giovedì 7 gennaio 2010

VITE SOSPESE

Beirut "Vite Sospese"- Fotografia di Riccardo Rinetti. Per gentile concessione dell'Autore.

Gentilissimo Presidente Gianni Chiodi,
innanzitutto la ringrazio anche se con un certo ritardo per gli auguri che lei, nel suo discorso di fine anno, ha fatto a tutti gli abruzzesi ed invito i nostri lettori che volessero ascoltarlo di andare su: http://www.abruzzolive.tv/politica.html

Personalmente dopo avere ascoltato più volte e con molta attenzione il suo algido discorso ho avuto la sensazione che le vite di noi poveri cittadini abruzzesi, di fatto relegati al ruolo di sudditi, siano sospese come quelle dei due libanesi nella fotografia, sopravvissuti a se stessi dopo decenni di guerra.

Qui in Abruzzo negli ultimi quaranta anni non abbiamo avuto la guerra ma abbiamo anche noi un territorio devastato dalla mala politica mentre le coscienze di molti cittadini sono annichilite dal clientelismo e dal servilismo al potere, come quelle dei libanesi dal fragore delle bombe e dalle stragi.

Nel suo discorso lei parla dell'Abruzzo che vorrebbe e per il quale lei e la sua Giunta si sta impegnando: ossia un Abruzzo forte con un ruolo preciso e identificabile.
Ma non spiega come praticamente si esprimerà questo ruolo.

Noi temiamo che lei quando usa i termini preciso e identificabile si riferisca alla costruzione di inceneritori e discariche per legalizzare lo smaltimento in Abruzzo di rifiuti pericolosi provenienti da tutta l'Europa (come in realtà già criminalmente avviene) e alle attività di piccole e sconosciute compagnie petrolifere che hanno trovato in Abruzzo il territorio adatto per le loro scorrerie, come cita, in una ormai tristemente famosa relazione agli azionisti, l'irlandese Petroceltic.

Lei fa giustamente riferimento al terremoto de l'Aquila e dell'immagine positiva che l'Italia è riuscita a conquistarsi per l'efficienza con cui ha gestito e gestisce questo dramma.
E' vero, anche io ho potuto constatare questo e l'ho documentato più volte con un pizzico di orgoglio, anche quel giorno quando a Villa Sant'Angelo la signora Nancy Pelosi, speaker della Camera degli Stati Uniti venne accompagnata dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, e disse di essere fiera di avere in Abruzzo le sue radici; quel giorno a Villa Sant'Angelo c'era anche lei, ma tra il pubblico!

Lei sa benissimo che il terremoto è per la sua Giunta una grande opportunità per adombrare le manovre che mirano a spartire il potere politico derivante dalla ricostruzione secondo schemi ormai tristemente consolidati, esattamente come avviene ormai da decenni per la sanità.

Io credo che in questa ottica vada interpretato il fatto che lei si sia fatto accompagnare in alcune delle sue rare uscite pubbliche dall'ex ministro Remo Gaspari; un vecchio politico abruzzese capace ed abile mi dicono, ma anche un vero maestro di un modo di fare politica desueto e censurabile, che forse era accettabile solo per la povertà e l'ignoranza dell'epoca in cui ha operato ma che sicuramente non è più accettabile al giorno d'oggi.
Forse è per questo motivo, o per altri che ignoro, che quando mostro agli abruzzesi il video girato a Cupello in cui l'ex ministro Gaspari, accompagnato e presentato da lei, dice che per crescere l'Abruzzo deve farla finita con le raccomandazioni ed il clientelismo e deve chiudere gli ospedali inutili gli spettatori scoppiano in una fragorosa risata.

Poi lei dice, cito le sue testuali parole:
Non è vero che la classe politica abruzzese sia dedita a curare gli interessi personali più di quelli della comunità che amministra come purtroppo si legge sempre più spesso nei blog e si sente nei bar
.
Questo passo mi ha gratificato perché vuol dire che lei, o chi per lei, dedica un po del suo tempo a leggere sulla rete quello che dei semplici cittadini - di tutte le estrazioni politiche - dicono e pensano sulla gestione abruzzese della cosa pubblica.
Si capisce anche che l'accenno al bar ha un mal celato significato offensivo, probabilmente lei è un frequentatore di bar e sa cosa significa.

Infatti se ben ricordo l'ultima volta che l'ho vista di persona era l'estate scorsa e lei era proprio in un bar di Giulianova! era molto stizzito perché noi di Nuovo Senso Civico, insieme al Comitato Difesa Beni Comuni che aveva organizzato la proiezione del nostro video Viaggio nei Paesi dell'Ormai - che per inciso le consiglierei di vedere - dall'altra parte della piazza facevamo quello che avrebbe dovuto e dovrebbe fare la sua Giunta: informare i cittadini sui pericoli insiti nel degrado ambientale, sanitario ed economico a cui vanno incontro i territori antropizzati quando, per mala gestione politica, ignoranza, faciloneria o peggio vengono svenduti sottobanco alle industrie petrolchimiche.

Lei in quell'occasione non ha avuto il coraggio di intervenire e dire la sua, si è limitato a dire a coloro che le facevano capannello che quelli li (cioè noi) l'avevamo stufata e che dovevamo farla finita.
Io quel giorno, al bar di Giulianova, ero tra coloro che facevano capannello intorno a lei.
Mi ero infatti avvicinato con il proposito di presentarmi e invitarla a prendere la parola - perché tutti noi di NSC abbiamo un altissimo concetto della Istituzione che lei rappresenta - ma quando ho visto sul suo volto quell'espressione di stizza e acredine ho capito che il mio invito sarebbe stato preso come una provocazione.

I fatti mi hanno dimostrato che feci bene a non invitarla sul palco, perché per lei non sembra concepibile un momento di confronto con la gente comune, lei vola alto, come confermano i fatti che in questi giorni stanno coinvolgendo la sua Giunta e che purtroppo dimostrano che quello che scrivono sempre più spesso i blog sia meno del vero, ma comunque sempre più dei giornali dei pennivendoli.
Infatti lei rappresenta un modo di fare politica così lontano dalla gente comune che anche i cittadini più attenti e colti hanno difficoltà a capire come si stia operando in questo momento per spartirsi il grande potere che si cela dietro la Sanità.

Gentilissimo Presidente non si passa alla storia attraverso algidi proclami e con il sostegno a DdL e Leggi risibili che mostrano chiaramente da che parte batte il suo cuore di amministratore pubblico, come per esempio la ormai famosa Legge Perizoma in materia petrolifera.

Se lei vuole fare qualche cosa di veramente utile per l'Abruzzo ascolti anche coloro che l'hanno votata e non si faccia incantare da quelle lobbies che, per meri scopi economici e personali, identificano il progresso nello sfruttamento banditesco della sanità pubblica, nella cementificazione selvaggia, nello smaltimento dei rifiuti prodotti altrove e nella costruzione di raffinerie che serviranno soltanto ad arricchire pochi e ad impoverire tutti.
Con la dovuta stima
Antonello Tiracchia
(Abruzzese per Scelta)

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