Già in passato abbiamo focalizzato la nostra attenzione su Ortona e sulla sua preoccupante situazione oltremodo carica di impianti pesantemente impattanti in termini di ambiente, salute ed economia locale (vedi il post "Ultimo avviso ai naviganti" cliccando QUI).
A tal proposito avevamo pubblicato un elenco di questi impianti che riproponiamo qui di seguito con uleriori aggiornamenti.
"Ortona deve affrontare tutte insieme una serie di pericolose
criticità ambientali già attive o in via di definizione che stroncherebbero città
ben più grandi:
1.
la
Turbogas in Contrada Tamarete pronta ad entrare in funzione (venerdì 31 maggio c'è l'inaugurazione);
2. lo
stabilimento e deposito di bitume della Pavimental (Società Autostrade);
3. 2
progetti per altrettanti depositi di pet-coke (scarto di lavorazione del
petrolio, rifiuto speciale altamente inquinante);
4. 2 centrali a biomasse (oli vegetali) di cui
almeno una già in costruzione;
5.
la
discarica di amianto a Villa Pincione;
6. il
famoso Centro Oli in Contrada Feudo, ossia il progetto di
raffineria che seppure attualmente sospeso non è mai stato
definitivamente cancellato e potrebbe essere riattivato in qualsiasi
momento."
A questo elenco aggiungiamo:
- la distilleria D'Auria a Villa Caldari (del cui progetto di trasformazione parleremo in maniera approfondita più sotto) inclusa nell'ultimo rapporto 2012 del Ministero dell'Ambiente nell'elenco degli impianti a rischio rilevante (vedi la pagina "Impianti a rischio in Abruzzo" su questo blog);
- l' ENI in Contrada S.Pietro- Peticchio anch'esso inserito nell'elenco 2012 di impianti a rischio rilevante quale deposito di oli minerali.
Sempre in quel post ci eravamo rivolti speranzosi all'allora neo-Sindaco dott. Vincenzo D'Ottavio confidando sulla sua sensibilità non solo di amministratore ma soprattutto di medico per intervenire in questa situazione critica.
Ricordiamo ancora una volta che ogni Primo Cittadino ha la funzione di massima autorità sanitaria locale che può esplicare in vari modi tra i quali il potere di ordinanza e può (deve) adottare il principio di precauzione ogniqualvolta ci sia anche solo il dubbio sulla nocività o pericolosità di determinati interventi. E' la stessa Comunità Europea che ci spinge in questa direzione.
Nello stesso tempo ci sorprende come l'opinione pubblica e la società civile ortonese non si siano adeguatamente mobilitate per fermare questa pericolosa deriva che naturalmente non riguarda solo la loro città perchè, com'è ormai stranoto, i venti trasportano per decine e centinaia di km. i fumi e le loro sostanze inquinanti, tossiche e nocive.
Adesso c'è in ballo la trasformazione della distilleria D'Auria attraverso un progetto che suscita parecchi interrogativi e preoccupa per le sue dimensioni in un'area già fortemente compromessa. Da alcuni nostri simpatizzanti di quella zona abbiamo ricevuto una serie di rilievi che volentieri mettiamo all'attenzione di tutti e che pubblichiamo qui di seguito:
Studio tecnico su trasformazione distilleria in centrale a biomassa da 49MGt termici e 12MGe elettrici
Raffronto tra le emissioni della distilleria e quelle della centrale a
biomassa (eliminando i punti di emissione E3 E4 E5
bis)
Nell' adottare la centrale a biomassa, saranno eliminati tre camini che
erano invece presenti nella distilleria, e sono E3, E4, E5 bis. Facendo la
differenza tra le emissioni della centrale biomasse e quelle dei tre camini che
andrebbero a sparire si ha che per le polveri e il monossido di carbonio vi è un
effettiva diminuzione delle quantità emesse ma, per gli ossidi di azoto, ossidi
di zolfo, composti clorati e composti contenenti fluoro, vi è un aumento delle
quantità emesse. Nel complesso quindi non si può affermare che vi sia un
miglioramento, forse è vero il contrario.
