Siamo alle solite.
Qualcuno ai "piani alti" ha problemi con i "gufi" mentre noi, a quelli bassi, li abbiamo con gli "ufi".
Archiviata per sempre "Ombrina Mare", si profila all'orizzonte un problema non da meno, questa volta a terra: IL MEGA-INCENERITORE DI RIFIUTI, con l'alleato (volente o nolente) di ieri che diventa all'improvviso l'avversario ostile di oggi.
Gli inceneritori nel campo dei rifiuti sono quello che il petrolio e le fonti fossili rappresentano nel settore energetico: il passato cieco e devastante che non garantisce nulla di buono per il futuro perché lo distrugge giorno dopo giorno.
Il futuro sano e intelligente va da tutt'altra parte (consulta la pagina verso rifiuti zero )
E' ora di smetterla una volta per tutte con questa schizofrenia politica e decisionale.
Quello di cui abbiamo maledettamente bisogno è di persone capaci di interpretare una politica con una visione d'insieme di lungo periodo ed un programma coerente ed organico su tutti i fronti, altrimenti non si va in nessuna direzione definita e ci si muoverà sempre a scatti, avanzando e arretrando alternativamente, e ogni volta saremo costretti a correre dietro le emergenze e le crisi causate da decisioni incoerenti e scollegate tra di loro.
Noi comunque la nostra parte la faremo sempre.
Fm
Segue il comunicato integrale di Nuovo Senso Civico:
COMUNICATO-STAMPA DI “NUOVO SENSO
CIVICO” DEL 5/2/2016
LA
REGIONE ABRUZZO DICE SI’ AGLI INCENERITORI: DOPO OMBRINA ECCO L’IMMEDIATO VOLTAFACCIA
DI D’ALFONSO CHE PERO’ NON HA FATTO BENE I SUOI CALCOLI PERCHE’ LA
MOBILITAZIONE RIPRENDERA’ PIU’ DECISA DI PRIMA.
Nella Conferenza Stato-Regioni di ieri 4 febbraio sul
cosiddetto “Decreto Inceneritori” programmato dal Governo Renzi sulla base dell’art.35 dello
“Sblocca Italia” per la realizzazione di almeno 8 mega-inceneritori di rifiuti,
la Regione Abruzzo con un clamoroso voltafaccia ha espresso parere
favorevole per l’installazione nella nostra regione dopo che fino alla
precedente Conferenza del 20 gennaio scorso aveva manifestato (in quel caso con
l’intervento del Sottosegretario con delega all’Ambiente Mario Mazzocca)
il suo fermo diniego ad un’ipotesi del genere. La Lombardia e la Campania
invece hanno detto NO.
Non conosciamo le ragioni di questo repentino cambio di opinione
ma sappiamo bene quale sarà la reazione dell’intera popolazione abruzzese
che come nella recente vittoriosa vicenda di “Ombrina Mare” non si farà certo
mettere i piedi in testa da una classe politica incoerente e priva di un
progetto omogeneo di lunga durata.
Abbiamo combattuto e sconfitto “Ombrina” non perché si
chiamava “Ombrina” ma perché abbiamo svelato un’operazione inutile, totalmente
avulsa dalle nostre caratteristiche e tradizioni territoriali e soprattutto
dannosa per la salute, l’ambiente e l’economia dell’intera Regione.
Lo stesso discorso vale per gli inceneritori di rifiuti che oltre a rappresentare un danno
evidente a salute ed economia locale, sono un formidabile ostacolo al percorso
virtuoso di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata spinta che oltre
al netto miglioramento della qualità della vita di tutti rappresenta una forte
occasione di crescita dell’occupazione, come dimostrato dal recente caso di
Lanciano e comprensorio.
Gli inceneritori, al contrario, hanno necessità di sempre
maggiori quantità di rifiuti per funzionare e rappresentano un affare, un
grosso affare, soprattutto per quelli che li costruiscono e li gestiscono, non
certo per la popolazione costretta ad ospitarli ed a pagarne le pesanti
conseguenze.
La storia degli ultimi anni ha dimostrato la ferma ostilità
dei cittadini ad impianti del genere, spesso camuffati sotto la definizione di “centrale a
biomasse”, “impianto a biogas” oppure sotto la vergognosa e fuorviante dicitura
di “termovalorizzatore”. Nella nostra zona, tra Lanciano e Sant’Eusanio del
Sangro, è già in corso una dura disputa per sventare la realizzazione di un
mega-impianto del genere per il trattamento di rifuti speciali: non
vorremmo che fosse già questo l’inceneritore che toccherà come regalo velenoso
all’Abruzzo.
Presidente D’Alfonso, non siamo andati in pensione dopo la vittoria su “Ombrina”
e seppure stufi di correre sempre dietro alle emergenze perché chi dovrebbe
tutelarci non lo sa o non lo vuole fare, siamo sempre pronti alla lotta
quando si attaccano le giuste aspirazioni di un intero popolo che sono
quelle di vivere tranquilli in un ambiente salubre e nelle condizioni di giusto
benessere per tutti.
Abbiamo già dimostrato quello di cui siamo capaci e non ci
spaventa certo darne un’ulteriore dimostrazione a chi sembra non aver capito o
pensa di averci saziato con un piatto di lenticchie perchè noi vogliamo
mangiare sano tutti i giorni.
NUOVO SENSO CIVICO
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