giovedì 17 gennaio 2013

ELICOTTERI A LANCIANO: E’ QUESTA LA NUOVA IDEA DI MOBILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE?

AGGIORNAMENTO di Venerdì 25 gennaio
  1. Sul fronte "Risposte degli Amministratori" tutto tace;
  2. Sul fronte "Risposte della Cittadinanza" si sta formando un comitato che si oppone alla realizzazione dell'eliporto ed è partita una raccolta firme (vedere il commento n°3 alla fine del post che riportiamo qui di seguito):
    Nascerà ufficialmente in questi giorni il comitato
    "Lanciano Eliporto? NO GRAZIE!!!

    Chiediamo l'appoggio e l'adesione di tutti voi per impedire che nel centro della nostra città venga realizzato un eliporto privato!

    Ringraziamo in anticipo gli amici di Nuovo Senso Civico che hanno accolto subito la nostra richiesta d'aiuto mettendosi subito a lavoro e dandoci preziosissimi consigli.

    Da domani parte anche la raccolta firme.

    chiediamo aiuto a tutti coloro che vogliano unirsi a noi in questa lunga e difficile battaglia.

    a giorni ci sarà una presentazione pubblica del comitato e di quanto si intende fare; ci sarà anche una manifestazione pubblica.
    Grazie a tutti.

    per info e raccolta firme:
    lancianoeliportonograzie@gmail.com 3292716561 (Ivan Zulli)

    22 gennaio 2013 03:05
    Elimina
AGGIORNAMENTO di Lunedì 21 gennaio:
  1. I lavori procedono spediti e tranquilli con ruspe ed escavatori in piena azione (a proposito, non occorre alcun cartello che definisca la natura dei lavori?);
  2. Fino ad oggi la nostra richiesta di chiarimenti inviata a tutti gli Amministratori comunali di Lanciano è stata raccolta solo dal Consigliere Antonio Bianco che ci ha risposto con una e-mail che pubblichiamo alla fine di questo "post". Restiamo in fiduciosa attesa di riceverne altre soprattutto da chi ha maggior titolo per rispondere.   

I tragici fatti di Londra, con l’elicottero precipitato in pieno centro seminando morte e distruzione, riportano alla ribalta l’incredibile vicenda dell’eliporto privato in via di realizzazione in pieno centro a Lanciano.

Cerchiamo di fare chiarezza in una storia che se non fosse seria sarebbe ridicola.

I FATTI E LE RASSICURAZIONI DELL’ASSESSORE
Per una panoramica della questione riportiamo quanto pubblicato da “Il Centro”:

“Pista per elicotteri tra palazzine scuole e uffici pubblici”

LANCIANO. Un eliporto in pieno centro, in una zona densamente popolata come l’area tra via Rosato e via Ferro di Cavallo, a pochi metri da scuole, palazzine, negozi, uffici pubblici e strade altamente trafficate. Il progetto appartiene a un costruttore della zona che ha presentato già da due anni un’autorizzazione al Comune denominata Scia, “Segnalazione certificata di inizio attività”.
Il privato ha chiesto al Comune di poter costruire una pista di atterraggio per l’elicottero personale da realizzare accanto alla propria villa, in un terreno di sua proprietà, un’area verde che ridà su via Miscia, la parallela di via Rosato che si immette in via Ferro di Cavallo.
Oltre all’eliporto il costruttore ha chiesto anche di poter effettuare la recinzione del terreno per poter costruire un hangar dove parcheggiare il velivolo. Il tutto a pochi metri dai palazzi e da uffici come quello delle Poste centrali e la tenenza della guardia di finanza, e numerose attività commerciali.
Via Rosato, inoltre, assieme a Via Ferro di Cavallo, è una delle strade più trafficate della città dove ogni giorno circolano decine di bus per il trasporto di migliaia di studenti pendolari. Ma tutto sarebbe perfettamente in regola. La dichiarazione dell’imprenditore attraverso l’autorizzazione Scia, supportata dal progetto dettagliato di un tecnico, produce effetti immediati e sostituisce tutta una serie di autorizzazioni, licenze e nulla osta non sottoposti a valutazioni discrezionali, come ad esempio il rispetto di norme paesaggistiche o vincoli ambientali. Il Comune recepisce la domanda, la valuta e l’imprenditore può procedere subito ai lavori.
In questi giorni è in atto il cantiere per l'hangar che nel cartello di inizio dei lavori viene definito come edificio da adibire a “magazzino-rimessa”.
Il cantiere, così come da cartello, dovrebbe essere chiuso nel luglio del 2015. «Il terreno è edificabile», spiega l’assessore all’urbanistica, Pasquale Sasso, «per il Comune la richiesta è legittima. Secondo la Scia, il costruttore ha tre anni di tempo per realizzare l’eliporto per la cui autorizzazione però intervengono per legge altri organismi, come ad esempio l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. Il Comune può solo dare una valutazione urbanistica, e da quel punto di vista è tutto in regola».
Daria De Laurentiis [17/11/12]

