ma nel frattempo vi diamo un altro motivo di riflessione sul perché di questa sciagura annunciata che si chiama petrolio abruzzese.
Il Governo centrale ha impugnato presso la Corte Costituzionale la legge regionale 32/2009 proposta e approvata soltanto lo scorso 18 dicembre dalla Giunta Chiodi e dalla stessa strombazzata come la Legge Anti Petrolio e da noi invece più prosaicamente definita Legge Perizoma.
L'atteggiamento della Giunta regionale presieduta da Gianni Chiodi, nei confronti della deriva petrolifera abruzzese, può essere generato solo da queste due motivazioni:
1. Prima motivazione: la Giunta Chiodi, per motivi che a questo punto della storia devono essere resi pubblici, invece di tutelare gli interessi dei cittadini abruzzesi sembra tutelare gli interessi di chi ha forti interessi economici nella petrolizzazione abruzzese, a scapito dell'economia e della salute dell'intero Abruzzo.
Infatti, nonostante quanto evidenziato dall'Avvocatura del Governo il petrolio abruzzese non ha rilevanza strategica nazionale perché estratto da compagnie straniere che lo venderanno sul libero mercato.
Per assurdo queste compagnie straniere potrebbero vendere anche all'Italia il petrolio abruzzese senza che la regione Abruzzo incameri un euro per quello estratto in mare e meno di un'elemosina per quello estratto a terra!
Quindi dove si evidenzia che questo petrolio concorra alle necessità strategiche della nazione?
Tanto per fare un esempio, tutto il petrolio che verrebbe estratto dal campo di coltivazione Ombrina Mare della MOG inglese, che devasterebbe il mare e la costa tra San Vito e Punta Cavalluccio, potrebbe soddisfare le necessità nazionali per meno di 10 giorni in un contesto di 8.760 giorni di estrazione,ma lasciando tracce del suo inquinamento mortale per almeno un secolo: cioè 36.500 giorni!
Per inciso i pozzi di Ombrina Mare saranno automatici, privi di personale, ed il centro oli galleggiante FSPO, battente bandiera straniera, avrà a bordo 15 tecnici, anche essi stranieri!
A proposito di Ombrina Mare, Presidente Chiodi, la sua Giunta ha inviato le Osservazioni che evidenziano l'allegra gestione dell'iter delle concessioni agli organi competenti?
E se le ha inviate, come ha fatto la Provincia di Chieti, perché non le rende pubbliche?
2. Seconda motivazione. La Giunta Chiodi, alla luce dei fatti e delle bugie con le gambe cotrtissime, quando parla di petrolio non sa cosa dice perché, pur avendo gli strumenti per farlo, non è in grado di valutare il problema nella sua gravità; quindi si comporta, su questo specifico problema, da ignorante.
Queste due ipotesi sono entrambe deplorevoli perché i cittadini-elettori abruzzesi stanno pagando lauti compensi agli esponenti della giunta regionale affinché tutelino i loro interessi e non quelli di realtà estranee alla comunità regionale.
Il secondo caso, a nostro avviso, è ancora più grave perché vuol dire che questi stipendi sono pagati a individui che se continuassero ad ignorare la gravità del problema dovrebbero essere rimandati a casa con il disprezzo dei cittadini-elettori per la loro manifesta arroganza di amministratori ignoranti ed incapaci.
Questa è l'ennesima dimostrazione che il petrolio abruzzese non è un problema ambientale ma politico.
Esattamente come la febbre non è la malattia ma il suo sintomo.
Il presidente Gianni Chiodi, se non vuole che la sua progenie si vergogni di lui per decenni, invece di trincerarsi dietro inutili e sconcertanti Leggi Perizoma deve avere il coraggio di spostare il problema sul piano politico, sostenendo la richiesta di revoca come stiamo facendo noi, semplici cittadini, attraverso la raccolta firme ai sensi dell'art. 6 comma 11 e dell'art. 9, comma 2 della Legge n.9 del 9 gennaio 1991.
Se il presidente decidesse di saperne di più in merito alla raccolta firme per ottenere la revoca scarichi il modulo da questo link e si dia da fare, lui e tutto il suo entourage:
http://www.nuovosensocivico.it/documentazione.php
Nell'attesa di un suo concreto impegno per la salvaguardia della nostra Regione invitiamo il Presidente Gianni Chiodi a riflettere su questo aforisma:
Si possono ingannare tutti una volta, qualcuno per sempre, mai tutti per sempre!
