lunedì 30 novembre 2009

RICEVIAMO DALLA REGIONE ABRUZZO E PUBBLICHIAMO


Questo il messaggio ricevuto dall'Agenzia della Regione, appena ne sapremo di più commenteremo questa notizia che, se fosse veritiera nella sostanza, aprirebbe nuovi scenari e riqualificherebbe in termini positivi l'opera della Giunta regionale.


Al momento le notizie più complete sono su PRIMA DA NOI su questo link


http://www.primadanoi.it/notizie/23853-Petrolio-la-giunta-Chiodi-dice-il-no-definitivo-al-Centro-Oli

SFRUTTAMENTO SUOLO:GIUNTA VIETA ESTRAZIONE OLIO COMBUSTIBILE

(REGFLASH) Pescara, 30 nov. Sostanzialmente, in Abruzzo non si potranno più esercitare attività di prospezione, ricerca, estrazione e prima lavorazione di olio combustibile. Lo ha deciso oggi l'Esecutivo regionale, riunito a Pescara, che ha modificato integralmente la precedente legge regionale, n. 14, "Provvedimenti urgenti a tutela della Costa teatina". Tale legge, sulla quale la Corte costituzionale ha anche mosso eccezioni, nelle more di vari strumenti di valutazione, sospendeva fino al 31 dicembre 2008, ogni permesso a costruire per l'insediamento di nuove industrie insalubri. Con il disegno di legge varato oggi, su proposta del presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, si introduce un principio definitivo e generalizzato che intende preservare, dall'insediamento di attività contraddistinte da un alto potenziale di inquinamento, tutte quelle aree caratterizzate da particolari peculiarità fisiche e geografiche. Nella sostanza, l'Esecutivo ha classificato sei aree, che costituiscono la quasi totalità del territorio regionale, sulle quali sono vietate tutte le attività connesse allo sfruttamento del sottosuolo. Si tratta di: aree agricole destinate alle coltivazioni ed alle produzioni vitivinicole, olivicole, frutticole di pregio, di origine controllata garantita (d.o.c.g.), di origine controllata (d.o.c.), di indicazione geografica tipica (i.g.t.), di origine protetta (d.o.p.), di indicazione geografica protetta (i.g.p.), riconosciute ai sensi della vigente normativa statale e regionale; aree protette così come individuate ai sensi delle normativa vigente; aree sottoposte ai vincoli dei beni ambientali o ricadenti nel piano paesaggistico, ai sensi della normativa statale e regionali vigente; siti di interesse comunitario (Sic), nelle Zone di Protezione speciale (Zps) e negli altri siti di interesse naturalistico; aree ricadenti nelle categorie di pericolosità elevata (P2) e molto elevata (P3) e nelle classi di rischio elevata (R3) e molto elevata (R4) del piano regionale per l'Assetto idrogeologico; aree sismiche classificate come "Zona1" e "Zona 2", individuate dalla Regione ai sensi della normativa statale vigente in materia sismica.

SFRUTTAMENTO SUOLO: CHIODI, ATTO DI COERENZA E TRASPARENZA

(REGFLASH) Pescara, 30 nov. "Sullo sfruttamento del nostro territorio, la Giunta compie oggi un atto di coerenza e trasparenza, senza tentennamenti e senza strumentali rinvii". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, commentando l'approvazione del nuovo disegno di legge. "Abbiamo inteso chiudere in modo definitivo un capitolo che ha visto questo Governo regionale sempre in prima linea in difesa del suo territorio, delle produzioni locali e della salute, e con il quale speriamo di ridare certezze e tranquillità alle popolazioni e agli imprenditori che hanno visto come una minaccia l'insediamento di industrie dedite alla lavorazione di olio combustibile". Ora il provvedimento varato dalla Giunta regionale deve passare l'esame del Consiglio regionale. "E' una proposta aperta alle valutazioni di consiglieri legati al loro territorio - ha concluso il Presidente - e pertanto, ben consapevoli della necessità di una normativa seria e definita in questa materia, proprio per preservare l'Abruzzo e garantirne uno sviluppo sano e compatibile con le inclinazioni di questa regione". (REGLASH) AT/091130