I RAGIONEVOLI DUBBI E LE DOMANDE
·       E’ mai possibile che in un Paese dove il minimo intervento dev’essere sottoposto ad ogni tipo di autorizzazioni, pareri, vagli di enti e commissioni, passaggi burocratici ripetuti, esami e controlli, un ELIPORTO (dicasi UNA PISTA DI ATTERRAGGIO PER ELICOTTERI CON ANNESSO MAGAZZINO-HANGAR) necessiti di una semplice “comunicazione di inizio attività”?
·      E’ mai possibile che un tale intervento sia realizzabile in pieno centro urbano, in prossimità di abitazioni, scuole, edifici pubblici, strade altamente frequentate?
·        E’ mai possibile che un Sindaco ed un’intera Amministrazione Comunale debbano essere solo attori passivi e non abbiano alcuno strumento per poter dire la propria?
·      E’ mai possibile che un argomento di così grande rilevanza sia passato quasi inosservato nel dibattito politico e non sia stato giudicato degno di un minimo passaggio in Consiglio Comunale?

IN ATTESA DI DOVEROSE RISPOSTE
Chiediamo pertanto al Sindaco, agli Assessori ed a tutti i Consiglieri Comunali che si informino approfonditamente su tutti gli aspetti della questione per dare alla preoccupata cittadinanza tutte le più esaustive risposte e facciano in modo di coinvolgerla nelle decisioni viste le dirette ricadute che la vicenda avrebbe nella vita dell’intera comunità.

Abbiamo inviato questa richiesta di chiarimenti al Sindaco e a tutti gli Assessori e Consiglieri Comunali: pubblicheremo le risposte ricevute (se arriveranno).
(per ora solo quella del Consigliere Antonio Bianco che pubblichiamo alla fine del post). 

Nel frattempo vogliamo ricordare, soprattutto a quelli che sono intervenuti nell’iter della vicenda, cos’è accaduto ieri a Londra …

“Londra, elicottero cade in centro: due morti”


