giovedì 2 settembre 2010

LA 1° CANTINA IN EUROPA


La migliore cantina cooperativa d’Europa secondo la più importante rivista specializzata tedesca è la Cantina Tollo.
Un successo che riempie di orgoglio la nostra “abruzzesità” fornendoci lo spunto per alcune riflessioni.
Questo prestigioso risultato infatti non può prescindere dal contributo dei signori Armando Ursini e Piero Paolucci, i due proprietari che non hanno ceduto la terra all’ENI, e poi da quello del Comitato Natura Verde, cronologicamente il primo movimento contro il Centro Oli, non può prescindere poi dal prezioso lavoro scientifico di Maria Rita D’Orsogna e dai video divulgativi di Antonello Tiracchia.
Possiamo poi quasi certamente sostenere che senza il lavoro quotidiano di Emergenza Ambiente Abruzzo e di Nuovo Senso Civico, senza l’impegno di centinaia di persone, senza la partecipazione di decine di migliaia di cittadini liberi, senza il lavoro delle sigle storiche dell’ambientalismo, Legambiente e WWF, senza la posizione della Conferenza Episcopale di Abruzzo e Molise, oggi probabilmente questo ambitissimo riconoscimento non si sarebbe materializzato.
Senza l’impegno gratuito di migliaia di cittadini liberi la Cantina Tollo non avrebbe preso questo premio perché l’idrogeno solforato ne avrebbe già contaminato le vigne.
Avremmo infatti certamente, e già in produzione, il Centro Oli di Ortona.
E’ per questo che ci piacerebbe che di questa battaglia, ancora lunga e tutt’altro che vinta, la Cantina Tollo se ne facesse paladino, in ragione della visibilità ottenuta da questo prestigioso premio, sostenendo le ragioni della lotta alla petrolizzazione ben oltre la questione del Centro oli di Ortona, appoggiando con forza l’impegno per la difesa del nostro territorio.
Ci piacerebbe assistere poi ad un effetto domino che coinvolgesse tutti gli imprenditori abruzzesi legati all’agricoltura e al turismo. Imprenditori disposti a difendere il proprio territorio sposando i moderni concetti di sviluppo sostenibile incanalando l’idea di profitto in un alveo di virtuoso rispetto del bene comune.
Da tempo infatti la società civile abruzzese è in attesa di un salto culturale epocale.
E rispetto al tema della petrolizzazione, ha espresso la propria volontà inequivocabilmente.
La politica, pur con i suoi tempi, almeno in linea di principio, ha ormai sposato le indicazioni dell’opinione pubblica, sia a destra che a sinistra, con tutti i distinguo da cui sarebbe arduo esimersi in due parole.
La Chiesa si è trasformata in uno dei baluardi della difesa dell’ambiente.
Manca un tassello.

Un tassello fondamentale per il raggiungimento di una vittoria certa contro la petrolizzazione.
Un fattivo e più pronunciato sbilanciamento della classe imprenditoriale tutta e non solo legata al turismo e all’agricoltura.
La spinta per il tanto auspicato cambiamento e la speranza per i nostri figli di veder crescere una società che non si connaturi con la logica del profitto fine a se stessa non possono prescindere dalla direzione che gli imprenditori sapranno imprimere al concetto di produttività.
Dove produttività è anche l’albergo diffuso voluto e creato da Daniele Kilgren a Santo Stefano di Sessanio e all’idea di albergo diffuso che vorrebbe realizzare a Montebello sul Sangro, che difficilmente vedrà la luce se avremo l’enorme raffineria di gas naturale nei pressi del lago di Bomba.
Ecco dunque il nostro augurio!
Che questo prestigioso premio della Cantina Tollo di cui tutti possiamo sentirci orgogliosi non sia il traguardo ma l’inizio di un percorso virtuoso in cui tutte le componenti della società civile facciano la loro parte imprenditori inclusi per rendere davvero sempre più sostenibile il nostro sviluppo, nel tentativo solo apparentemente contradditorio di dare un volto etico al profitto.

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