venerdì 30 ottobre 2009

LA CASALINGA DI VOGHERA


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non e' mai stata una vera signora
dei salotti o salottini
casotti o casini


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Alberto Arbasino, Rap!



La Casalinga di Voghera è una forza della natura – esattamente come, citando a caso, una scarica di fulmini, un’eruzione vulcanica o un terremoto - e come tale è al di sopra di ogni giudizio morale.


La Natura infatti non è giudicabile moralmente, mentre invece lo è l’operato dell’uomo, soprattutto quando si rapporta con la Natura stessa.


Ebbene, la Casalinga di Voghera e suo marito, il signor Indifferente Qualunque, rappresentano la più potente forza sociale e politica italiana e non accettarlo equivale ad abbandonare qualsiasi velleità di cambiamento sociale, politico e quindi ambientale, impacchettando il proprio pensiero in una triste vocazione minoritaria e come tale inevitabilmente perdente.



Questa leggendaria coppia di utili idioti ha cambiato le sorti dell’Italia contribuendo a far evaporare come nebbia al sole qualsiasi forma di impegno sociale e civile che non sia l’obolo lava coscienza inviato a mezzo sms.



Questa coppia non ha confini politici, abbraccia tutto l’arco parlamentare ed identifica la televisione come fonte indiscussa di verità


La televisione ha parlato loro per anni in tono suadente, prospettando un improbabile stile di vita fatto di storie d’amore tra veline e calciatori, di spettacoli a base di tette e culi e di inutili talkshow spazzatura.



La Casalinga di Voghera grazie alla televisione è diventata il vero zoccolo duro della politica, zoccolo così forte e consistente da far sprofondare nel dimenticatoio le cellule e le sezioni dei partiti.



Anche in Abruzzo la Casalinga di Voghera ha lasciato il segno; basta guardare alcuni dei più evidenti e vistosi rappresentanti politici locali – così volgarmente addobbati di griffes, orologi, catene e bracciali d’oro che sembrano dei vucumbrà balneari - procedere avvolti nell’oscurità di funebri audibiemmevumercedes nere.


Non sono uomini politici nel vero senso nobile della parola, sono degli yes man del potere economico, esponenti di un gigantesco ed intricato comitato d’affari quasi sempre sporchi, ma forti della delega popolare ricevuta con il voto della Casalinga di Voghera e di suo marito il signor Indifferente Qualunque.



Allora, se vogliamo veramente impedire che l’Abruzzo sprofondi in un puzzolente futuro fatto di discariche per la spazzatura di mezza Europa, di raffinerie in mezzo ai vigneti, di vongole al sapore di idrocarburi, di pesci al mercurio e di tutta quella merda fisica e morale che si porta dietro l’industria petrolifera noi dobbiamo fare una scelta ben precisa.



Dobbiamo prendere le distanze da coloro che si incontrano come dei carbonari per sbrodolarsi addosso la loro visione minoritaria della politica.



Dobbiamo invece trovare il modo di parlare al cuore della Casalinga di Voghera e di suo marito, quel cazzone di Indifferente Qualunque e far capire loro che qualcuno sta abusando della loro buona fede, minando ed ipotecando il loro futuro e quello dei loro figli.



Solo in questo modo potremmo salvare l’Abruzzo ed immaginare una regione che abbia nella qualità della vita la sua industria più importante, ricca e soprattutto non de-localizzabile.



Perché il declassamento ambientale dell’Abruzzo (con tutto quello che ne consegue sul piano morale, economico e sanitario) è essenzialmente un problema politico che si può risolvere solo cambiando l’intera classe politica.


Per fare questo il sostegno della Casalinga di Voghera e di suo marito Indifferente Qualunque è indispensabile.



Continuiamo a raccogliere le firme. Siamo a quota 30 mila e ci stiamo facendo sentire.


A quota 100 mila potremmo urlare ancora di più.



Le uniche battaglie perse sono quelle che si abbandonano.



(Ma i perdenti per vocazione si possono, anzi, si devono abbandonare)



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