LONDRA - Disastro nel centro di Londra: un elicottero, probabilmente a causa della fitta nebbia, si è schiantato contro una gru montata su un grattacielo in costruzione nel quartiere di Vauxhall, a sud del Tamigi e di Victoria. Per il pilota non c'é stato niente da fare: il velivolo, carico di carburante, è precipitato a terra ed ha colpito due auto. Secondo un primo bilancio della polizia le vittime sarebbero due, incluso il pilota, mentre i feriti sarebbero 13, di cui uno grave. Ma l'incidente poteva trasformarsi in una vera a propria carneficina, poiché è avvenuto nell'ora di punta, vicino a un importante snodo ferroviario, attraverso il quale ogni mattina transitano migliaia persone. A quanto si apprende un uomo tra i feriti era rimasto intrappolato nella sua auto da cui è stato estratto dai soccorsi.
"Abbiamo ricevuto una telefonata questa mattina verso le 8.00", ha spiegato da parte sua un portavoce della polizia. Inoltre, numerose chiamate di emergenza sono arrivate ai vigili del fuoco, che hanno inviato sul logo del disastro almeno 22 mezzi e oltre 80 pompieri.
Secondo quanto raccontato dai testimoni, i primi mezzi sono arrivati "entro 5-10 minuti" dall'incidente. E quando le tv britanniche hanno cominciato a trasmettere le prime immagini, il luogo dell'incidente sembrava un campo di battaglia: in strada, rottami del velivolo e quel che restava di alcune auto erano ancora avvolti dalle fiamme, mentre nel cielo si levava una grande colonna di fumo nero. La polizia, intanto, ha bloccato le fermate della metropolitana e tutta la zona attorno all'incidente è stata evacuata per il timore che il carburante uscito dall'elicottero dopo lo schianto possa creare ulteriori incendi. Anche le strade sono state bloccate, gli uffici e i negozi sono stati fatti chiudere. Come ha constatato l'ANSA, poco dopo la sciagura sul ponte di Vauxhall c'era una lunga colonna di persone in fila scortate dalla polizia durante le operazioni evacuazione del quartiere.
Al momento, hanno fatto sapere i vigili del fuoco, tutti gli incendi sono stati spenti. L'incidente, avvenuto nell'ora di punta vicino alla stazione ferroviaria di Vauxhall e alla fermata della metropolitana di Waterloo, ha provocato quindi forti disagi non sono agli abitanti della zona, ma anche a migliaia di passeggeri. La polizia ha escluso l'attentato terroristico, ma molti residenti - come ha detto a Sky News un testimone - "hanno pensato che si trattasse di un attacco terroristico". Anche perché il luogo in cui si è schiantato l'elicottero si trova e vicino alla sede dei servizi segreti esteri britannici (MI6) e vicino alla nuova ambasciata americana, attualmente in costruzione. Il velivolo, secondo Sky News, sarebbe un AgustaWestland AW109 con otto posti.
La gru su cui si è schiantato l'elicottero questa mattina a Londra è in "una posizione instabile". Lo ha detto la polizia in una conferenza stampa. Nessuno stava lavorando sulla gru al momento dell'incidente.
"Come nel film Skyfall, è la prima cosa a cui ho pensato". Lo ha detto all'ANSA Stephen Swan, scozzese di 40 anni, che questa mattina alle otto si trovava a pochi metri dal luogo in cui un elicottero si è schiantato contro la gru. Era ospite di un amico nell'edificio adiacente alla sede dell'Intelligence britannica, l'MI6, lo stesso che si vede esplodere nell'ultimo film di 007. "E' la prima cosa che ci siamo detti e il pensiero è andato subito ad un attentato. Sarà stata la suggestione, abbiamo visto il film proprio qualche giorno fa", ha aggiunto il testimone spiegando di "aver sentito lo schianto e di aver visto molto fumo". "Poi siamo stati subito evacuati".
"E' un miracolo che non sia stata una tragedia molto peggiore", lo ha riferito la polizia di Londra. "Come in un film", hanno riferito i molti testimoni oculari. L'incidente è infatti accaduto intorno alle otto del mattino ora di Londra, in piena ora di punta. La zona dell'incidente è particolarmente trafficata: molti edifici che ospitano uffici, stazione della metropolitana e ferroviaria, oltre al vicino edificio dell'intelligence (l'MI6) e non lontano in linea d'aria dal Westminster, il parlamento ed il Big Ben. Il ponte di Vauxhall, chiuso immediatamente dopo l'incidente, é stato adesso parzialmente riaperto in direzione sud.
"E' stata aperta un'inchiesta per stabilire le cause dell'incidente sui cieli di Londra". E' quanto ha affermato in un comunicato la Civil Aviation Authority (CAA), l'ente che gestisce i trasporti aerei del Regno Unito. L'Italia parteciperà all'inchiesta tecnica sull'elicottero caduto questa mattina a Londra: l'Agusta A109E, marche G-CRST, è, infatti, di costruzione italiana. Un investigatore dell'Agenzia per la Sicurezza del Volo è stato già accreditato per affiancare i tecnici dell'Autorità investigativa del Regno Unito. [ANSA]

LE RISPOSTE DEGLI AMMINISTRATORI:
  1. Antonio Bianco (Consigliere Comunale) 18/1/13: 
    Secondo la Scia, il costruttore ha tre anni di tempo per realizzare l’eliporto per la cui autorizzazione però intervengono per legge altri organismi, come ad esempio l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. Il Comune può solo dare una valutazione urbanistica, e da quel punto di vista è tutto in regola». 
    Daria De Laurentiis [17/11/12]

    non sono giurista e, parlando a lume di naso, la scia è stata introdotta un paio d'anni fa, con il piano casa, per facilitare drasticamente gli "interventi", togliendo poteri proprio ai comuni. mi sembra realistico quello che ha dichiarato pasquale [Sasso, ndr] qualora tuttavia ci fosse una possibilità di evitare "interventi" tanto ridicoli quanto inutili ti garantisco che, per quello che mi riguarda e per come conosco gli altri, sarà usata.

