lunedì 15 aprile 2013

DOPO IL 13 APRILE L'ABRUZZO E' PIU' FORTE E SARA' SEMPRE MENO GENTILE (ci sono anche il video e le foto della manifestazione)

Foto di FRANCO CICCHINI

Foto di FRANCO CICCHINI


La storica manifestazione del 13 aprile a Pescara per respingere lo sciagurato progetto di trasformare l’Abruzzo in distretto petrolchimico snaturandone le sue autentiche e genuine vocazioni rappresenta un punto di non ritorno. Mai si era vista una cosa del genere nella nostra regione e probabilmente, su questo argomento, mai in tutta Italia.

Da questa data in poi nessuno potrà più fare il furbo, soprattutto chi ha il potere di decidere: politici, ministri, funzionari e amministratori vari. Se non dovessero tenere in considerazione la volontà popolare espressa in maniera così chiara e massiccia saranno considerati traditori delle popolazioni che rappresentano e trattati di conseguenza.
Il tempo è scaduto: non siamo più in grado di tollerare politici, tecnici e funzionari sordi, incapaci e ignoranti se non corrotti. Da sabato 13 aprile gli Abruzzesi sono molto più forti ma saranno sempre meno gentili con chi li prende in giro.

Come al solito Lanciano e l’intera area frentana hanno risposto alla grande all’appello, dopo anni di partecipazione e mobilitazione intensive sull’argomento: Nuovo Senso Civico ha organizzato l’unico treno speciale della regione con 1000 partecipanti a bordo di ogni età, ma tutti carichi, determinati e perfino festanti. Oltre al treno sono partiti da qui 6 pullman (di cui 2 di NSC) e moltissime macchine private.

Il corteo colorato e civilissimo è purtroppo stato colpevolmente intralciato dall’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di Pescara che ne ha di fatto ostacolato lo svolgimento: durante tutto il tragitto non abbiamo personalmente visto neanche un vigile urbano in strada, dalle traverse non bloccate arrivavano continuamente auto private e incredibilmente durante il passaggio lungo Corso Vittorio Emanuele c’è stato un via-vai continuo di decine di pullman che hanno messo seriamente in pericolo l’incolumità dei manifestanti. Per non parlare delle auto in sosta lungo il percorso e dello scippo da parte di un mercatino di Piazza Salotto che doveva essere lo spazio finale della giornata: una cosa insensata, mai vista in occasioni del genere, una vera e propria VERGOGNA.

In conclusione lanciamo un avvertimeno finale a tutta la classe politica, abruzzese e no: se entro pochissimo tempo non verrà cancellata non solo la vergogna di Ombrina Mare ma l’intero scellerato progetto di trasfigurare l’Abruzzo in distretto minerario la nostra mobilitazione riprenderà più forte di prima, in forme sempre più incisive, sicuramente civili ma pressanti e senza sconti per nessuno.

NON VI DAREMO TREGUA FINCHE’ I NEMICI DELL’ABRUZZO E I LORO COMPLICI VISIBILI E NASCOSTI NON VERRANNO ALLONTANATI PER SEMPRE DALLA NOSTRA SPLENDIDA REGIONE.

MARE E TERRE SENZA TRIVELLE!
Nuovo Senso Civico
Movimento spontaneo di Cittadini Abruzzesi
(Ah, dimenticavamo: Gianni Chiodi il timido NON C'ERA!)
(grazie per il video a PRIMADANOI.IT)
Ecco un pò di cartoline da Pescara...



















Le foto 1-3-4-5-6-8-9-10-11-15-16-17-20-21-e 24 sono di Franco Cicchini



Le foto 2-7-12-13-14-18-19-22-e 23 sono da Primadanoi.it
tutte le altre sono di Alessandro Tenaglia

giovedì 11 aprile 2013

ULTIMO AVVISO PER PESCARA

AVVISO IMPORTANTE - URGENTE PER CHI VUOLE VENIRE IN TRENO O IN PULLMAN ALLA MANIFESTAZIONE DI PESCARA:

