari (probabilmente superiori) con figure sulla carta
più titolate o che semplicemente occupavano posti di rilievo, chissà per quali
meriti acquisiti…
E infine la politica, quella professionale. Anche
qui possiamo esprimere i più svariati giudizi sui rappresentanti delle Istituzioni
o i membri di partito: apprezzamento o disprezzo, stima o ripulsa, ma prima o
poi i conti con loro li dobbiamo fare perchè sono quelli a cui spetta la decisione finale.
Anche su questo versante è importante il dialogo,
qualche buon viso a cattivo gioco e qualche rospo da ingoiare ma sempre senza
sudditanza né accondiscendenza. Alla pari.
Abbiamo fatto anche questo e alla fine i rospi non
solo li abbiamo digeriti ma i mal di pancia li abbiamo trasferiti a chi ci
voleva male.
Infine, scusatemi il “conflitto di interessi”, ma
voglio dichiarare tutto il mio orgoglio di far parte di un movimento spontaneo di cittadini abruzzesi denominato Nuovo Senso Civico che anche in questa
occasione, come in tante altre, ha dato il suo contributo determinante di
intelligenza, di partecipazione e di ostinazione senza mai perdere la fiducia
nel raggiungimento dell’obiettivo.
Non è un caso se alla fine ottieni e conquisti.
Auguri a tutti.
Franco Mastrangelo
1 commento:
Bravo Franco! la tua analisi è corretta. La distinzione tra "massa" e "popolo" risulta essere quanto mai sensata e, in questi tempi di confusione tra democrazia e massificazione delle scelte, illuminante per future probabili lotte. Spero che il 2016 ci porti acque, cieli e terre più pulite! Buon anno Alessandro.
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