Pubblichiamo il discorso pronunciato da Alessandro Lanci durante il Consiglio Comunale Straordinario di Lanciano dedicato alle problematiche ambientali.
Al
Consiglio Comunale di Lanciano
Lanciano,
4 maggio 2012
“Non bisogna più nemmeno chiamarli rifiuti,
ma sono materiali".
Il rifiuto non esiste, ma è una straordinaria
risorsa, nonché un’opportunità di business tutta da sfruttare.
Ma andiamo con ordine.
Il Centro di Riciclo di Vedelago si occupa di
separazione e riciclaggio di rifiuti.
Non sembrerebbe nulla di straordinario, ma la
peculiarità di questo impianto è data dalla percentuale di rifiuti che riesce a
riciclare. Circa il 99%.
Sembra impensabile in un’epoca contrassegnata
dall’invasione della spazzatura nelle strade di Napoli, dalle difficoltà
crescenti incontrate dalle diverse amministrazioni per aprire nuove discariche
e dalle polemiche (motivate) che sempre più si accompagnano alla presenza degli
inceneritori.
Impensabile, eppure reale.
Certo, siamo nel nord-est, nell’Italia del
fare. Eppure...
Quando ci dicono che il contesto culturale
non permette risultati analoghi questo ci offende profondamente. “La gente non è mica stupida! I sindaci dicono
‘qui da noi non c’è la cultura’. Io dico: che i sindaci a volte danno del
deficiente ai propri cittadini!
Non
credo che nel proprio paese le persone non sappiano distinguere tra un
giocattolo e una bottiglia!”.
Proprio dai cittadini e dalle amministrazioni
che li governano deve partire il processo virtuoso proposto dal Centro di
Riciclo Vedelago.
Perché il miracolo che il centro di Vedelago propone si compia, infatti, è necessaria
un’accurata separazione dei rifiuti, ma soprattutto una raccolta differenziata
che sia mirata al riciclo.
Troppe volte, invece, si misurano le
percentuali di raccolta, senza controllare, poi, quanti di questi “materiali”
raccolti vengano effettivamente riciclati.
“Spesso
più che di comuni ricicloni bisognerebbe parlare di comuni raccoglioni.
“Quando
si fa una raccolta differenziata finalizzata al riciclo bisogna capire perché
va fatta, quali sono gli obiettivi, e intervenire quindi concretamente
realizzando impianti adatti alle esigenze dell’utenza presa in considerazione.
In molti, invece, fanno la raccolta e si fermano lì.
Quando
si decide di fare la raccolta differenziata per il riciclo, questa deve mirare
al 100%. In questo caso, infatti, andremo a raccogliere l’umido attraverso gli
impianti di compostaggio, i vari materiali in modo separato, ma soprattutto
raccoglieremo in modo sensato gli imballaggi.
Questi
soggiacciono all’accordo nazionale ANCI-CO.NA.I. Ma molti sindaci non sanno
neppure cos’è! Eppure l’ANCI è l’Associazione Nazionale Comuni Italiani!
Questo
accordo prevede che quando una persona va al supermercato e compra le bottiglie
d’acqua, paga l’acqua, paga l’imballaggio e paga anche il costo per portare gli
imballaggi all’impianto di riciclo! Lo paga già.
Se poi
nessuno si occupa della raccolta di quegli imballaggi, il cittadino paga due
volte perché l’imballaggio finisce in discarica o nell’inceneritore”.
Queste amministrazioni, quindi, nella loro
ignoranza, assegnano i fondi destinati alla raccolta di questi imballaggi ai
trasportatori che però, per la loro intrinseca natura, hanno come prima
finalità quella di impiegare poco tempo e “ottimizzare le risorse”, finendo
quindi col far caricare molti rifiuti schiacciandoli e rovinandoli.
Quando questi materiali arrivano all’impianto
di riciclo sono molto danneggiati ed hanno così una frazione di scarto (non
riciclabile) molto grande.
Basterebbe quindi far applicare le leggi e
gli accordi già esistenti per incentivare notevolmente la quantità e la qualità
del riciclo dei rifiuti e la contestuale eliminazione del bisogno di nuove
discariche o inceneritori.
Nel caso delle proposte di Centro di Vedelago,
questa azienda è riuscita a realizzare, a Ponte nelle Alpi, un riciclo del
98,5% dei rifiuti raccolti.
Ma non si è fermata qui. In questi mesi,
infatti, sta cominciando ad operare in Sardegna, a Colleferro (a sud di Roma) e
persino a Torre del Greco, che non è esattamente un paesino veneto.
Il centro di riciclaggio del consorzio di Vedelago
ha creato un indotto di 9200 posti di lavoro. (fonte Camera di Commercio di
Treviso)
I materiali riciclati non vengono spediti all' estero o in altri
centri italiani ma vengono trasformati sul posto.
Questo ha fatto si che nascessero aziende che
trasformano la plastica, il vetro, la
carta, il ferro, l umido ecc. che poi producono sedie, tavoli, cassette,
pannelli per l edilizia e un altra miriade di oggetti.
Se
volete chiamarvi politici con la P maiuscola secondo noi questa è la strada
maestra.
Creatività
e lungimiranza, lavorare per il bene comune e non per gli interessi particolari.
9.200 posti di lavoro sono quasi due Sevel,
che tra altro non possono essere
delocalizzati all' estero.