AVVISO DI SABATO 13 APRILE ORE 12.00

POTETE FARE IL BIGLIETTO SUL TRENO E SUGLI AUTOBUS DAI NOSTRI ADDETTI
INFO:337664008
 

  • IL TRENO fermerà anche nelle stazioni di San Vito Marina ore 14,05, Ortona ore 14,10 e Francavilla al Mare ore 14,15 per cui presentarsi anche qui con adeguato anticipo; 
  • PULLMAN: PARTONO DAL PIAZZALE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT DI LANCIANO ALLE ORE 14 DI SABATO. IL COSTO DEL BIGLIETTO E' DI €.5 (andata e ritorno).
  • L'ORARIO DI PARTENZA DEI TRENI E' TASSATIVAMENTE ALLE ORE 13,55 DALLA STAZIONE NUOVA DI LANCIANO IN VIA BERGAMO;
  • PER NON RIMANERE A TERRA BISOGNA PRESENTARSI CON ADEGUATO ANTICIPO E SOPRATTUTTO MUNITI DI BIGLIETTO/RICEVUTA CHE VIENE CONSEGNATO O DAGLI ADDETTI CHE GIRANO NELLE SCUOLE OPPURE NELLE RIVENDITE AUTORIZZATE CHE SONO 
    1. "EQUAZIONI" in via Santo Spirito a Lanciano
    2. "BUFFETTI" in via Piave a Lanciano
    IL RIENTRO E' PREVISTO PER TUTTI ENTRO LE ORE 20,30 A LANCIANO.
     
  • INVITIAMO TUTTE LE PERSONE INTERESSATE AD ACCELERARE IL PIU' POSSIBILE I TEMPI IN MODO DA FARCI GESTIRE LA COSA NEL MIGLIORE DEI MODI.

PER INFORMAZIONI mandate una e-mail a info@nuovosensocivico.it .
PER AGGIORNAMENTI su eventuali variazioni consultate sempre il presente blog all'indirizzo www.nuovosensocivico.blogspot.it .

PARTECIPATE E DIFFONDETE!
PIU' SIAMO E PRIMA LI RISPEDIAMO A CASA LORO! 
Grazie per la collaborazione.

martedì 9 aprile 2013

SABATO 13 TUTTI A PESCARA PER SALVARE L'ABRUZZO DAL DISASTRO PETROLCHIMICO

NUOVO SENSO CIVICO ORGANIZZA PER LA TRASFERTA A PESCARA UN TRENO SPECIALE E 3 PULLMAN.

TRENO: E' DEDICATO IN VIA PRIORITARIA AGLI STUDENTI. PARTE DALLA STAZIONE NUOVA DI LANCIANO (via Bergamo) ALLE ORE 14 TASSATIVE DI SABATO (presentarsi in stazione con adeguato anticipo per non rischiare di perdere il treno). IL COSTO DEL BIGLIETTO E' DI €.3,50 (andata e ritorno). Nelle scuole gireranno dei responsabili per raccogliere le adesioni.
IL TRENO FERMERA' ANCHE NELLE STAZIONI DI S.VITO MARINA, ORTONA E FRANCAVILLA (presentarsi anche qui con adeguato anticipo).


PULLMAN: PARTONO DAL PIAZZALE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT DI LANCIANO ALLE ORE 14 DI SABATO. IL COSTO DEL BIGLIETTO E' DI €.5 (andata e ritorno).

IL RIENTRO E' PREVISTO PER TUTTI ENTRO LE ORE 20,30 A LANCIANO.

PRENOTAZIONI E PAGAMENTO presso i seguenti negozi:
  • EQUAZIONI in via Santo Spirito 10 a Lanciano;
  • BUFFETTI in via Piave a Lanciano.
PER INFORMAZIONI mandate una e-mail a info@nuovosensocivico.it .
PER AGGIORNAMENTI su eventuali variazioni consultate sempre il presente blog all'indirizzo www.nuovosensocivico.blogspot.it .

PARTECIPATE E DIFFONDETE!
PIU' SIAMO E PRIMA LI RISPEDIAMO A CASA LORO!  

La Storia siamo NOI. 
GRAZIE DUEMILA AGLI STUDENTI DI LANCIANO PER LA BELLISSIMA MANIFESTAZIONE DI OGGI, 9 APRILE.

FOTO DI ARNOLFO PAOLUCCI


FOTO DI ARNOLFO PAOLUCCI

FOTO DI ARNOLFO PAOLUCCI

domenica 7 aprile 2013

DOPO L'ELIPORTO SI TORNA A MANIFESTARE CONTRO OMBRINA: MARTEDI' 9 APRILE CORTEO DEGLI STUDENTI DI LANCIANO

MARTEDI' 9 APRILE MANIFESTAZIONE STUDENTESCA A LANCIANO CONTRO OMBRINA MARE E LA DERIVA PETROLIFERA IN ABRUZZO: ritrovo alle ore 9 in Piazza A.Cuonzo (zona stadio) e corteo fino a Piazza Plebiscito dove ci sarà la chiusura con musica, interventi e dibattito.
GIOVANI E MENO GIOVANI, PARTECIPATE NUMEROSI!

