Dopo averlo letto e riletto noi, poveri e comuni cittadini abruzzesi ambientalisti per caso e privi di titoli accademici, ci siamo posti la domanda: ma cosa abbiamo fatto di male per essere considerati degli idioti dai nostri rappresentanti politici? O se preferite: perché i nostri rappresentanti politici amano passare per degli ignoranti?
Insomma se l'abbiamo capito noi, "ambientalisti per caso" come mai non l'hanno capito i luminari a tempo pieno dell'ambientalismo abruzzese che invece hanno plaudito al DdL?
Questa domanda temiamo rimanga senza risposta anche perché, nel pittoresco arrembaggio a chi è più bravo a salvare l'Abruzzo dal cane dall'alito pesante è, alla luce dei fatti, superflua.
Questa volta nella lotta a chi è più bravo ha vinto il PD che, zitto zitto, ha smarcato tutti con due mosse vincenti che - scusate il personalismo - ma per quelli che sono nati e cresciuti sull'altra riva del fiume ammetterlo e lodarlo è un grande atto di coraggio e di umiltà.
Il PD abruzzese questa mattina si è finalmente scozzonato di dosso la becera arroganza petrolifera di Del Turco, facendo così ulteriormente sprofondare nel più buio dimenticatoio la scialba figura del suo successore e dei suoi affaccendati segugi.
In realtà c'era già stata un'avvisaglia quando, una settimana fa, la rappresentanza giovanile del PD si era mossa per raccogliere firme per la petizione promossa da NSC, raccogliendone in un week end circa 5000 (!!??)sarà quindi grazie a loro decisivo contributo se per Natale potremmo superare le 40 mila firme!
Stamane i rappresentanti del PD alla Regione hanno infine dato uno scappellotto terminale - sotto il profilo politico - all'instabile DdL perizoma del presidente Chiodi, presentando alla stampa un DdL sviluppato insieme a docenti di Diritto Amministrativo e Costituzionale e non negli uffici delle relazioni istituzionali di qualche società petrolifere.
Questo DdL andrà in commissione martedì prossimo e se la maggioranza regionale non lo farà suo - anche con i dovuti e leciti emendamenti - avremo la prova provata che anche l'attuale Giunta Regionale rappresenta e difende interessi estranei all'economia e alla salute dei cittadini abruzzesi che l'hanno eletta per essere protetti e tutelati e non per essere prima raggirati e poi intossicati dai miasmi delle attività petrolifere.
Confermiamo comunque il nostro pensiero: se il presidente Gianni Chiodi e la sua Giunta vogliono tutelare l'Abruzzo dalle orde dei petrolieri non devono scrivere leggi ridicole.
Devono impegnarsi per fare due cose molto semplici, che tra l'altro non richiedono l'uso di ambigue terminologie forensi.
Primo passo: convocare i Presidenti delle Province ed i Sindaci, sottoporre loro un documento pubblico in cui il problema petrolio viene presentato in termini di costi e benefici per l'intera comunità abruzzese; far quindi sottoscrivere un documento di rifiuto che vada ben oltre gli schieramenti di parte.
Secondo passo: il Presidente Gianni Chiodi, con il documento sottoscritto da Province e Comuni, prende la macchina e va a Roma, anche senza cuoco al seguito, per dire ai suoi capi politici che gli abruzzesi non ne vogliono sentire parlare di petrolio e di raffinerie sul loro territorio e che si aspettano il rispetto degli impegni presi durante la campagna elettorale dal Presidente del Consiglio; impegni che hanno poi permesso alla coalizione dell'attuale Giunta di vincere per un soffio le elezioni.
Qui di seguito i link per leggere il DdL sviluppato dai proff. Stelio Mangiameli ed Enzo Di Salvatore presentato stamane dal Capogruppo regionale del PD Camillo D'Alessandro e dai consiglieri:
Claudio Ruffini
Franco Caramanico
Giuseppe Di Pangrazio
Giuseppe Di Luca
Marinella Sclocco
Giovanni D'Amico.
SCARICA I DOCUMENTI
- Nuova Proposta di legge regionale del Pd Abruzzo dicembre 2009
- Disegno di Legge Emissioni in atmosfera Pd Abruzzo
- Schema riassuntivo strategia legislativa contro la deriva petrolifera Pd Abruzzo
Ci piacerebbe sapere chi ha stilato il DdL del Presidente Gianni Chiodi.
Quello presentato dal PD è stato redatto dal prof. Stelio Magiameli.
Per saperne di più:
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