mercoledì 2 febbraio 2011

PERCHE' I POLITICI SONO IGNORANTI? PERCHE' NON ASCOLTANO



Il Presidente Chiodi, non riesce a capacitarsi. Come mai coloro che si oppongono alla petrolarizzazione dell'Abruzzo non esultano e ringraziano il governo regionale dopo che ha ribadito il no al Centro Oli e al petrolio e il si al gas.
La risposta è molto semplice, non siamo scienziati ne tecnici esperti in materia, MA NON SIANO NEMMENO CRETINI COME POTREBBE PENSARE LUI.
Se vuole sapere perchè non siamo soddisfatti delle sue dichiarazioni può consultare il blog della Professoressa Maria Rita D'Orsogna. Se il suo orgoglio non gli permettesse di accedere al Blog della D'Orsogna, può continuare a leggere il nostro.
Di seguitoa abbiamo riportato il testo della Prof. D'Orsogna,che ringraziamo, integralmente per i politici e per i cittadini che volessero approfondire

Di Maria Rita D'Orsogna:
Depositi di shale gas in Europa - giusti giusti per farci il fracking
Tuesday, February 1, 2011
Fracking in Italia?
This inevitably leads to environmental damage.
Apart from huge water consumption, this production method may lead to pollution of underground water and even provoke seismic activity.

Questo porta inevetabilmente a danni ambientali.
A parte gli enormi consumi di acqua, questo metodo produttivo puo' causare l'inquinamento delle acque sotterranee e anche provocare l'attivita' sismica.

Il CEO di Gazprom, Alexei Miller
parlando delle estrazioni di gas con il metodo del fracking

Gianni Chiodi oggi annuncia - stoltamente - che in Abruzzo "il petrolio no e il gas si".

Ah, la stoltezza. Ah l'ignoranza.

Questa presa di posizione e' stolta per vari motivi, primo fra tutti che nessuno sa cosa c'e' sottoterra prima di fare buchi ed esplorazioni. Infatti i petrolieri nei loro progetti parlano sempre di idrocarburi - dicitura che comprende entrambe le sostanze- e mai di gas o di petrolio separatamente.

E poi siamo pur sempre in Italia ed e' molto facile dire gas ed intendere petrolio, e usare l'appiglio del gas per azzannare tutto il territorio. Sono film gia' visti.

Ma il motivo principale per cui questa posizione e' stolta e' che le trivellazioni di gas non sono meno nocive e tossiche che quelle di petrolio.

I metodi sono gli stessi, sempre fanghi e fluidi perforanti si usano, sempre monnezza cacci dal sottosuolo, sempre rischi di scoppi ci sono, sempre subsidenza puoi causare.

Un pozzo per l'estrazione di gas a Policoro, scoppio' nel 1991 in Basilicata. Brucio' per 15 giorni senza che nessuno riusci' a spegnerlo. Nessuno lo sa, nessuno ne parla, l'ENI come sempre mette tutti a tacere.

In questi ultimi anni pero' c'e' un jolly - il famoso fracking che qui negli USA inizia ad essere bannato per la sua pericolosita' e per il suo potenziale di inquinare le falde acquifere.

Lo stato di New York ha una moratoria annuale, cosi pure lo stato della Pennsylvania. Le citta' di Filadelfia e di Pittsburg l'hanno bannato. La gente e' arrabbiata. Lo vogliono sospendere pure in Texas!

Tutto questo Gianni Chiodi non lo sa, perche' nella mia opinione non solo e' ignorante in materia ma vuole restarci.

Un politico sano di mente, si informerebbe prima e imparerebbe dagli sbagli degli altri. Il fracking e' stato devastante per le comunita' americane che sono state soggette alle trivelle selvaggie di Mr. Dick Cheney, con tutto che qui i diritti dei cittadini sono forse fra i piu' protetti al mondo, e nonostante cause e denunucie da parte delle parti civili coinvolte.

Un politico sano di mente avrebbe bannato tutte le estrazioni future di idrocarburi sul suolo abruzzese quale che sia la loro composizione chimica, quale che sia il metodo usato, e per precauzione. Si deve agire prima, non dopo. Se in America hanno gia' sperimentato e distrutto, perche' non possiamo imparare prima che vengano a fare queste cose da noi?

Sorge allora la domanda - ma ci sono i depositi di gas adatti al trivellamento via fracking in Italia? Questo tipo di gas si chiama shale gas.

Secondo l'ente Europeo "Economic Research Policy Center" il potenziale per i depositi di shale gas sono molto elevati per il nord Italia, nella gia' martoriata pianura padana, affetta da subsidenza in passato, a causa delle estrazioni di metano.

Ovviamente siamo solo all'inizio, potrebbe essere che le riserve e la densita' abitativa rendano il tutto economicamente non praticabile, ma in linea di principio nulla vieta che potrebbero esserci altri giacimenti in altre parti d'Italia, Basilicata, Abruzzo o Sicilia.

Dopotutto l'ENI si e' gia' messa in pole position per trivellare la Polonia alla ricerca di questo gas. Se ne trovano in Italia scommetto che si piazzeranno anche da noi a bucare il territorio alla cieca, come fanno da 50 anni a questa parte, senza rispetto per niente e per nessuno.

Chi mai andra' a spiegare queste cose agli Italiani? Non certo i petrolieri, non certo i politici che hanno paura a parlare del disastro sardo o di quello del fiume Lambro. Non certo Gianni Chiodi.

E cosi, nella pianura padana c'e' gia' un gruppo - la Po Valley che dice che trivella l'Italia per ragioni "geologiche, economiche e affettive"...

Siamo a cavallo.

Posted by maria rita at 10:02 PM

1 commento:

Antonello Tiracchia ha detto...

Gianni Chiodi non è ignorante. E' un ometto.