Intanto, per quanto riguarda l'eliporto...
MANIFESTAZIONE DEL 6 APRILE: IL CORTEO (foto di Arnolfo Paolucci)
   Speriamo che l'Amministrazione Comunale di Lanciano, fin qui un pò "dura d'orecchi", abbia ascoltato bene e agisca di conseguenza per cancellare questa macchia ingloriosa alla dignità della nostra Città.
                                       (video di Antonio Del Furbo - Zonedombra TV)
Altre immagini della manifestazione:
Foto da LANCIANONEWS.NET
Foto di Arnolfo Paolucci
 Apocalypse Now ci piace solo al cinema...
 

martedì 2 aprile 2013

SABATO 6 MANIFESTAZIONE "NO ELIPORTO": LANCIANO, RIALZA LA TESTA!

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE "ELIPORTO? NO, GRAZIE" DI SABATO 6 APRILE A LANCIANO:
Ore 10:00 – raduno presso ingresso Villa delle Rose, preparazione del corteo.

 Ore 10:30 – partenza del corteo. Si percorrerà Corso Trento e Trieste, durante il percorso si consegnerà materiale informativo.

 Ore 10:45 – arrivo in Piazza Plebiscito, momento di informazione e confronto con la cittadinanza, conferenza stampa. 
  (Organizzazione in collaborazione con il "Comitato Lanciano Eliporto NO Grazie"
   PER INFO: IVAN ZULLI 329-2716561)

NUOVO SENSO CIVICO INVITA TUTTA LA CITTADINANZA ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 6 PER DIRE NO ALL’ELIPORTO PRIVATO DI LANCIANO, VERO SCHIAFFO ALLA CITTA’.



L’eliporto privato in costruzione a Lanciano rappresenta una delle pagine più buie nella storia della nostra Città, della quale dovranno risponderne gli Amministratori pubblici tutti che hanno fatto poco o niente per contrastare questa realizzazione ed informarne la Cittadinanza che, come al solito, ne ha avuto notizia per altri canali non ufficiali.



Al di là degli eventuali risvolti penali sui quali sta indagando la Procura della Repubblica di Lanciano a seguito dell’esposto di Nuovo Senso Civico, vogliamo concentrare la nostra attenzione sugli aspetti politici e di civiltà che sono molto gravi.



Proviamo a porre un paio di domande:



Com’è possibile che per un opera di questo genere che va a stravolgere l’assetto urbanistico della Città, l’Amministrazione Comunale non abbia alcun potere di intervento o di condizionamento, mentre ogni cittadino sa che per il più piccolo dei lavori deve presentare domande su domande e passare al vaglio di più di una commissione?



Ammesso e non concesso che le cose stiano davvero così perché l’A.C., vista la rilevanza e pericolosità della realizzazione, non ha immediatamente informato l’opinione pubblica su quanto stava per accadere esponendo il proprio autorevole parere su di essa?

Insomma a tutt’oggi non abbiamo capito se il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali tutti, di maggioranza e di opposizione, sono favorevoli  o meno all’eliporto, considerandolo magari un intervento di interesse strategico locale portatore di benefici per l’intera comunità e se ne abbiano valutato (prendendosene ogni conseguente responsabilità morale) del tutto sicura e priva di rischi la sua ubicazione in quella zona centralissima, nelle immediate vicinanze di abitazioni e palazzi privati e pubblici (Poste centrali, INPS, ecc), scuole (Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Industriale), arterie stradali trafficatissime e perfino un distributore di carburanti.



Ci sembra di essere ripiombati in epoche che pensavamo ormai superate quando il contadino doveva inchinarsi e togliersi il cappello al passaggio del padrone.



Per questo chiediamo all’intera cittadinanza uno scatto d’orgoglio (che altri non hanno avuto) per rialzare la testa e camminare a schiena dritta manifestando il proprio profondo dissenso per un’opera inutile e pericolosa.


lunedì 1 aprile 2013

PER NON MORIRE DI RIFIUTI

Se in mare dobbiamo difenderci dall'assalto petrolchimico, a terra le cose non vanno certo per il meglio perchè oltre agli idrocarburi subiamo l'accerchiamento sempre più asfissiante dei rifiuti.

