venerdì 24 dicembre 2010

SIAMO SUDDITI O CITTADINI?


Avevano organizzato una bella riunione di famiglia, pensavano di suonarsela e cantarsela da soli la bella favola dell’inceneritore per biomasse a Treglio.
Pensavano che i loro concittadini fossero solo loro sudditi e per giunta anche poco intelligenti, ma si erano sbagliati, visto com’è andato l’incontro.
L’unico relatore sul palco, che aveva il compito ingrato di difendere il progetto, oltre la proprietà, era il Dott. Claudio Pattara, che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso l'Università Dannunzio (contratto triennale 2007 -20010) l’unica nota che si riesce a trovare su di lui, non sono certo pubblicazioni in merito all’impatto sulla salute derivanti dalle emissioni in atmosfera da incenerimento di biomasse, ma una tesi sul “La rilevazione statistica della consistenza di camosci nel Parco Nazionale…”
Alcuni cittadini di Treglio, che in questi giorni ci hanno contattato, si sono chiesti “ ma come mai uno dei proprietari dell’impianto abita lì vicino, non si preoccupa della salute dei suoi familiari?
Chi fuma sa di mettere in pericolo la propria salute e a volte quella degli altri, eppure continua a fumare, addirittura paga per farlo.
Chi delinque sa di rischiare la vita e la galera, eppure continua a farlo.
Figuriamoci se un imprenditore che punta solo al massimo profitto si pone una domanda del genere, e spesso rischia la propria salute (figuriamoci se può preoccuparsi di quella degli altri), a volte si convince delle sue stesse bugie, arrivando a pensare che forse poi non è così pericoloso.

Ia differenza sta nel fatto che lui ci guadagna tanti soldi e i cittadini guadagnano in spese mediche, spesso ci rimette anche la vita, nel deprezzamento di case e terreni, del danno d’immagine ad altre attività imprenditoriali.
Del resto ai sudditi non è concesso pretendere nulla.

I SAGGI E GLI ONESTI FANNO LA STORIA
I BUFFONI E I BURATTINI NON LA FARANNO MAI.
Edoardo Bennato

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