lunedì 9 novembre 2009

PERCHE' NON RISPONDONO?


Molti esponenti della giunta regionale abruzzese sembrano recitare un copione comune, quando si rifiutano di rispondere alle richieste di chiarimento inoltrate dai comitati di cittadini in merito al declassamento della regione Abruzzo in un distretto minerario-petrolifero.

Questa che segue è l'ultima delle e-mail inviate al segretario-portavoce del presidente Gianni Chiodi e che probabilmente non sarà stata neppure letta perché, come lo stesso presidente ha dichiarato a Cupello "... avete riempito di spazzatura le caselle postali della presidenza".

Questo ostinato silenzio fa sorgere alcuni sospetti:
  • l'intera giunta regionale non è ben informata sul problema petrolio e quindi, in totale buona fede, non è in grado di rispondere alla domande che le vengono poste sull'argomento;
  • l'intera giunta regionale è stata informata sull'argomento e, in totale mala fede verso gli elettori, aderisce alle disposizioni di chi l'ha informata tecendo;

21/09/09 10:38:40 pm
To presidenza@regione.abruzzo.it
From:presidente@nuovosensocivico.it
Oggetto Richiesta Incontro

Gentilissimo Dottor Pino De Dominicis,
facendo seguito alla sua gradita telefonata odierna volevo
con questa e-mail formalizzare la nostra richiesta di
incontro con il Presidente della Regione Gianni Chiodi nel
comune interesse e soprattutto di quello dell'Abruzzo.
Durante l'incontro noi chiederemo al Presidente quanto
segue:
- in base a quale atto formale l'ENI avrebbe rinunciato al
progetto Miglianico e quindi avere prova che questo atto
esiste e di conseguenza darne pubblica diffusione come
prevedono le Leggi dello Repubblica;
- quali atti concreti ed efficaci la Regione ha attivato o
sta per attivare per impedire il declassamento dell'Abruzzo
in un distretto minerario e quali strumenti di informazione
sono stati o verranno attivati per informare la popolazione
dei rischi impliciti nelle attività di estrazione,
lavorazione e stoccaggio di idrocarburi in zone ad alta
densità abitativa e tradizionalmente dedite al turismo,
alla pesca ed all'agricoltura;
- nell'ipotesi che gli organi di Governo regionale abbiano
invece optato per un futuro petrolifero dell'Abruzzo
vorremmo conoscere le motivazioni economiche di una simile
scelta in chiave di costi e benefici .

Mi permetta infine di chiarire quanto segue: noi per
estrazione culturale, sociale e politica non abbiamo nessun
preconcetto nei confronti di alcuno e tanto meno nei
confronti del Presidente Gianni Chiodi che identifichiamo
come la massima carica istituzionale della Regione, pertanto
un suo chiarimento sulla spinosa (e confusa) situazione del
petrolio abruzzese se sostenuto da fatti concreti e pubblici
non potrà che giovare alla sua immagine.
Rifiutare l'incontro o procrastinarlo potrebbe essere
interpretato come prova di una malcelata malafede.
Cordialmente
Antonello Tiracchia

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