sabato 6 novembre 2010

TANTO PER ESSERE PIU' CHIARI (O PIU' NERI)


Abbiamo fatto copia e incolla dal blog dei nostri amici terami del "COMITATO ABRUZZESE DIFESA BENI COMUNI" per evidenziare (se ce ne fosse ancora bisogno) ancora più in evidenza l'inutilità di questa legge.
Confrontate la cartina elaborata da WWF e Legambiente con quella di Maria Rita D'Orsogna sulla mappa del Montepulciano d'Abruzzo.
Segue l'analisi del CDBC

In attesa degli atti e della trascrizione del dibattito in Consiglio Regionale, non ci vengono risparmiate dichiarazioni entusiastiche di esponenti della maggioranza e dello stesso Presidente Chiodi.
Cosa ci sia da esultare non si capisce dal momento che:

-nelle zone in nero della cartina, elaborata da WWF e Legambiente, art. 1 comma 3 del Disegno di legge della Giunta regionale approvato, si prevede una “valutazione di compatibilità” tra le attività petrolifere e l’agricoltura di qualità ivi presente, affidata (comma 4) al Comitato di coordinamento regionale V.I.A. un semplice organo amministrativo. Lo stesso che tarda a dare il parere negativo sui pozzi di petrolio previsti dalla Forest Oil, per Bomba, in Val di Sangro, in area a rischio sismico, idrogeologico e sotto una diga. Dicendo pane al pane e vino al vino, in queste zone, se non proprio in mezzo alle vigne, agli ulivi, ai frutteti ecc., LE TRIVELLE HANNO IL VIA LIBERA.
Siamo andati a vedere la mappa del Montepulciano d’Abruzzo, ispirati dalla D’Orsogna, che con la solita chiarezza anglosassone spazza via le fumisterie e le mistificazioni del politichese nostrano, e così possiamo constatare come la mappa del vino e del petrolio coincidono, alla faccia dell’incompatibilità continuamente ribadita dal presidente Chiodi e dai suoi assessori. E la mappa del Montepulciano e del Trebbiano non si differenzia molto da quella delle altre produzioni agricole di qualità.

-art. 1 comma 2-

  • a, c)Aree naturali protette (parchi,), zone di interesse comunitario, di protezione e alto interesse naturalistico;
  • b) zone costiere;
  • d) zone sismiche di prima categoria (praticamente l’Aquilano, dove non esistono concessioni petrolifere);

in tutte queste aree ci sarebbero “profili di incompatibilità”, da valutare sempre,caso per caso, dalla citata Commissione VIA. PRESIDENTE CHIODI, QUI SI TRIVELLA O NO?

Bontà loro un emendamento ha tolto la voce “lavorazione” (leggi raffinazione) ma non è stata espressamente vietata l’installazione delle raffinerie. PRESIDENTE CHIODI, IL CENTRO OLI SI FARA’ O NO?
Dobbiamo aspettare il 2012 per sapere se l’autorizzazione sarà rinnovata? E se non si farà, perché non dirlo esplicitamente sulla legge, visto che la competenza è della Regione? E perché lasciare la porta aperta ad altre possibili raffinerie?

Nel frattempo, mercoledì, si è svolta l’udienza della Corte Costituzionale per decidere sull’impugnativa del Governo e abbiamo potuto vedere l’avvocato della regione Abruzzo completamente sottomesso al diktat della Presidenza del Consiglio e il richiamo dello stesso Presidente della Corte, costretto ad aggiornare l’udienza, ad una maggiore correttezza delle due parti.
Andiamo a vedere cosa fa invece la California di Arnold Schwarzenegger .

LI SI PREPARA IL FUTURO, QUI DISTRUGGIAMO IL PRESENTE E IL FUTURO



1 commento:

Anonimo ha detto...

"In un'altra occasione ci eravamo portati un fornello a petrolio, ma mai più.Per tutta quella settimana avemmo la sensazione di vivere in una rivendita di petrolio. Permeava. Mai visto nulla che permei come il petrolio....A volte si metteva a soffiare un vento di petrolio dal sud, altre volte veniva dall' est, a volte soffiava una tramontana di petrolio dalle nevi dell' Artide o uno scirocco di petrolio dalle sabbie sterminate del deserto. Il vento arrivava fino a noi sempre pregno di fragranza di petrolio. Quel petrolio permeava e rovinava il tramonto. E che dire dei raggi di luna? Puzzavano di paraffina...PASSAMMO PER IL CAMPOSANTO E SEMBRAVA CHE I MORTI STESSERO SOTTERRATI NEL PETROLIO. Le vie principali puzzavano di petrolio e ci chiedemmo come facesse la gente a vivere lì. ...QUINDI OPTAMMO PER L' ALCOOL DENATURATO. Anche questo è abbastanza pernicioso. Si finisce col mangiare la torta allo spirito e il dolce allo spirito. Però se si deve assorbire lo spirito sistematicamente e in grandi quantità esso è più sano del petrolio".
Non è uno scenario di sopravvivenza post WW-III, ma tratto da "Tre uomini in barca" di J.K.Jerome, 1889!! Rob.