I rifiuti sono il grande affare dei nostri tempi: non tutti giochiamo d'azzardo, non tutti ci droghiamo o alcolizziamo, non tutti acquistiamo armi di contrabbando ma sicuramente tutti produciamo rifiuti, dai neonati con i loro pannolini fino ai più anziani con i loro pannoloni.
C'è tanta trippa per gatti ma i gatti sono molto pochi e sempre gli stessi.

Bisogna tentare a tutti i costi di scardinare i soliti meccanismi deviati e corrotti che ci spingono a produrre sempre più rifiuti, ci portano preterintenzionalmente alle emergenze e cercano di costringerci alle peggiori soluzioni (discariche e inceneritori) molto lucrose per i gatti di cui sopra ma devastanti per la salute e l'economia di tutti noi misere cavie della situazione.

Esistono delle alternative credibili e realistiche che potrebbero dare uno sbocco positivo per l'intera comunità, ma forse è proprio questo il problema.
Qui di seguito pubblichiamo al riguardo un intervento illuminante del Prof. Federico Valerio: visto che anche nella nostra zona sono in corso importanti movimenti in questo settore ci permettiamo di sottoporlo a tutti, addetti ai lavori e no, come spunto di riflessione e spinta alla soluzione.




Trattamenti Meccanico Biologici (TMB): la carta vincente nella strategia Rifiuti Zero.


La proposta di Legge d’iniziativa popolare “Rifiuti Zero” si pone l’obiettivo, entro il 2020, di recuperare il 95% di materia, dai nostri scarti urbani. Sembra una “missione impossibile”, ma quest’obiettivo rientra nelle potenzialità di approcci metodologici innovativi già ampiamente collaudati, i Trattamenti Meccanico Biologici (TMB).

Un altro obiettivo strategico previsto dalla Legge, è quello della riduzione alla fonte: se nel 2000 ogni italiano produceva 491 chili dirifiuti, nel 2020, dovrà produrne il 20 % in meno (- 98 chili) e quindi scendere a 393 chili a testa. Anche questa non è una missione impossibile, perché l’obiettivo fissato dalla Legge non molto è lontano dall’attuale (2010) produzione pro-capite del Veneto: 488 chili/abitante.

I TMB sono definiti come trattamenti a “freddo” poiché evitano la combustione diretta degli scarti. In particolare, questi impianti utilizzano sistemi meccanici e fisici per separare e purificare diverse frazioni quali: carta e cartone, alluminio, ferro e acciaio, plastiche miste. Trattamenti meccanici più evoluti, con sensori a raggi infrarossi, sono in grado di separare gli imballaggi in plastica in base al tipo di polimero utilizzato (PET, PVC, PE, PS…).

Queste separazioni possono essere fatta a valle delle raccolte differenziate, per migliorarne la qualità e spuntare prezzi migliori sul mercato del riciclo, ma possono essere utilizzate  anche sulla frazione residuale non differenziata.

Nel 2010, a livello nazionale, abbiamo differenziato solo il 35,3%  dei nostri scarti. Poiché in questi scarti, oltre l’85% è riciclabile (in massima parte imballaggi e scarti di cucina) abbiamo buttato in discarica e negli inceneritori circa il 65% dei nostri materiali post consumo.

Poiché una tonnellata di cartone vale 93 euro nel mercato del riciclo e la plastica di qualità vale ben 276 euro a tonnellata, con le scelte attuali buttiamo via, letteralmente qualcosa come mezzo miliardo di euro all’anno.

I Trattamenti Meccanici permettono di recuperare gran parte di questa materia (inerti, vetro, metalli, cellulosa, polimeri plastici) e il loro valore monetario, da reimmettere in nuovi cicli produttivi.

Parliamo ora dei Trattamenti Biologici. In sintesi, con questi trattamenti che precedono quelli fisici, facciamo lavorare per noi batteri e microorganismi che, mangiando letteralmente i nostri scarti biodegradabili, li trasformano in innocui vapore acqueo e anidride  carbonica, con il compostaggio ed in anidride carbonica e metano (biogas) con la digestione anaerobica.

Il metano, adeguatamente purificato è indistinguibile dal metano russo o libico e può essere immesso nella rete di distribuzione del gas e nelle bombole delle autovetture a metano.

Il compost che si produce in entrambi i processi biologici è un terriccio con un alto contenuto di carbonio organico che, come ammendante, deve essere usato in agricoltura per produrre nuovo cibo e contribuire al recupero della fertilità dei nostri terreni agricoli che, dopo decenni di trattamenti chimici si stanno avviando, specialmente nell’Italia meridionale, verso la desertificazione.

