mercoledì 29 aprile 2009

SENZA VERGOGNA O SENZA CASINI?


Durante la campagna elettorale per le elezioni regionali dello scorso dicembre abbiamo avuto modo di ascoltare il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio (UDC) attaccare con determinazione la politica e gli esponenti del PDL e prendere quindi posizione contro il famigerato centro oli di Ortona.
Abbiamo anche avuto il piacere di ascoltare Antonio Menna segretario del suo partito, ma non abbiamo in realtà capito molto. Ci hanno però detto che è un politico dotato di un chiaro pensiero ermetico (infatti lo conosce solo lui e Dio) e di un turgido acume politico.
Eccone un esempio Le idee che noi difendiamo sono quelle degli abruzzesi: lavoro, amore, matrimonio e figli.
Un vero new deal non c'è che dire!

Bene, qualche sera fa abbiamo visto una trasmissione televisiva su TVQ dove l'on. Daniele Toto, (l'astro nascente della politica abruzzese, quel giovanotto dall'aspetto comune di bravo figlio di papà, apparentemente privo di dialettica politica ma già distintosi per avere fatto sua l'interrogazione parlamentare sull'incostituzionalità della legge contro il centro oli) che insieme al sen. Fabrizio Di Stefano e all'assessore all'agricoltura Mauro Febbo presentavano con grande soddisfazione Enrico Di Giuseppantonio come il candidato del PDL alle prossime elezioni provinciali; ad avallare la candidatura era naturalmente presente anche il segretario abruzzese dell'UDC Antonio Menna.
Non sappiamo se questo intreccio di amorosi sensi abbia avuto la benedizione dell'on. Pier Ferdinando Casini di cui ricordiamo gli strali contro il PDL, sempre durante la campagna elettorale abruzzese di pochi mesi fa.
La prima cosa che ci è venuta in mente guardando la trasmissione è stata la figura dell'on. Daniele Capezzone, che da grande sputatore di sentenze anti Berlusconi è diventato come per incanto un portavoce del suo governo ed additato al mondo come uno dei più grandi funamboli della politica; insomma un fulgido esempio di politico abile nel farsi gli affari suoi e che passerà alla storia per la determinazione della sua inconsistenza (se avte coraggio e stomaco provate a sentire i suoi melensi interventi televisivi, come per esempio quello di oggi sul TG5 per chiarire la malevole interpretazione delle esternazioni della signora Veronica Lario).
A Daniele Capezzone si devono essere sicuramente ispirati il sen. Fabrizio Di Stefano, l'on. Daniele Toto e l'assessore Mauro Febbo quando hanno identificato nell'oppositore Enrico Di Giuseppantonio l'uomo del destino della provincia di Chieti.

Questa scelta probabilmente rafforzerà il potere del Governo centrale sull'Abruzzo costringendo migliaia di persone a tapparsi il naso e andare a votare oppure non andare a votare per niente...

In tutta questa storia di incoerenza morale ci deve essere sfuggito qualche particolare perché sicuramente non siamo (per fortuna) in grado di capire questi misteri della (brutta) politica.
Forse proprio per questa nostra incapacità di capire ci sorge il sospetto che questi gentiluomini, identificati ed incensati dal conduttore televisivo come autorevoli esponenti della politica abruzzese, così abili con parole che non sanno di niente non solo ci faranno trovare il centro oli ma soprattutto... ci faranno... ci faranno... insomma, avete capito bene. Ci faranno.

Basta avere un poco di pazienza, e subito dopo le elezioni provinciali per esempio, potremmo vedere la vera faccia di una certa politica abruzzese in tutta la sua dolorosa inutilità; un mondo di supereroi, capaci di tutto.


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