Il neo-ministro per l'ambiente Galletti con Casini |
Premesso che speriamo di essere smentiti presto con fatti concreti e positivi, non possiamo nascondere la nostra profonda delusione per l'incarico di ministro per l'Ambiente affidato all'UDC (ma fa parte della maggioranza?) nella persona di Gianluca Galletti.
A parte il fatto che in una compagine così giovane ci tocca uno dei più "attempati" in un settore che più di altri ha come riferimento il futuro delle generazioni, il problema principale è che questo politico di lungo e abile corso non ha mai dato evidenza pubblica di un qualche interesse per le tematiche ambientali.
Ripetiamo ancora: speriamo che il nostro pessimismo possa sciogliersi presto come neve al sole, il nostro amato sole, ma le premesse non inducono all'ottimismo come possono confermare certe prese di posizione di Galletti che documentiamo qui sotto.
Se poi aggiungiamo che la nuova ministra per lo sviluppo economico è Federica Guidi di Confindustria le cose si complicano ulteriormente visto che i due ministeri spesso si devono coordinare tra di loro su determinate decisioni di carattere ambientale ed economico.
Se poi aggiungiamo che la nuova ministra per lo sviluppo economico è Federica Guidi di Confindustria le cose si complicano ulteriormente visto che i due ministeri spesso si devono coordinare tra di loro su determinate decisioni di carattere ambientale ed economico.
Le ombre su Ombrina e su tutto il resto, ahimè, si fanno sempre più scure ma questo ci induce non ad arrenderci ma a moltiplicare gli sforzi ora che il gioco si fa decisamente più duro.
Pubblichiamo qui di seguito l'articolo apparso su Ecoblog del 21 febbraio:
Governo Renzi: Gianluca Galletti economista e Udc è il ministro per l'Ambiente
Un economista, Gianluca Galletti Udc e sottosegretario all'Istruzione nel Governo Letta è ministro per l'Ambiente del neo governo Renzi
Dunque la prima considerazione è questa:se per le
Politiche agricole si è preferito puntare su Maurizio Martina che
conosce il settore, proprio per l’Ambiente perché si preferisce
nominare un politico più burocrate che esperto? Fa da contraltare
all’Ambiente la nomina di Federica Guidi allo Sviluppo economico, ossia
al ministero che muoverà le risorse economiche più importanti per le
infrastrutture e l’energia. La Guidi è stata presidente dei giovani
industriali ma sopratutto figlia di Guidalberto Guidi di Ducati energia.
A leggere le esperienze di Galletti
poi si resta ancora più perplessi: ma perché scegliere per un dicastero
così delicato un politico che non ha mai masticato ambiente in vita
sua?Per inquadrare meglio Galletti vi riporto la lettera satirica scritta da informazionescuola indirizzata al premier Letta all’indomani della nomina di Galletti a sottosegretario all’Istruzione:
Approfitto di questa occasione per dire anche – e soprattutto – che io sono in primo luogo un dottore commercialista, con tanto di laurea in economia e commercio, prestato con interessi alla politica da mio padre, un vecchio dc (rumoriano di ferro, immagino); e faccio bene il politico (sono nientemeno succeduto da poco a Casini, come nuovo capogruppo dell’Unione) perché sono stato – ma non ci giuro – un eccellente amministratore di condomini. Ed è da questa esperienza che mi sono nate, credo, le qualità politiche che i miei mi riconoscono anche altrove. Ritengo perciò offensivo della mia dignità, della mia professionalità, ma anche della mia vocazione, nominarmi sottosegretario di un dicastero per il quale non ho competenze, né attrazione. Né mai ne avrò.Cosa ci dobbiamo aspettare da questo ministro? Certamente il proseguimento duro e puro della politica ispirata da Prodi sin qui espressa: privatizzare l’acqua e incentivare le energie fossili.
Dal nucleare alla privatizzazione dell’acqua tutti i si di Gianluca Galletti
La nomina di Gianluca Galletti quale ministro per l’Ambiente prosegue la tendenza iniziata con la nomina di Stefania Prestigiacomo che andò a prendere il posto che fino a qualche mese prima era stato di Alfonso Pecoraro Scanio ricordato come uno dei pochi ambientalisti a occupare il discastero omologo. In effetti Pecoraro Scanio chiude la sequenza di ministri per l’Ambiente provenienti dai Verdi iniziata con Carlo Ripa di Meana e proseguita con Francesco Rutelli e Edo Ronchi. Con la Prestigiacomo si inaugura una tendenza verso una industrializzazione dell’Ambiente che dalla nascita de ministero, ovvero dal 1983 non si era mai così palesata. In effetti da Prestigiacomo a Clini a Orlando tutti hanno in qualche modo palesato l’apertura al nucleare, alla privatizzazione dell’acqua o anche agli Ogm. Galletti prosegue lungo questo sentiero se andiamo a considerare le dichiarazioni rese sull’acqua pubblica:I partiti che hanno sostenuto il referendum sull’acqua e le regioni che hanno proposto ricorso alla Corte Costituzionale si devono ora assumere la responsabilità di aver causato un danno enorme al Paese nel suo momento più difficile. L’annullamento della normativa sui servizi pubblici locali provocherà un danno gravissimo in termini di crescita. La concorrenza in questi settori strategici, è azzerata e si ritorna all’affidamento diretto a società totalmente partecipate dai comuni. Si moltiplicheranno ancora proprio quelle società inefficienti che sono l’emblema della lottizzazione politica.cL’Udc con responsabilità aveva denunciato questo pericolo ai tempi del referendum con una posizione poco conveniente da un punto di vista elettorale, ma giusta per il Paese.Sul nucleare nel 2010 quando candidato alle regionali dell’Emilia Romagna dichiarava:
"Se mi dimostrano che in tutta Italia il sito più sicuro e più economico è in Emilia-Romagna io non avrei timore a metterlo in Emilia-Romagna".
Siamo messi bene!
1 commento:
Oltre tutto con questa manovra il Partito Democratico, oltre ad incassare qualche voto in più al Senato con l'UDC (che non mi risulta facesse parte della maggioranza: ma Casini figliol prodigo non era tornato da Berlusconi?)si scarica anche di ogni responsabilità diretta su questioni spinose come appunto "Ombrina".
Quando aveva la squadra al completo per intervenire (Orlando, Legnini, Letta, Zanonato) non ha fatto granchè, figuriamoci adesso!
FM
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