Polveri =
passano da 2390 g/h a 1200 g/h = miglioramento
CO = passano da
98000 g/h a 19200 g/h = miglioramento
NOx (ossido d'azoto)= passano
da 17500 g/h a 48000 g/h. = peggioramento
SOx (ossido di zolfo)= passano
da 2800 g/h a 12000 g/h = peggioramento
Il Cloro e i
suoi composti passano da 1050 g/h a 2400 g/h =
peggioramento
Il Fluoro e i
suoi composti passano da 175 g/h a 420 g/h =
peggioramento
Invitiamo tutti a
cercare in internet recensioni sulla pericolosità dei Nox e degli altri
composti.
Consumo
di acqua
L'impianto ha
bisogno di circa 9 tonnellate di acqua ad ora ossia di 216 tonnellate di acqua
al giorno equivalenti a 7 camion cisterna al giorno. La ditta afferma che parte
dell'acqua la preleverà da un pozzo ma non specifica quanta. (pag 14 relazione
tecnica)
Calcolo
approvvigionamento vinacce da filiera corta
Calcolando la
quantità media di ettolitri di vino prodotto in Abruzzo e Molise (corrispondono
all'area identificata da un raggio di 70 Km dalla distilleria) è possibile
calcolare quante vinacce si producono in tali aree (dati
istat).
In Abruzzo sono
stati prodotti 2.652.000 HL di vino nel 2009, 3.028.000 HL nel 2010 e 2.283.000
HL nel 2011ossia in media circa 2.654.000 HL di vino
all'anno.
In Molise sono
stati prodotti 319.000 HL di vino nel 2009, 271.000 HL nel 2010 e 255.000 HL nel
2011ossia in media circa 281.000 HL di vino all'anno.
In totale
Abruzzo e Molise producono mediamente ogni anni circa 2.935.000 HL di vino.
Moltiplicando gli HL prodotti per il coefficiente 0,0172 si ottiene la quantità
di vinacce che si possono ottenere da tale produzione vitivinicola
ossia:
2.935.000 x 0,0172 = 50.482 tonnellate
Il valore 0,0172 t/HL è stato pubblicato in uno
studio di Agroenergie Aprile 2011
Mancano oltre
39000 tonnellate di vinacce all'appello. Dove le
prenderanno?
AMICI ORTONESI, SIAMO CON VOI IN TUTTE LE BATTAGLIE IN DIFESA NON SOLO DELLA SALUTE E DELLA SALUBRITA' DELL'AMBIENTE MA ANCHE DEL BENESSERE ECONOMICO DELLA COMUNITA' CHE SI PUO' SVILUPPARE SOLO SALVAGUARDANDO LE VERE VOCAZIONI NATURALI E TRADIZIONALI DELLA ZONA, LE UNICHE CHE POSSONO GARANTIRE UN FUTURO SANO E SERENO ALLE NUOVE GENERAZIONI.
PERO' OCCORRE CHE L'OPINIONE PUBBLICA LOCALE ABBIA UNO SCATTO D'ORGOGLIO PER DIFENDERE LA PROPRIA INTEGRITA' E PER NON SOCCOMBERE AL RICATTO OCCUPAZIONALE DI BREVE PERIODO CHE VIENE SPESSO FATTO DA QUALCUNO.
SALUTE E LAVORO DEVONO ANDARE DI PARI PASSO ED E' QUESTA L'UNICA STRADA VINCENTE PER LA NOSTRA SPLENDIDA ITALIA PIENA DI RISORSE, BELLEZZE E POSSIBILITA' CHE ALCUNI VOGLIONO SOFFOCARE IN NOME DEL MISERO INTERESSE PERSONALE.
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