Già avevo scritto sugli sconfinati vantaggi individuali,
collettivi e ambientali dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto
quotidiano (vedi: http://nuovosensocivico.blogspot.it/2011/11/diritto-alla-salute.html ).
Sono ormai innumerevoli le voci che si alzano in favore di
questo straordinario marchingegno, ma qui di seguito mi piace riportare cosa ne
pensa un’autorevole personalità italiana (nonché instancabile “pedalatore” di
lungo corso) che risponde al nome di Umberto Veronesi.
In un periodo in cui l’Amministrazione Comunale di Lanciano
sta preparando il futuro “Piano Generale del Traffico Urbano” (per il
quale Nuovo Senso Civico presenterà le proprie osservazioni), suggeriamo a
tutti gli addetti ai lavori di prestare molta attenzione alle parole dell’illustre
oncologo:
“LA BICI? FA BENE. PAROLA DEI MEDICI DI STRASBURGO
Cito un’iniziativa inedita lanciata a Strasburgo, in
Francia: da settembre prossimo i medici curanti potranno rilasciare ai loro
pazienti una “ricetta” molto particolare, che non prescrive pillole, ma un po’
di sano movimento in bicicletta. Con questa prescrizione in mano, potranno
ottenere gratuitamente l’uso delle “biciclette municipali”, che ormai sono
una realtà anche in molte città italiane: nate per dare una mano a
risolvere i problemi del traffico e per favorire i pendolari che lasciano
l’auto a casa e prendono il treno, queste bici acquistano adesso una
valenza in più, quella di contribuire alla salute.
Il ciclismo non competitivo, esercizio di tipo aerobico che
implica un’attività moderata e utilizza ossigeno per fornire l’energia
necessaria alla contrazione dei muscoli, è il metodo ideale per eliminare il
grasso corporeo nelle persone che normalmente fanno poco movimento, e a
Strasburgo vogliono lanciarlo come un vero e proprio ausilio sanitario, che
il Sistema sanitario nazionale deve rimborsare. Non si può non essere
d’accordo, soprattutto se si pensa che viviamo in un mondo medicalizzato in cui
cresce la tendenza a tamponare con i farmaci gli effetti dannosi degli stili di
vita errati, mentre abbiamo a portata di mano i mezzi per ridurne il consumo, a
tutto vantaggio sia della salute dei pazienti, sia dei costi dell’assistenza
sanitaria.
Provate a immaginare: leggere su una ricetta medica che
vengono prescritti “due
chilometri al giorno in bicicletta. Velocità: quanto basta” potrà anche
essere il segnale di una cultura che cambia, e che sempre di più vede l’interesse
dei cittadini a un modo più sano di vivere.
Sarà un’istanza da prendere in considerazione in
molti ambiti, e le idee non mancano. Fervono nuove proposte soprattutto nel campo
dell’architettura, per la progettazione di quartieri dove gli spazi per gli
sport sono totalmente integrati nel processo costruttivo.
Il punto di arrivo di questo percorso è una “welfare
community”, una comunità che si prende cura della personale salute in tutte le
età della vita: dall’idea che nelle scuole lo sport debba avere una cadenza
quotidiana alle biciclette gratuite, per l’appunto. Sulle quali anche i nonni possono
rinnovare la gioia salutare di una vita più attiva.”
(Umberto Veronesi, dalla rubrica “La nostra salute” su OGGI
del 2/5/2012)
Pedalate, gente, pedalate…
Franco Mastrangelo – Nuovo Senso Civico Lanciano
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