GALLERIA DEI POTENTI ABRUZZESI: GIANNI CHIODI

Con questo post iniziamo la presentazione degli Abruzzesi a cui, per il ruolo che coprono, potremmo chiedere un grande e valido aiuto per migliorare la qualità della vita sul territorio abruzzese.
Il primo ritratto è naturalmente quello del Presidente della Regione Gianni Chiodi, famoso per il suo impegno per la tutela dell'ambiente.



P.S.
Ci confermano che il presidente Gianni Chiodi è quello in primo piano

domenica 29 novembre 2009

LA NOSTRA MISSION: UN'ALTRA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE GIANNI CHIODI


Egregio Presidente Gianni Chiodi,
ci dispiace molto per il suo rifiuto di non ricevere e ascoltare noi, semplici cittadini, che spinti da sentimenti di rispetto per le Istituzioni vorrebbero soltanto essere concretamente tranquillizzati sulla petrolizzazione dell'Abruzzo - attraverso la visione di atti formali e non dalle solite frasi di politichese - da lei nel suo ruolo di Governatore della Regione che, ai nostri occhi, rappresenta la massima autorità dell' Abruzzo ed il suo più strenuo difensore.

Siamo invece molto delusi e ci dispiace molto per lei che da questo diniego ne esce sicuramente perdente sia sotto il profilo dell'immagine personale che della sostanza perché, pur rispettando l'Istituzione che lei rappresenta, noi facciamo fatica a trasferire gli stessi sentimenti a lei come politico e abruzzese a causa della protervia con cui rifiuta il dialogo ed il confronto su argomenti così importanti per il futuro della nostra Regione.

Chi le scrive lo fa a nome di oltre 30 mila cittadini (ma altri se ne aggiungono tutti i giorni ed altri ancora ne verranno) che si aspettano da lei risposte chiare, sostenute da documenti ufficiali, in merito alle dichiarazioni decantate da lei e dalla sua Giunta "...che non esiste nessun pericolo per l'intero Abruzzo di essere trasformato in un distretto petrolifero..." purtroppo i fatti dimostrano il contrario e hanno fatto svanire la speranza che lei rappresentasse, per l'Abruzzo, una forza innovatrice a cui concedere i privilegi del suo status.

Con le sue scelte sul piano della gestione del territorio ed il suo silenzioso diniego, ormai più che imbarazzante, lei è ai nostri occhi il Presidente di quei poteri forti che stanno dividendosi il territorio abruzzese con una spavalderia dettata solo dalla sicurezza dell'impunità.

Si informi e scoprirà che nessuno degli aderenti al Nuovo Senso Civico può essere definito un ambientalista afflitto dalla sindrome di NIMBY o un estremista contrario al progresso e allo sviluppo.

Nel nostro Movimento confluiscono simpatizzanti ed esponenti di tutti gli schieramenti politici e di tutti i ceti produttivi e sociali e la nostra "mission" - lo tenga ben a mente - corrisponde al desiderio di scomparire al più presto, perché quanto prima sarà sconfitta l'invasione petrolifera ed allontanati i sostenitori di questa che di fatto è una vera barbarie, tanto prima torneremo a fare la nostra vita.

Antonello Tiracchia
Presidente del Movimento
NUOVO SENSO CIVICO

venerdì 27 novembre 2009

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO I DURI INCOMINCIANO A GIOCARE

I Giovani Democratici abruzzesi sono scesi in campo ufficialmente, alzando ulteriormente il livello della protesta civile, contro il declassamento della nostra regione in distretto petrolifero; declassamento favorito da poche famiglie di imprenditori locali che, come abili burattinai, controllano e pilotano le scelte di alcuni rappresentanti della classe politica insediati in tutti gli schieramenti.