Con questi trattamenti biologici si riutilizza o s’inertizza gran parte della materia organica biodegrabile presente nei nostri scarti che, sommando scarti di cucina e della preparazione di cibo, sfalci e potature, carta e cartone per usi alimentari, materia organica presente in pannolini e pannoloni, rappresentano circa il 60% dei nostri scarti urbani.

A questo punto, qualcuno potrebbe dire “ Ma perché queste scelte non le abbiano ancora fatte? Come può essere possibile evitare le emergenze rifiuti, tipo Napoli, senza l’aiuto dei termovalorizzatori?”.
La nostra risposta è che la rivoluzione “Rifiuti Zero” è possibile, poiché approvando questa Legge di Iniziativa Popolare, il Parlamento fa le scelte giuste a favore degli Italiani ed elimina una vera e propria truffa a loro danno, cominciata nel 1999.

Con il Decreto n. 79/1999, noto anche con «primo decreto Bersani», con il recepimento di normative europee a favore delle Energie Rinnovabili, è stato introdotto un nuovo sistema d’incentivazione di mercato, basato sui “Certificati Verdi” che ha sostituito il vecchio sistema d’incentivazione a sussidio, legato al Programma CIP 6/92.

In sintesi, con denaro preso dalle bollette della luce di tutti gli Italiani, una nuova tassa del 7% applicata sui chilowattore consumati, s’incentiva la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, pagandola circa tre volte di più, rispetto al valore di mercato. Scelta condivisibile per fotovoltaico, eolico, idraulico, geotermico, fonti realmente rinnovabili e con basso impatto ambientale, se gestite con buon senso.

Peccato che, al momento dell’approvazione del Parlamento, una mano ignota abbia introdotto nella normativa europea che stavamo approvando, un codicillo, tutto italiano,  che faceva diventare, per assimilazione, i rifiuti urbani una fonte d’energia rinnovabile.

In questo modo, termo-valorizzando i rifiuti diventati combustibili “rinnovabili” si fanno grandi affari garantiti; ad esempio, nel 2004, a favore degli inceneritori, operativi nel nostro paese, sono stati erogati Certificati Verdi per 2,4 miliardi di euro.

Firmato il decreto 79/1999, gli amici degli inceneritori si sono potuti scatenare, con l’obiettivo dichiarato di realizzare un inceneritore in ogni provincia.

Poiché nessun incentivo è previsto per riciclo, compostaggio e meno che meno per politiche di riduzione forse, ora vi dovrebbero essere più chiare le vere cause delle emergenze rifiuti che, dal 1999, affliggono questo Paese.

La Legge d’Iniziativa Popolare “Rifiuti Zero” taglia alla radice questo scandaloso furto a danno degli Italiani: abolisce gli incentivi agli inceneritori e ai cementifici che usano i rifiuti come combustibili e tassa gli inceneritori, come fanno da anni, Austria, Danimarca, Svezia, per favorire il riciclo.

E, in base alla nuova Legge, gli introiti di questa tassa e di quella già in vigore per le discariche, saranno integralmente usati per finanziare gli impianti finalizzati al riuso, al riciclaggio, al compostaggio e alla digestione anaerobica. Incentivi saranno erogati anche per attivare in tutti i Comuni, sistemi di raccolta differenziata domiciliare, con tariffazione puntuale che ridurrà le spese di famiglie e aziende che differenziano i propri scarti e producono pochi rifiuti.

Finanziamenti pubblici andranno anche ai Centri di Ricerca che si specializzeranno per studiare metodi per il recupero spinto della materia. In questo modo, ad esempio, sarà possibile accelerare i tempi per rendere competitive tecniche, già note, per trasformare scarti ricchi di cellulosa (carta e cartone) e di plastiche miste, in nuove materie ad alto contenuto energetico, rispettivamente in etanolo e in gasolio, entrambi utilizzabili per l’autotrazione.
In attesa che queste tecnologie diventino mature, le frazioni separate dai TMB, ricche di cellulosa e quelle composte prevalentemente da plastiche miste non riciclabili, , potranno essere collocate, senza particolari impatti ambientali, in aree di stoccaggio temporanee che, tra qualche anno, diventeranno vere e proprie miniere di Materie Seconde ad alto valore aggiunto.

Federico Valerio
Chimico Ambientale
Comitato Tecnico-Scientifico LIP Rifiuti Zero