mercoledì 15 ottobre 2014

TORNIAMO DA ROMA PIU' DETERMINATI DI PRIMA NONOSTANTE IL DEPRIMENTE INCONTRO CON GLI INQUILINI DEL "PALAZZO". DURA POSIZIONE DEI VESCOVI CONTRO LA DERIVA PETROLIFERA.

ROMA, 15 OTTOBRE 2014 - Davanti alla Camera dei Deputati



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A FINE ARTICOLO LA FOTOCRONACA DELLA GIORNATA 
(servizio di Franco Cicchini)

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Come raccontare la giornata di oggi davanti al Parlamento della Repubblica Italiana?

Da una parte il "Palazzo" con i suoi inquilini paludati ben protetti da transenne e poliziotti più o meno armati, dall'altra un variegato miscuglio di persone provenienti da varie regioni d'Italia (con gli Abruzzesi in gran bella evidenza) armati soltanto della propria passione e dello smisurato amore per la propria terra, il proprio mare e la qualità della vita di ogni essere vivente.

Nell'alternarsi al megafono di servizio ognuno ha illustrato le problematiche legate al proprio luogo di origine e le battaglie che lì si combattono con civiltà e caparbietà. Lotte di anni condotte con sacrificio e abnegazione per il benessere di tutti e che adesso si vorrebbero cancellare per decreto con un atto definito troppo bonariamente "decisionista" ma in realtà autoritario e sprezzante delle volontà locali.

Lo sbrigativo incontro con i membri della Commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, è stata come sbattere contro un muro di gomma fatto di "vorrei ma non posso", "non sono d'accordo ma c'è la disciplina di partito", "cercheremo se possibile di modificare" e via di questo passo. Nessun impegno concreto, nessun atto sostanziale, perchè non c'è tempo da perdere, bisogna fare, agire, muoversi. Sì, ma in che direzione? Quella contraria a tutte le sacrosante istanze locali per fare il solito favore a poteri e interessi forti?

Non torniamo per l'ennesima volta su tutti i punti in dettaglio: diciamo soltanto che chi ha dimostrato sempre vero attaccamento all'Italia e ha agito per il suo bene sono quelli da questa parte delle transenne, quelli con le bandiere in mano e i fischietti in bocca mentre gli altri di là con la loro voglia irrefrenabile di trivellare, asfaltare, costruire inutilmente, consumare suolo, ammorbare l'aria e inquinare l'acqua sono i veri predatori di futuro e i devastatori delle generazioni a venire.

Però non dobbiamo scoraggiarci perchè le nostre motivazioni sono troppo forti e giuste per potersi indebolire tanto facilmente. E muovendoci bene, unitariamente e in cerca di alleanze utili ovunque riusciremo magari a scardinare anche quel muro di gomma di cui sopra.

Ci attendono mesi di impegno e di sforzi raddoppiati perchè la giornata odierna non è stata il punto di arrivo ma quello di partenza con l'obiettivo di portare una ventata di aria sana dentro e fuori i palazzi.
Nessun risultato ci è precluso: ricordiamoci sempre che qui in Abruzzo siamo riusciti a bloccare il colosso ENI ed il suo progetto di raffineria ("Centro oli") a Ortona e non è stata cosa da poco.

Per cui in alto i cuori e avanti tutta!

NUOVO SENSO CIVICO

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