(John F. Kennedy, reinterpretando un pensiero di Thomas Jefferson)
Alla quale fa contraltare quest'altro :
Niente può resistere alla volontà del popolo quando si sente ingannato.
(Anonimo, abruzzese per scelta, più volte ingannato e molto incazzato!)
Alla quale fa contraltare quest'altro :
Niente può resistere alla volontà del popolo quando si sente ingannato.
(Anonimo, abruzzese per scelta, più volte ingannato e molto incazzato!)
3 commenti:
faccio seguito ai commenti del post precedente.
Nonostante la mia scarsa capacità informatica ho recuperato il commento involontariamente cancellato da Alessandro lanci e che ha scatenato, tra l'altro, il miserabile intervento di danilo D'Orsogna, fratello della prof ed in arte Wanadobee.
Leggete e riflettete.
"Ho ricevuto varie email e messaggi personali sul perché il nostro link è stato cancellato dal blog della prof. M.R. D'Orsogna. Rispondo, ancora una volta mio malgrado, facendo seguito ad uno scambio di e mail tra alcuni frequentatori di questo gruppo.
Giovedì 4 febbraio la Provincia di Chieti ha organizzato una conferenza stampa per ufficializzare la sua avversione politica al saccheggio petrolifero abruzzese.
Erano presenti numerosi movimenti monocellulari, quelli che tanto per essere chiari non abbiamo mai visto scendere in campo a raccogliere una delle 40 mila firme sinora raccolte.
Bene durante questa importante conferenza stampa - che rappresenta la coerenza ed il coraggio politico di Enrico di Giuseppantonio e della sua Giunta provinciale - qualcuno ha letto un messaggio di ringraziamento della prof californiana che ancora una volta, con questo atto di auto investitura, conferma la sua mancanza di senso del ridicolo, facendo confusione di ruoli e mostrando la sua irresistibile volontà di apparire come l'unica, vera grande salvatrice dell'Abruzzo.
Se la prof condisse con un po più di umiltà e meno auto celebrazione i suoi comportamenti tutti noi che combattiamo per una causa comune e che "copiamo" le "sue" scoperte "scientifiche" continueremo a considerarla un'alleata e non un problema.
E' chiaro adesso perché toglie dal suo blog il nostro link e quello di tutti coloro che non la ossequiano?"
Antonello Tiracchia
faccio seguito ai commenti del post precedente.
Nonostante la mia scarsa capacità informatica ho recuperato il commento involontariamente cancellato da Alessandro lanci e che ha scatenato, tra l'altro, il miserabile intervento di danilo D'Orsogna, fratello della prof ed in arte Wanadobee.
Leggete e riflettete.
"Ho ricevuto varie email e messaggi personali sul perché il nostro link è stato cancellato dal blog della prof. M.R. D'Orsogna. Rispondo, ancora una volta mio malgrado, facendo seguito ad uno scambio di e mail tra alcuni frequentatori di questo gruppo.
Giovedì 4 febbraio la Provincia di Chieti ha organizzato una conferenza stampa per ufficializzare la sua avversione politica al saccheggio petrolifero abruzzese.
Erano presenti numerosi movimenti monocellulari, quelli che tanto per essere chiari non abbiamo mai visto scendere in campo a raccogliere una delle 40 mila firme sinora raccolte.
Bene durante questa importante conferenza stampa - che rappresenta la coerenza ed il coraggio politico di Enrico di Giuseppantonio e della sua Giunta provinciale - qualcuno ha letto un messaggio di ringraziamento della prof californiana che ancora una volta, con questo atto di auto investitura, conferma la sua mancanza di senso del ridicolo, facendo confusione di ruoli e mostrando la sua irresistibile volontà di apparire come l'unica, vera grande salvatrice dell'Abruzzo.
Se la prof condisse con un po più di umiltà e meno auto celebrazione i suoi comportamenti tutti noi che combattiamo per una causa comune e che "copiamo" le "sue" scoperte "scientifiche" continueremo a considerarla un'alleata e non un problema.
E' chiaro adesso perché toglie dal suo blog il nostro link e quello di tutti coloro che non la ossequiano?"
Antonello Tiracchia
ripeto:
ma ve lo volete mettere in testa che Maria Rita è la vera leader del movimento anti petrolio in Abruzzo?
rassegnatevi!
giosuè
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