domenica 23 gennaio 2011

A SECONDA DI COME SOFFIA IL VENTO


FOTO SANSIFICIO DI GROTTAMMARE

A seconda di come soffia il vento, bisogna tapparsi il naso per i miasmi del sansificio Vecere nel Comune di Treglio, che invadano Lanciano e i paesi limitrofi, creando problemi di vivibilità a causa del puzzo oleoso sprigionato dai fumi densi e biancastri della sua ciminiera.
Nelle vicinanze dell’impianto una nera patina oleosa copre davanzali, panni stesi ad asciugare, auto, insegne pubblicitarie, campi e colture agricole.
L' apprensione maggiore dei residenti è sapere se i problemi respiratori, bruciori agli occhi che spesso si avvertono, sono imputabili alle emissioni del sansificio o ad altro.
La domanda è: quali e che tipo di sostanze vengono emesse?
La preoccupazione è in particolare per i vapori di esano, solvente di riconosciuta tossicità utilizzato per estrarre olio dalla farine oleose.
Oltre i vapori di esano i sansifici emettono in atmosfera polveri (pm10 ed altre), ossidi di Azoto, acido cloridico, sostanze organiche volatili e ossidi di zolfo.
Sostanze di cui si occupa il DPR n.203/1988 “Attuazione delle direttive CEE nn. 80/779 – 82/884 – 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell’aria, relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell’art.15 della L. 16 Aprile 1987, n. 183″.
Non ci risulta che i Sindaci della Frentania, che per legge devono garantire la salute dei cittadini, abbiano chiesto all’ARTA della regione Abruzzo, di effettuare controlli sulle emissioni dei sansifici per verificare se vengono rispettate le normative.
Il Sindaco è il tutore della salute dei suoi cittadini, e per senso di responsabilità e di dovere civico, non può permettere, né tollerare, che agenti nocivi ledano il bene più prezioso, costituito dalla salute e garantito dall’art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana.
La Regione Puglia con la L.R. n.7 del 22.01.1999 , in materia di emissioni odorifere derivate dai sansifici, si è data una normativa con la quale si pongono i limiti all’emissione delle sostanze di cui sopra.
In attesa che la Regione Abruzzo disciplini una materia tanto importante e delicata, l’unica salvaguardia dei cittadini è affidata all’art.674 del codice penale, che recita: “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a duecentosei euro”. UN PO’ POCO.
Pertanto, oltre a insistere acché la Regione Abruzzo si decida a varare una disciplina completa ed efficace, chiediamo ai sindaci della Frentania di fare domanda all’ARTA per l’effettuazione di tutte le verifiche del caso sul Sansificio Vecere s.r.l. di Treglio.

1 commento:

Antonello Tiracchia ha detto...

L'unico elemento che accomuna tutta la classe politica abruzzese - di dx, di centro, di sx - è l'incapacità di fare gli interessi dei cittadini abruzzesi.
Se non riusciamo a disarcionarla dai loro scranni l'Abruzzo continuerà ad essere il paradiso per gli "imprenditori" dei rifiuti prodotti ovunque in Europa ma smaltiti qui in Abruzzo, nelle cave e negli inceneritori camuffati con altre attività.