Al
Sindaco di Lanciano Dott. Mario Pupillo a proposito delle analisi sul polline
giallo.
Sig. Sindaco,
ci
rivolgiamo a lei nella doppia veste di massima autorità sanitaria locale che
ricopre istituzionalmente quale “primo cittadino” ed in quella di medico che le
attribuisce specifiche competenze in materia ma anche maggiori responsabilità.
Nuovo
Senso Civico ha sempre dimostrato di
concorrere con la propria attività volontaria al miglioramento della qualità
della vita della nostra Comunità, per la quale la buona salute individuale è
condizione essenziale e irrinunciabile. Per questo, senza alcun pregiudizio o
calcolo, ci siamo sempre messi a disposizione di tutte le autorità pubbliche
con il nostro bagaglio di conoscenze, contatti e, non ultimo, di passione.
Almeno
dal 2010 si è andata consolidando nel nostro comprensorio la consapevolezza di
un progressivo deterioramento della qualità dell’aria che respiriamo dovuta a molti fattori tra i quali
uno dei più evidenti è senz’altro la decennale presenza del sansificio di
Treglio cui si sono aggiunti in tempi recenti l’adiacente centrale a biomasse e
quella a biogas di Villa Pasquini a Lanciano.
I
massimi organismi internazionali quali l’OMS (Organizzazione Mondiale
della Sanità) hanno nel frattempo raggiunto la certezza della cancerogenità
di diverse sostanze, quali ad esempio le polveri sottili o le diossine, che
vengono sprigionate in tutti i processi di combustione, compresi quelli dei
veicoli a motore.
Ci
siamo poi imbattuti in uno studio svolto sempre nel 2010 dal Mario Negri
Sud per conto della Provincia di Chieti che utilizzando una delle
tecniche più all’avanguardia, il biomonitoraggio mediante l’uso di licheni,
certificava per l’area di Lanciano una situazione molto preoccupante per la
qualità dell’aria, situandosi nel gradino più basso di tutta la provincia.
Facendoci
portavoce delle tantissime persone preoccupate per questa situazione e rilevando
negli anni un aumento notevole di patologie tumorali e di altro tipo nella
popolazione fino alla recente impressionante rivelazione fatta dal Congresso
medico nazionale di Sulmona che la nostra regione è sesta in Italia per il
numero di bambini malati di cancro, abbiamo cercato di portare il
nostro contributo concreto per la soluzione di questo problema.
E’
in quest’ottica che si inserisce la nostra ultima iniziativa di raccogliere
campioni di polline e sottoporli a caratterizzazione chimica, i cui
risultati alleghiamo alla presente e mettiamo a disposizione sua e dell’intera
collettività.
Questo
studio non ha alcuna velleità di essere definitivo o superiore ad altri ma
dev’essere inteso come un incentivo ad ulteriori e più accurati approfondimenti per risalire alle cause di un problema che viene
messo in evidenza, la presenza innaturale di sostanze cancerogene, tossiche
e nocive, e di cui bisogna con urgenza individuare le fonti per debellarle.
Crediamo
che la nostra iniziativa, seppure qualitativa ed esplorativa, sia da
considerarsi meritoria per almeno due motivazioni che esponiamo qui di seguito
suffragati da autorevoli opinioni scientifiche.
La
pratica dello screening dei pollini e derivati (ad es. mieli) è un ottimo
esempio di bio-monitoraggio ambientale. In diverse località europee, in particolare in Francia, lo studio
chimico del polline si è particolarmente sviluppato negli ultimi anni a causa
del continuo depauperamento del patrimonio apicolo, anche a causa
dell'inquinamento da pesticidi e derivati. Tale monitoraggio ha permesso di
scoprire che il polline è contaminato anche da prodotti chimici che non hanno
proprietà fito-farmaceutiche. Da non trascurare che la contaminazione del
polline, oltre a giocare un ruolo nella progressiva riduzione delle api, è causa
della conseguente contaminazione del miele, con sensibile incremento della
concentrazione degli inquinanti rispetto ai pollini di partenza (magnificazione
biologica). Pertanto, lo screening effettuato ha permesso di evidenziare
anche nei pollini locali la presenza di inquinanti chimici, sebbene ancora da
quantificare, laddove enti tecnico-scientifici più o meno competenti presenti
sul territorio regionale non hanno sicuramente mai preso in considerazione tale
opzione.
L'iniziativa ha poi permesso di mettere in evidenza la presenza di talune sostanze, in particolare il dieldrin, sicuramente pericolose per la salute nonché potenziali indicatrici della presenza di sostanze e materiali verosimilmente provenienti da territori extraeuropei. Il dieldrin è infatti bandito, come tutti i pesticidi clorurati, dall'Europa, dalle Americhe e da gran parte dell'Asia a causa della loro tossicità e cancerogenicità. E' quindi opportuno verificare se nei dintorni dei siti di raccolta dei pollini analizzati non vi siano attività d'importazione di materiale vegetale e/o loro depositi provenienti da aree geografiche ove è ancora legale l'impiego di pesticidi clorurati. La combustione di tali materiali potrebbe comportare a sua volta l'immissione di altri inquinanti clorurati, talora ben più pericolosi per la salute.
L'iniziativa ha poi permesso di mettere in evidenza la presenza di talune sostanze, in particolare il dieldrin, sicuramente pericolose per la salute nonché potenziali indicatrici della presenza di sostanze e materiali verosimilmente provenienti da territori extraeuropei. Il dieldrin è infatti bandito, come tutti i pesticidi clorurati, dall'Europa, dalle Americhe e da gran parte dell'Asia a causa della loro tossicità e cancerogenicità. E' quindi opportuno verificare se nei dintorni dei siti di raccolta dei pollini analizzati non vi siano attività d'importazione di materiale vegetale e/o loro depositi provenienti da aree geografiche ove è ancora legale l'impiego di pesticidi clorurati. La combustione di tali materiali potrebbe comportare a sua volta l'immissione di altri inquinanti clorurati, talora ben più pericolosi per la salute.
Ci
aspettiamo pertanto che la sua sensibiltà verso questi temi la porti al più
presto ad allertare tutti gli enti competenti affinchè si svolgano monitoraggi
attraverso le tecnologie più avanzate (biomonitoraggi ed utilizzo di
centraline di ultima generazione capaci di intercettare anche le polveri
sottili e le diossine, al contrario dei “radiello” utilizzati in altri studi e
inadatti allo scopo) e nei periodi adeguati (quelli autunnali e
invernali nei quali il cumulo dei fattori inquinanti è maggiore) e indagini
serrate attraverso caratterizzazioni chimiche quantitative. Per evitare
fraintendimenti o ulteriori dilazioni siamo pronti a confrontarci attraverso
i nostri esperti per individuare modalità e istituti che possano svolgere al
meglio questo compito.
Siamo
certi che anche in questa occasione saprà dare pieno risalto alla funzione
primaria per la quale è stato investito del suo ruolo: la difesa della salute e
del benessere dei suoi concittadini.
Su
questo fronte troverà in noi un alleato sempre disponibile e leale.
Cordialmente,
Alessandro Lanci
Presidente di Nuovo Senso
Civico
Lanciano,
17 aprile 2014
RASSEGNA STAMPA:
1 commento:
Sono certo che il sindaco Pupllo farà ciò che deve fare. Viva siempre Lanci
Posta un commento