Ecco che la buona politica trasforma un
problema in una grande opportunità di sviluppo concreto. Servizio ai cittadini,
minor sfruttamento delle risorse, salvaguardia dell' ambiente, tutela della
salute e lavoro.
Non
occorrono grandi politici per realizzare un inceneritore, per questo bastano
politici mediocri spesso a servizio di imprenditori senza scrupoli.
A scuola copiare è immorale oltre che
eticamente scorretto. Ma in queste occasioni immorale ed eticamente scorretto e
non copiare comportamenti virtuosi che possono cambiare sensibilmente il futuro
di una comunità.
Non bisogna inventarsi nulla di nuovo,
bisogna decidere quale modello imitare.
A proposito di inceneritori, per cortesia
chiamateli con il loro nome.
L' unione europea ha richiamato per ben tre
volte l' Italia minacciando una procedura di infrazione perchè continua a
chiamare termovalorizzatori gli inceneritori.
Le nostre auto possiedono il condizionatore
che produce aria calda o fredda a seconda delle necessità, come lo produce,
utilizzando l' energia derivata dalla combustione all'interno del motore.
Ma voi non chiamate mica condizionatore la
vostra auto!
Veniamo alla questione della qualità
dell' aria nella nostra città.
In tempi non sospetti, cioè qualche
mese fa, avevamo dichiarato ai media, "vediamo se il Mario Negri Sud
riesce a smentire anche se stesso", e purtroppo ci sono riusciti.
Le agenzie nazionali ed europee hanno
classificato l' Abruzzo la seconda regione più inquinata d' Italia, addirittura
Pescara tra le prime trenta città europee.
Lo stesso Negri ha effettuato uno
studio utilizzando l' Indice di Biodiversità Lichenica ( definita tra le
migliori metodiche in assoluto dalle agenzie internazionali) sulla qualità dell'
aria in tutta la Provincia di Chieti.
Le analisi hanno messo in luce come,
in particolare la fascia costiera, quella più antropizzata, risulta fortemente
inquinata, il molti casi si è rivelata pessima.
Non occorrono scienziati di fama
mondiale per capire le cause.
Sono certamente da attribuire al traffico
e alle attività industriali insalubri.
Ma veniamo a noi.
Il Negri effettua due studi quasi
paralleli, uno per la città di Treglio qualche mese fa e l' altro per il comune
di Lanciano e tutte e due sono giunti alla conclusione che la qualità dell'aria
è tutto sommato buona.
Sembrerebbe all' improvviso che
Treglio e Lanciano non appartengo più alla regione Abruzzo e nè alla Provincia di
Chieti.
Gli strumenti utilizzati, il loro
numero, la durata delle misurazioni e infine il posizionamento a circa 3 metri
di altezza non ci convincono molto.
Considerando che Lanciano non è la
città dei Vatussi, calcolando una altezza media intorno agli 80/100 cm per i
bambini e ai 170 cm per gli adulti, abbiamo monitorato l' aria che respirano i
piccioni.
Per carità se si vuole caratterizzare
la qualità dell'aria per conoscere con maggiore dovizia le sostanze inquinanti
noi non possiamo che esserne felici.
Ma lo studio a questo punto va fatto
come si deve.
Non può essere una tantum, in
particolare alla fine dell'inverno caratterizzato da abbondanti nevicate che
hanno certamente contribuito al miglioramento della qualità dell'aria, ma deve
durare almeno un anno.
Non basta misurarsi la pressione del
sangue una sola volta per capire se si è ipertesi, ma occorre fare un
monitoraggio nelle 24 ore con l' Holter Pressorio per avere una diagnosi più
attendibile.
E non basta fare l'Alcool Test ad un
automobilista per sapere se è un alcolizzato, semplicemente perchè, magari
casualmente, è da un giorno che non beve nemmeno un bicchiere di birra.
Bisogna fargli le analisi del sangue,
solo questo ci svelerà la sua vera storia.
La cosa più grave in assoluto è la mancanza
delle rilevazioni delle polveri sottili, in particolare il PM2,5 e il PM1,
ormai anche i bambini sanno che sono le sostanze più pericolose in assoluto per
la salute.
Ci avete raccontato che il Mario Negri
non ha la strumentazione per farlo.
Allora perchè avete sbandierato la
guarigione del moribondo senza averlo fatto visitare dal medico?
E' come dire ad un malato di tumore di
essere guarito semplicemente perchè oggi non ha la febbre.
A noi non dispiace affatto se la
qualità dell'aria risulta essere eccellente, è quello che auspichiamo.
Ma non amiamo essere presi in giro,
soprattutto quando si parla della salute dei cittadini.
E più di ogni altra cosa dove l'aria è
veramente buona non deve essere un presupposto per poterla inquinare, come ci ricordano
le leggi europee e italiane.
Badate, queste considerazioni non
vengono da noi ma da esperti e strutture prestigiose almeno quanto il Mario
Negri Sud.
Non è colpa dell' amministrazione
attuale se l' aria è inquinata, quello che ci lascia perplessi è la mancanza di
idee e di strategie.
Volete diventare l' amministrazione
che dà il via a un nuovo modello che nel giro 10/15 anni trasformi questa città
tra le più vivibili, diventando modello per le altre città abruzzesi e non
solo.
Oppure essere ricordata come una
amministrazione mediocre, non migliore e non peggiore delle altre, che non è
riuscita a fare la differenza.
Noi non vi giudicheremo per quello che
direte ma per quello che farete.
Grazie per il vostro ascolto
Alessandro Lanci
Presidente di Nuovo Senso Civico
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