INVITIAMO TUTTI A
PARTECIPARE ALL’INCONTRO CHIARIFICATORE CON IL PRESIDENTE D’ALFONSO CONVOCATO
DAL “COORDINAMENTO NO OMBRINA” PER IL GIORNO SABATO 27 GIUGNO ALLE ORE 10,00 A PESCARA PRESSO LA SEDE DELLA
REGIONE ABRUZZO IN VIALE BOVIO 425.
Il Governo italiano favorisce spudoratamente le società petrolifere
sostenendo con ogni mezzo le attività trivellatrici ed estrattive, come
dimostrato con clamorosa evidenza dalla legge “Sblocca Italia”.
Il Governo italiano incentiva in questo modo l’ormai antistorica
energia da fonti fossili che sia Papa Francesco nella sua enciclica che i leader
mondiali nel recente vertice del G7 (di cui fa parte anche l’Italia) hanno
condannato per le nefaste conseguenze sull’innalzamento del clima e quindi come
causa primaria delle devastazioni ambientali e del deterioramento della vita di
tutti chiedendone l’abbandono in favore delle fonti pulite e rinnovabili.
Il Governo italiano è guidato dal Partito Democratico e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è anche segretario del
Partito Democratico.
La Regione Abruzzo non fa nulla di concreto per contrastare le
decisioni del governo centrale che la condannano a diventare distretto
minerario e petrolchimico in oltraggio a tutte le sue vocazioni naturali ed
alla volontà della sua gente.
La Regione Abruzzo è guidata dal Partito Democratico e il
governatore Luciano D’Alfonso è uno
degli uomini di punta di questo partito.
Dopo
la straordinaria manifestazione del 23 maggio a Lanciano con la presa di
posizione di un intero popolo contro questo sopruso avete sentito qualche
risposta o dichiarazione dagli autorevoli esponenti del Partito Democratico?
Silenzio
assoluto. Silenzio irrispettoso. Silenzio indecente.
Matteo Renzi di certo non può abbassarsi a confrontarsi
con la periferia dell’impero.
Luciano D’Alfonso, sempre pronto in ogni occasione a fissare
la telecamera di turno, su questo argomento sembra aver perso la parola, ma probabilmente
dopo le solenni dichiarazioni in campagna elettorale (“Con me mai gli UFO in Abruzzo”,
ossia le piattaforme in mare) oltre alla parola ha perso anche la faccia.
I Parlamentari del Partito Democratico, altro esempio di mutismo cronico. Avete mai
sentito una dichiarazione in merito dagli “onorevoli” Maria Amato, Vittoria D’Incecco, Antonio Castricone, Tommaso Ginoble, Yoram
Itzhak Gutgeld e Gianluca Fusilli o dalla senatrice Stefania Pezzopane che peraltro in Tv ci va spesso seppure per
altri motivi meno fondamentali? Vi ricordiamo che siete lì per rappresentare la volontà del popolo che vi ha
eletti, e non per ubbidire supinamente agli ordini di partito come quando avete
votato senza batter ciglio lo “Sblocca Italia” che condanna la nostra regione
ad un triste destino.
Questo
gli Abruzzesi non lo dimenticano.
E
l’ex deputato Giovanni Legnini che
adesso si è seduto su una poltrona più autorevole, sono cose che non lo
riguardano più? L’Abruzzo è stato utile solo come serbatoio di voti per la
propria carriera personale?
Da Roma
torniamo a L’Aquila. I Consiglieri ed
Assessori Regionali del Partito Democratico Sandro Mariani, Alberto Balducci,
Camillo D’Alessandro, Bartolomeo Donato Di Matteo, Giovanni Lolli, Giuseppe Di Pangrazio, Luciano
Monticelli, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci e Marinella Sclocco:
in tema di petrolizzazione dati per dispersi. Ne abbiamo avvistati un paio in
passerella il 23 maggio a Lanciano, Giuseppe Di Pangrazio e Camillo D’Alessandro,
per poi ritornare subito dopo ad occuparsi di tutt’altro.
Una
particolare menzione per Luciano
Monticelli che da Sindaco di Pineto si era particolarmente speso su questi
argomenti, sostenuto anche dalle associazioni compresa Nuovo Senso Civico, e
che poi salito di grado ha perso facoltà di parola e di azione anche lui.
E per non
fargli torto chiudiamo con il segretario
del Partito Democratico abruzzese Marco Rapino, talmente presente su questi
temi che il nome a malapena lo si ricorda (siamo andati a cercarlo su Google).
Il Popolo
abruzzese è stufo di essere preso per i fondelli: il Partito Democratico è il principale responsabile della deriva
petrolifera in Abruzzo ma è anche quello che dal centro alla periferia ha in
mano tutti gli strumenti per cambiare radicalmente il corso delle cose. Non
raccontateci balle.
Renzi non
è mai stato eletto ma Luciano D’Alfonso sì e questo lo deve sempre ricordare. In
mezzo ai sessantamila di Lanciano che rappresentano la stragrande maggioranza
dei suo corregionali ce ne sono tanti che si erano fidati delle sue rassicurazioni
quando si sono recati alle urne. Anche questo non deve dimenticarlo mai.
Non ci
racconti che non si può fare nulla: il neo-governatore della Puglia Michele Emiliano già prima dell’insediamento
ufficiale ha alzato la voce contro Renzi per le autorizzazioni alla ricerca e
perforazione nel Mare Adriatico. Prenda esempio da un collega per di più del
suo stesso partito, evidentemente non si è costretti a dare sempre ragione al
capo.
Presidente
Luciano D’Alfonso, se vuole ha tutti i mezzi a
disposizione per fermare Ombrina e gli altri progetti estrattivi che deturperebbero indelebilmente sia in
mare che in terra la nostra amata Regione
che lei rappresenta ed è tenuto a difendere a tutti i costi. Metta sul tavolo
anche le sue dimissioni da offrire come gesto politico e di dignità a Renzi se non verrà bloccata la
deriva petrolifera. Lì vedremo quali sono le sue reali intenzioni ed il suo
peso politico.
Il popolo
abruzzese saprà distinguere gli atti concreti dalle vuote parole e dalle tattiche
dilatorie fin qui adottate e la sosterrà nelle azioni efficaci per il
raggiungimento dell’obiettivo altrimenti si ricordi che in ogni caso impediremo
Ombrina e i suoi derivati e lei sarà ricordato, insieme ai suoi alleati di
partito e non, come la persona che poteva ma non ha voluto fare. Ci prendiamo fin
d’ora l’impegno di ricordarlo sempre e ovunque a tutti.
Badi bene
che queste richieste non provengono da un gruppo più o meno ampio di
ambientalisti ma da un’intera Comunità alla quale lei ha il dovere di
rispondere soprattutto dopo averla più volte rassicurata con la garanzia che
mai si sarebbe arrivati a questo drammatico sviluppo.
Per
questo rifletta bene e venga all’incontro di Sabato 27 giugno a Pescara con il sacco
bello pieno perché di palloncini gonfiati ad aria ne abbiamo visti volare
troppi.
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