venerdì 13 novembre 2009

CITTADINI O AMBIENTALISTI?





Cogliamo l'occasione per chiarire ancora una volta la nostra posizione.
Se per ambientalismo si intende un generico disprezzo per il mondo occidentale nel suo complesso noi non siamo ambientalisti, perché riteniamo che il mondo occidentale, pur con le sue incongruenze, sia il luogo migliore dove un essere umano possa vivere ed il fatto che tutti lo possano criticare apertamente (e spesso anche cambiare in meglio!) ne è la prova.

Noi pensiamo che la tutela dell'ambiente - ed in termini più precisi il rispetto del territorio - sia il risultato dell'impegno civile di una società nella sua interezza e l'indice del livello di onestà della sua classe politica.

Per questo motivo il nostro approccio al problema del petrolio abruzzese non è ambientale ma Politico, dove per Politica intendiamo il governo della cosa pubblica per il benessere di tutti.

La qualità dell'ambiente corrisponde alla qualità della vita ed è il frutto di scelte politiche che partono dal basso, cioè dagli elettori; quando le decisioni che riguardano la gestione del territorio - e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini - vengono prese in base ai personali interessi economici di pochi individui nasce il degrado ambientale, che è sempre il risultato di atti di corruzione degli amministratori politici ma anche il via libera alla malavita organizzata.

Per questo motivo il dossier aperto dalla magistratura di Pescara, il servizio di Paolo Casicci su Il Venerdì di Repubblica e l'articolo di Germano Antonucci su il corriere.it sempre di oggi sono una vittoria dei cittadini abruzzesi che hanno coraggiosamente barattato l'indifferenza con l'impegno sociale e civile.

Ci pensino i politici abruzzesi. Soprattutto quelli onesti e in buona fede a cui continueremo ad indirizzare le nostre richieste perché per tutti gli altri, se sono arrivati dove sono, non c'è speranza.

QUESTO IL TESTO DEL NOSTRO COMUNICATO STAMPA

Con riferimento al servizio “Oro D’Abruzzo” apparso oggi su Il Venerdì di Repubblica a firma dell’inviato Paolo Casicci riportiamo i commenti del nostro presidente Antonello Tiracchia.

"L’interesse dei media in generale ed in particolare il dettagliato servizio de Il Venerdì sono la prova che i cittadini abruzzesi - in quanto tali e non perché ambientalisti presunti - oltre ad avere suscitato con il loro impegno l’interesse della magistratura hanno trasferito il problema petrolio-centro oli sul piano dell'informazione nazionale.

Siamo molto curiosi di sapere cosa dirà in merito il Presidente Gianni Chiodi e la sua Giunta che sinora, goffamente malcelata dietro un omertoso silenzio, sta di fatto favorendo la lobby di quegli imprenditori che identificano nel saccheggio del territorio una grande opportunità di ricchezza personale a danno dell’intera comunità civile.

Il rifiuto dimostrato dal Presidente Gianni chiodi e dalla sua Giunta di ricevere ed ascoltare delegazioni di cittadini e di comitati civici - ma anche il confuso bisbiglio di parte dell'opposizione - sono la prova del disagio che investe alcuni politici abruzzesi e che, proprio a causa di questa loro ambiguità, creano discredito sull’intera classe politica regionale.

Rinnoviamo pertanto pubblicamente la nostra richiesta per un ambito incontro con Gianni Chiodi, per noi ancora il Presidente di tutti gli abruzzesi”.

Nuovo Senso Civico

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