A proposito dei recenti risultati
del monitoraggio dell’aria svolto a Lanciano dal Mario Negri Sud che definiscono la
situazione “sufficientemente buona con
alcune criticità” (Tommaso Pagliani – MNS) avanziamo le seguenti osservazioni di merito e di
metodo che possono essere estese all’analogo studio svolto a
Treglio dallo stesso Consorzio.
Nel merito ribadiamo
per l’ennesima volta l’aspetto fondamentale che prescinde da qualsiasi
risultato: oltre al buon senso E’ LA LEGGE CHE CI IMPONE
DI “MANTENERE LA QUALITA’
DELL’ARIA AMBIENTE, LADDOVE
E’ BUONA, E MIGLIORARLA NEGLI ALTRI CASI” [direttiva
della Comunità Europea 96/62/CE del 27/9/1996 recepita dall’Italia con
D.L. n°351 del 4/8/1999].
Questo significa in maniera chiara
che NON SIAMO AUTORIZZATI A PEGGIORARE LA QUALITA’ DELL’ARIA soprattutto
in presenza di interventi non solo dannosi ma assolutamente inutili per la
collettività (valga per tutti l’esempio della Centrale a biogas di
Villa Pasquini nella cui zona lo stesso Mario Negri Sud definisce
“anomala” la concentrazione di anidiride solforosa).
Per quanto riguarda il metodo queste sono
le nostre perplessità:
1.
Il precedente studio del 2010
commissionato al Mario Negri Sud dalla Provincia di Chieti è stato condotto con
un procedimento all’avanguardia detto “biomonitoraggio” che attraverso l’IBL (Indice di
Biodiversità Lichenica) garantisce risultati certi e precisi sullo stato
dell’aria e dell’ambiente circostante ed è riconosciuto dalla
Comunità scientifica internazionale e dall’ANPA (Agenzia Nazionale per la
Protezione dell’Ambiente) superiore a
qualsiasi altro monitoraggio puramente strumentale. I risultati
di questa ricerca sono stati che la qualità dell’aria a Lanciano e nell’area
circostante è pessima, la più bassa tra tutte le zone rilevate.
2. Invece il
metodo usato in quest’ultimo caso dal Mario Negri Sud è basato su dei
rilevatori strumentali detti “radielli”
che, in particolare del tipo utilizzato nel’occasione, sono stati
criticati da fonti autorevoli quali il Prof. Federico Valerio
dell’Istituto di Ricerca sul cancro di Genova e da esponenti di rilievo
dell’ISDE (Associazione dei Medici per l’Ambiente) perché
tecnicamente non all’altezza del compito. Lo stesso Responsabile del Mario Negri Sud Dott. Tommaso Pagliani ha
ammesso candidamente che gli strumenti utilizzati non sono in grado di rilevare
le polveri sottili (e ultrasottili) che, lo ricordiamo, sono il primo fattore
di inquinamento delle aree urbane ed il più dannoso per la salute umana.
3. I 24 punti
di rilevamento dello studio sono a nostro avviso insufficienti e troppo lontani
l’uno dall’altro: alcuni mesi fa avevamo proposto
all’Amministrazione Comunale di Lanciano un’operazione analoga
svolta in collaborazione proprio con l’Istituto di Ricerca sul cancro di
Genova che prevedeva circa 40 postazioni di rilevamento. Oltretutto, da quello
che ci risulta, le postazioni fisse sono state collocate ad un’altezza di
2-3 metri
quando di media chi è in strada respira a 1,50-1,80 metri e i bambini
ancora più in basso.
4. Ricordiamo ancora
che il monitoraggio è stato condotto poco dopo il lungo periodo di
abbondanti nevicate che ha oggettivamente “ripulito” l’aria
in maniera radicale ed inusuale e quindi non può essere rappresentativo di una
situazione “normale”. Sottolineamo inoltre che, come sostenuto da
moltissimi autorevoli esponenti della comunità scientifica, PER ESSERE UTILE E RAPPRESENTATIVO IL MONITORAGGIO
DELLA QUALITA’ DELL’ARIA DEV’ESSERE SISTEMATICO, CONTINUO,
COMPLETO (comprendente quindi anche le polveri sottili e ultrasottili) E CON
APPROFONDIMENTI IN ZONE CRITICHE. Altrimenti è tempo perso e soldi
buttati.
5. Infine per
quanto riguarda soprattutto Treglio riteniamo inaccettabile che chi commissiona
e paga la ricerca (in quel caso la Società Gestione
Calore Treglio) sia diretta parte in causa, la qual cosa può
ingenerare equivoci e sospetti che sarebbe bene fugare del tutto prevedendo un
sistema diverso per il quale il privato interessato deve sì finanziare il lavoro
come espressamente vuole la legge, ma versando il dovuto ad un ente terzo
autonomo che poi affiderà e pagherà direttamente l’istituto incaricato.
A questo punto, pur essendo i primi
ad auspicare un ambiente sano e pulito per il quale ci battiamo da sempre senza
rendiconti personali, CHIEDIAMO CHE,
come già fatto dallo stesso Mario Negri Sud a San Giovanni Teatino, venga ripetuto lo studio utilizzando il
“biomonitoraggio” che è l’unico sistema a non
lasciare dubbi ed a permettere successivi interventi selettivi nelle aree
critiche e si adottino in seguito sistemi di
rilevamento permanenti, completi ed efficaci.
Nel frattempo e non ci stancheremo
mai di ripeterlo, già oggi con le conoscenze in nostro possesso il Sindaco
di Lanciano ha tutti gli strumenti per ottemperare agli obblighi di legge
(ordinanze e “principio di precauzione” sancito dalla Comunità
Europea) ed impedire ogni intervento peggiorativo della qualità
dell’aria.
E’ di questi giorni la notizia
che il Sindaco di Vasto Lapenna ha ordinato la sospensione della costruzione
della centrale a biomasse della Istonia Energy a Punta Penna perché
peggiorativa dei parametri ambientali.
Ci aspettiamo anche da noi analoghi
interventi perché solo con azioni del genere l’aria sarà finalmente
“pulita” in ogni senso.
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