4 commenti:

Pino Falcone ha detto...

No! Non ci sto! Va bene difendere l'ambiente (ci mancherebbe che non lo facessimo), va bene lottare contro gli ecomostri (ci mancherebbe che non lo facessimo), ma fare della demagogia, accostando l'articolo sull'incidente di Londra con la costruzione dell'eliporto, no. Leggendo le statistiche (fonti: ISTAT e ACI),relative a qualsiasi anno, è evidentissimo che i mezzi più pericolosi in assoluto sono i veicoli privati a motore, seguiti dagli autobus, poi dalle navi, mentre i più sicuri sono treni ed aerei, quasi alla parità. Se l'eliporto non piace è un conto; se l'eliporto fosse contrario alla legge un altro conto (ma a quanto pare non lo è ed in un sistema democratico è lecito tutto ciò che non è espressamente vietato); quanto alla pericolosità...lasciamo perdere. E' vero che l'elicottero è più instabile e più pericoloso dell'aereo, ma come mezzo di trasporto non è certo pericoloso come un'auto. Io sono un motociclista (mezzo, dati alla mano, incredibilmente rischioso), ma non mi sogno, per spirito partigiano (o paura), di ignorare i dati e dire che il pericolo viene dagli aeromobili. Non facciamo come il TG4 ed Italia 1, che nel periodo del governo Prodi diffondevano servizi su un'immaginaria "emergenza criminalità", che non c'è mai stata. Anche in questo caso è facile fare terrorismo: la probabilità di essere ucciso o ferito gravemente è incredibilmente più bassa di quella di morire per malattie cardiovascolari o tumorali o per incidente d'auto (Fonti: Min. Salute e ISTAT). Chi volesse rispondere al mio commento per favore utilizzi dei dati statistici con relative fonti. Scusate l'irruenza, ma non amo il sensazionalismo. Saluti a tutti!

Unknown ha detto...

Caro Pino Falcone,
come tu puoi ben comprendere la natura e le conseguenze di un intervento dipendono molto anche dalla loro localizzazione.
Richiedere e permettere la realizzazione di un eliporto (ci siamo capiti: una pista di atterraggio per elicotteri, hai presente, non un parco giochi)in pieno centro cittadino ci sembra un'inutile prova di forza ed un'esposizione al rischio molto maggiore che se prevista in aree isolate ed extraurbane. E lasciamo perdere tutto il corollario dell'inquinamento acustico e ambientale.
Un eliporto a Lanciano c'è già, all'interno dell'Ospedale, con la piccola differenza che quello serve a salvare vite umane e non ad assecondare passerelle volanti.
Ci sembra pazzesco che L'Amministrazione Comunale debba subire un intervento così impattante senza poter obiettare alcunchè e soprattutto senza esprimere almeno un'opinione al riguardo.
Ma naturalmente adesso ci sono tutte le possibilità per porre rimedio alla cosa per un verso e per l'altro.
Noi e gran parte della cittadinanza ce l'aspettiamo.
Se poi sei tu stesso in grado di dimostrarci la necessità strategica di quest'opera, il suo impatto positivo per la comunità e soprattutto la mancanza di qualsiasi rischio connesso te ne saremmo grati e ci renderai tutti più tranquilli e sereni.

NUOVO SENSO CIVICO

lancianoeliportonograzie ha detto...

Nascerà ufficialmente in questi giorni il comitato
"Lanciano Eliporto? NO GRAZIE!!!

Chiediamo l'appoggio e l'adesione di tutti voi per impedire che nel centro della nostra città venga realizzato un eliporto privato!

Ringraziamo in anticipo gli amici di Nuovo Senso Civico che hanno accolto subito la nostra richiesta d'aiuto mettendosi subito a lavoro e dandoci preziosissimi consigli.

Da domani parte anche la raccolta firme.

chiediamo aiuto a tutti coloro che vogliano unirsi a noi in questa lunga e difficile battaglia.

a giorni ci sarà una presentazione pubblica del comitato e di quanto si intende fare; ci sarà anche una manifestazione pubblica.
Grazie a tutti.

per info e raccolta firme:
lancianoeliportonograzie@gmail.com 3292716561 (Ivan Zulli)

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.