"Libertà è partecipazione", cantava Giorgio Gaber e di conseguenza anche la democrazia deve esserlo se vuole dimostrarsi tale e non una semplice etichetta per confondere il popolo e lasciare indisturbato il manovratore.
In questi tempi di abituali furti di democrazia (vedi l'abuso dei voti di fiducia imposti al Parlamento dallo sbrigativo Renzi) è importante che soprattutto a livello locale, dov'è più forte il contatto diretto tra cittadini e istituzioni, si aprano quanti più canali possibili per esercitare uno scambio tra amministratori e amministrati che può portare solo effetti positivi per entrambi.
Purtroppo a Lanciano questi spazi si restringono sempre più e l'ultimo baluardo di questo possibile incontro, la "Consulta per l'Ambiente", si è arenata di fronte alla manifesta (voluta?) impossibilità di incidere sui principali argomenti di cui sarebbe investita semplicemente perchè esclusa, come dimostra in maniera clamorosa l'ultimo caso dell'ampliamento dell'Istituto De Titta che tante polemiche ha suscitato in città.
Pubblichiamo qui di seguito il comunicato con il quale Nuovo Senso Civico, nella persona del suo rappresentante Franco Mastrangelo, ha informato della propria decisione di ritirarsi dalla Consulta almeno fino a quando non sarà modificato il suo modo di operare, come d'altronde richiesto dalla maggioranza dei suoi componenti.
Caso “De Titta”:
l’insostenibile inconsistenza della Consulta per
l’Ambiente.
La recente vicenda dell’ampliamento
dell’istituto “De Titta” ha dimostrato una volta di più la totale ininfluenza e
inutilità della “Consulta per l’Ambiente”, unico organismo partecipativo o
presunto tale rimasto nel Comune di Lanciano, visto che
anche in quest’occasione di sicura rilevanza ambientale nessun membro dell’A.C.,
Assessore Tascione in testa, si è sentito in dovere di convocare l’assemblea per
discutere dell’argomento, esprimere un’opinione e perfino dare qualche
suggerimento che sarebbe potuto risultare utile per evitare alla coalizione di
maggioranza la brutta figura che ha fatto.
Questa circostanza rinforza la mia
decisione di non partecipare più ai lavori (assai rari) di questa assemblea
finchè l’A.C. di Lanciano non prenderà la decisione di rendere obbligatoria
la convocazione della Consulta prima che qualsiasi argomento di natura
ambientale in senso lato (comprendente quindi gli aspetti di salute pubblica,
urbanistica, energia, ecc.) venga sottoposto agli organismi istituzionali quali
ad esempio Giunta,
Consiglio Comunale
o Commissioni, pur restando le sue decisioni non
vincolanti.
Solo in questo modo si potrà
smentire efficacemente l’idea che la Consulta sia semplicemente la foglia di
fico da utilizzare a proprio piacimento per coprire con un’operazione d’immagine
la quasi totale mancanza di partecipazione della Comunità alle decisioni
pubbliche (di Consigli di quartiere o simili neanche a parlarne), dopo che
questo argomento era stato una delle bandiere della maggioranza durante la
campagna elettorale.
A questo proposito mi risulta che
esista addirittura un Assessore alla trasparenza ed alla partecipazione, ma
evidentemente il primo aspetto è così preponderante da renderlo
invisibile…
Mi aspetto che le cose possano
cambiare radicalmente e in quel caso il mio modesto contributo di idee,
suggerimenti e confronto schietto e leale non mancherà di
certo.
Franco Mastrangelo, rappresentante
di Nuovo Senso Civico nella Consulta per l’Ambiente di
Lanciano
RASSEGNA-STAMPA:
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