domenica 30 marzo 2014

POLLINE GIALLO PIENO DI VELENI A LANCIANO E TREGLIO: LE AUTORITA' INTERVENGANO SUBITO PER DIFENDERE LA SALUTE DELLA COLLETTIVITA'


Il polline giallo analizzato


DOPO L’ACQUA, L’ARIA: LE VITE DEGLI ABRUZZESI SACRIFICATE SULL’ALTARE DEGLI AFFARI SPORCHI.  LE AUTORITA’ INTERVENGANO SUBITO PER FERMARE QUESTA SPIRALE PERVERSA.


Siamo profondamente indignati e stufi di contare i morti dopo che i danni sono stati fatti specie se questi danni sono perfettamente evitabili se solo avessimo una classe politica, amministrativa, dirigenziale e imprenditoriale degna di rivestire questo ruolo invece di personaggi perlopiù incapaci, omertosi e spesso conniventi fino a sconfinare nel vero e proprio crimine, come dimostra la vergognosa vicenda di Bussi. L’Abruzzo da “terra dei cuochi” a “terra dei fuochi” prima e più di qualsiasi altra regione. L’acqua che dà la vita, che è la vita stessa, avvelenata consapevolmente per i propri sporchi interessi privati.


Ma non c’è solo l’acqua. Come andiamo ripetendo da anni c’è anche l’aria, altro elemento vitale, continuamente inquinata da fumi ed emissioni nocive prodotte spesso da impianti del tutto inutili per la collettività ma assai remunerativi per gli imprenditori senza scrupoli che li installano con la compiacenza degli amministratori locali e senza alcun coinvolgimento delle comunità ignare.


Per i sopraccitati motivi abbiamo deciso di far analizzare da un laboratorio di un Istituto privato laziale un campione di polline proveniente da conifere che fioriscono tra ottobre e novembre, prelevato tra Treglio e Lanciano. La scelta è ricaduta sul polline di queste varietà arboree in quanto si sviluppano ad una altezza media che varia tra il metro e mezzo e i dieci metri, valore intermedio dell'aria che respiriamo. Il polline si sviluppa in pochi giorni, di conseguenza gli inquinanti assimilati si riferiscono alla breve vita di questa sostanza organica. Se ad esempio avessimo usato dei campioni di corteccia le sostanze rinvenute sarebbero state riferite a decenni di esposizione, quindi passate, risultato di anni di accumulo. Questa metodica dovrebbe dimostrare la qualità dell'aria che quotidianamente respiriamo. Altro dato importante che vogliamo portare all'attenzione è come i pollini, che tra pochi giorni invaderanno l'ambiente, siano un eccezionale veicolo di trasporto di inquinanti nel nostro organismo a maggior danno per gli allergici ma anche per il resto della popolazione. L'aria la respiriamo tutti con conseguenze negative rilevanti in particolare per i bambini e gli anziani, sicuramente i soggetti più a rischio. (Vedi nota 1*)


All’interno di questo polline giallo sono state rinvenute diverse sostanze cancerogene, tossiche e mutagene tra le quali toluene, benzene e furani, alcune con picchi elevatissimi come nel caso del benzoghiperilene e del dieldrin. Quest’ultimo è un potente insetticida nato negli anni ’50 in concorrenza con il DDT e oggi proibito in molti paesi. E’ correlato all’insorgere della malattia di Parkinson, del cancro, di danni al sistema immunitario, riproduttivo, nervoso e ai nascituri. Queste sostanze, come altre, sono state rilevate anche nelle analisi effettuate nelle zone più inquinate del casertano. Come mai sono presenti qui?


Naturalmente c’è bisogno di approfondimenti più accurati e di un monitoraggio permanente ed è proprio questo che chiediamo agli organismi istituzionali preposti, ARTA in testa. Occorre sottolineare che già l’autorevole e avanzato biomonitoraggio sulla qualità dell’aria in provincia di Chieti condotto dall’Istituto Mario Negri Sud nel 2010 aveva evidenziato dati sconfortanti nella fascia costiera con i risultatui peggiori proprio nell’area frentana di Lanciano.


I Sindaci hanno un’enorme responsabilità in queste vicende perché rappresentano a livello locale la massima autorità sanitaria che ha l’obbligo di tutelare la salute ed il benessere dei propri concittadini recependone positivamente le legittime istanze. Pertanto sono loro per primi che devono pretendere tutti gli approfondimenti del caso e impedire nello stesso tempo qualsiasi situazione o insediamento che provochi un peggioramento della qualità dell’aria. Devono anzi attivarsi con ogni mezzo per migliorarla il più possibile, come impone una specifica direttiva europea.


Non ci stancheremo mai di ripetere che è proprio la Comunità Europea a spingere affinchè si utilizzi il più possibile il “principio di precauzione” (recepito dalla legislazione italiana) quando ci sia il ragionevole dubbio di un rischio per le popolazioni anche senza l’evidenza scientifica dello stesso. Non possiamo ritrovarci dieci o venti anni dopo a piangere lacrime amare solo perché prima non c’era la certezza del danno (ma neanche dell’assenza del danno). La ricerca scientifica, sempre benvenuta, ha in questi casi tempi troppo lunghi che non possiamo più permetterci rimanendo inerti.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito la sicura cancerogenicità delle emissioni da combustione di qualsiasi natura, dalle ciminiere ai tubi di scappamento delle auto, ed è quindi compito primario della buona politica e dei validi amministratori locali di adottare tutte le soluzioni possibili per scoraggiare e ridurre tali fenomeni. E cosa fanno invece i vertici della Regione Abruzzo? Firmano una convenzione che autorizza e incentiva l’incenerimento del CSS (materiale combustibile derivato dai rifiuti) negli impianti termici e negli inceneritori (quindi anche nelle centrali a biomasse) favorendo di fatto, oltre agli introiti di qualche imprenditore riconoscente, un aumento diffuso dell’inquinamento.


Dobbiamo dire una volta per tutte un forte e chiaro BASTA a questi comportamenti. Vanno bene i monitoraggi e tutti gli studi possibili così come la richiesta sacrosanta di un registro tumori regionale ma la prima cosa da fare è eliminare a monte le cause delle malattie attraverso la prevenzione primaria che va ad incidere anche sui fattori ambientali di rischio.

Se politici, dirigenti, amministratori locali e chiunque abbia potere decisionale in questo ambito non comincerà da qui ad adottare pratiche virtuose per il benessere collettivo, si renderà responsabile e complice di un crimine contro la vita e l’umanità intera che non verrà più tollerato.


*Nota 1: Vogliamo ricordare che l'utilizzo dei pollini per studiare la qualità dell'aria viene ampiamente utilizzato dalla Scienza  ufficiale " Aerobiologia" lo studio della componente di origine biologica aerodispersa; avendo come obiettivo la ricerca di particelle responsabili di patologie che incidono sulla nostra salute, sulle colture e sul patrimonio artistico.

 L' Aeerobiologia si occupa, in modo complementare alle ricerche chimiche e fisiche, delle problematiche dell'inquinamento atmosferico, attraverso il monitoraggio sporo-pollinico.

Il contributo che l'Aerobiologia può dare con il monitoraggio in continuo dei pollini e delle particelle aerodisperse non è limitato soltanto al campo della medicina, e in particolare all'allergologia, ma si estende anche ad altri settori quali l'agricoltura, la fitopatologia, la conservazione dei beni culturali nonchè allo studio della biodiversità, del clima e dell'inquinamento atmosferico.  


 NUOVO SENSO CIVICO


Il polline giallo incriminato
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