giovedì 30 settembre 2010

COSE MAI DETTE E NEPPURE SCRITTE



A gennaio di quest'anno una conoscente ha più volte sollecitato una mia presenza a cena perché voleva presentarmi una persona molto interessata ai miei video contro la petrolizzazione dell'Abruzzo.
Ho accettato l'invito, presso un ottimo (e costoso) ristorante di Pescara, dove l'amico della mia conoscente era chiaramente di casa.
Questo personaggio, d'ora in avanti lo chiamerò per esigenze di narrazione "Puffo", faceva di tutto per rendersi simpatico ostentando apertamente i simboli del suo status, orologio d'oro, macchinone tedesco naturalmente di colore nero con i vetri oscurati e l'immancabile divisa da commis d'affaire d'alto bordo: abito blu gessato ma con camicia vistosamente aperta.
Nonostante la sua dimestichezza con il menù e la carta dei vini, scelti in base al prezzo, Puffo aveva evidenti difficoltà a gestire la forchetta con la mano sinistra e che usava per infilzare il pane con candida ignoranza, mentre continuava parlare masticando.
Mi ricordava la macchietta politica di Albanese.
Iniziammo una conversazione generalista, mi chiese come avevo passato il natale e quando gli dissi che ero stato in una base militare dell'UNIFIL in Libano, con i nostri soldati rispose con queste parole: Anche a me piace molto l'Africa, vado sempre a Sharm el Sheik... Un'altra perla della serata fu quando feci notare come un abruzzese come Corradino D'Ascanio fosse praticamente sconosciuto agli abruzzesi ed infatti lui mi chiese chi fosse.
Per semplificare gli risposi che era l'inventore dell'elicottero e lui, parlando, ridendo e masticando nello stesso tempo: Aho, io su quei cosi mica ce volo, io ce tengo alla mia vita!

Poi mi parlò del Pescara Calcio e della Virtus di Lanciano così ben gestite da due belle ragazze abruzzesi e quando capì che non provavo alcun interesse per il calcio e che purtroppo non sapevo chi fossero queste due belle abruzzesi mi guardò con commiserazione, evidenziando una scarsa frequentazione con gli studi dentistici.

Poi venne al dunque: eravamo li a cena perché era rimasto molto colpito dalla bellezza dei miei filmini per il petrolio (sic!) e che soprattutto era rimasto colpito un mai definito presidente, al punto tale che questo presidente avrebbe voluto affidarmi un incarico importante per produrre un bellissimo filmino sull'Abruzzo. Ma il presidente non poteva farlo pubblicamente, perché se no si sarebbe esposto e tutti avrebbero pensato che facesse favoritismi, per questo il presidente aveva incaricato lui, Puffo, di portare avanti la questione.

Mi chiese che macchina avevo, guardò con attenzione il mio swatch da 70 euro, si interessò al mio vecchio maglione di cachemire e notò che dalla mia camicia leggermente aperta non appariva nessuna catena o catenina con cristi e santi e quando ci salutammo guardò quasi con apprensione il mio giubbotto di pelle liso dal tempo e che io amo da almeno venti anni come Linus ama la sua coperta.

Dopo qualche giorno una mattina mi chiamò dicendo che sarebbe giunto a Lanciano e che dovevamo sicuramente incontrarci perché aveva delle bellissime notizie per me.

Ristorante di pesce, questa volta solo noi due, solite chiacchiere e, alla seconda bottiglia di Pecorino cambia il tono e passa al tu.
Antonè, ma uno bravo come te si capisce che sta facendo tutto questo casino perché sa dove vuole arrivare.

Perché, dove voglio arrivare? gli domando.

Antonè ma se io in questo momento te prometto 25 mila euro, hai capito bene, 25 mila euro - battendosi leggermente il petto sulla sinistra, dove c'è il cuore ed anche il portafogli - la faresti finita con sta stronzata del petrolio che sta rovinando l'immagine dell'Abruzzo nel mondo, insieme a quella invasata de americana?
Ma che ve siete messi in testa? Quella è un'invasata e se ne sta in America e va bè ma tu sei uno in gamba, se capisce, e con 25 mila euro hai voglia a fare filmini!

Avevo sospettato sin dall'inizio che fosse questo il suo scopo, ma la sua uscita così diretta mi spiazzò.
Ci pensai un poco, mi versai un po di pecorino dalla seconda bottiglia appena aperta e riordinate le idee gli risposi.
Questi 25 mila euro sarebbero un bel modo per iniziare la nostra collaborazione, la prima tranche necessaria per rafforzare il nostro Movimento e trasformarlo in uno strumento molto più forte e organizzato per mandare a casa una classe politica miserrima fatta di personaggi avidi, corrotti, corruttori ed ignoranti.

Il pranzo si concluse praticamente lì, con la seconda bottiglia di Pecorino appena iniziata, senza dolce, caffè e ammazza caffè e non sono riuscito neppure a dirgli che io avevo iniziato a fare filmini per il petrolio abruzzese dopo avere sentito una conferenza di quell'invasata de americana e che questa storia del petrolio in qualche modo aveva cambiato la mia vita ed il senso del mio vivere in Abruzzo.

Penso spesso a quella bottiglia di Pecorino di Pasetti pressoché intera ed abbandonata sulla tavola, e penso anche a questa storia molto abruzzese perché io un bel filmino sull'Abruzzo lo vorrei proprio fare.
E magari un giorno o l'altro lo farò, e questo non è un sogno, è una minaccia.