Questo il cuore del comunicato stampa diffuso da tutti i media locali, RAI3 Regione compresa (che, in questo modo, ha posto parziale rimedio all'insipienza del servizio sulla Covenant of Mayors andato in onda sabato scorso).

"I GIOVANI DEMOCRATICI abruzzesi in questo fine settimana saranno nelle piazze di tutta la Regione per sostenere la battaglia contro la trasformazione dell'Abruzzo in distretto minerario petrolifero.
Tutti i Circoli dei GD si mobiliteranno, Sabato 28 Novembre e Domenica 29 novembre sul territorio, organizzando banchetti per informare i cittadini e raccogliere firme a sostegno della petizione diffusa dalla rete di associazioni "Emergenza Ambiente Abruzzo".
I GIOVANI DEMOCRATICI
contribuiranno con la propria rete organizzativa a dare un contributo alla lotta dei movimenti che vede come capofila il movimento "Nuovo Senso Civico" che da mesi sta combattendo per preservare la nostra Regione come "la Regione Verde d'Europa".
Il modulo di raccolta firme sarà infatti scaricato dal sito della medesima associazione http://www.nuovosensocivico.it"


Il significato di questa presa di posizione - forte, chiara e soprattutto concreta dei Giovani democratici abruzzesi - è un passaggio ad un livello ancora più determinante nell'impegno civile mirato alla tutela del nostro territorio.

Innanzitutto conferma il fatto che il petrolio abruzzese non costituisce (solo) un problema ambientale ma è il risultato di un ben più grave problema politico (politico e non di partito) che nasce da ignoranza, malafede, indifferenza e soprattutto dall'inveterata consuetudine delle comunità "civilmente distratte" di identificare nello sfruttamento selvaggio del territorio la più facile fonte di procacciamento di denaro, a vantaggio di pochi e a discapito di tutti gli altri.

Il fatto che questa presa di posizione pubblica sia stata presa dal raggruppamento giovanile del PD (e non dalla segreteria locale) è per noi la dimostrazione che esiste, nella nostra regione, un coraggioso movimento civile, alimentato da forze nuove e quindi non colluse, che si stanno impegnando per ridare alla politica il suo significato più nobile.

Dimostra inoltre che il lavoro svolto dagli aderenti e simpatizzanti di Nuovo Senso Civico ha trasferito da un ambito locale a tutto il territorio abruzzese la spinta per uscire dall'indifferenza.

La lotta contro gli insediamenti petroliferi abruzzesi è la "la madre di tutte le battaglie" perché, arginando e sconfiggendo l'invasione di questi imprenditori senza scrupoli e dei loro burattini politici, potremmo contribuire a far fare a tutta la regione un salto epocale nella sua crescita civile e nel suo sviluppo sociale ed economico; sviluppo economico basato sulla qualità della vita e sulla valorizzazione di un'armonica convivenza con le nostre risorse ambientali e territoriali.
Risorse vere e che come tali hanno una valenza"economica" ancor prima che "etica" e godono inoltre di due grandi prerogative: non sono delocalizzabili come la quasi totalità delle industrie (Termini Imerese, tanto per fare un esempio!) e distribuiscono ricchezza e benessere su un piano orizzontale, cioè a tutti.

Noi ci auguriamo che altre forze politiche, e non solo giovanili, abbiano il coraggio e la capacità di scendere in campo a fianco dei Giovani Democratici abruzzesi perché questa è una lotta di tutti gli abruzzesi i cui risultati segneranno, nel bene o nel male, il futuro dll'intera Regione per tutto il secolo corrente.

L'apporto dell'iniziativa farà inoltre lievitare ben oltre le 30 mila il numero delle firme e darà un peso ancora maggiore alla petizione che lo ripetiamo, non è la nostra ma di tutti gli abruzzesi.

Questi sono i luoghi in cui avverrà la raccolta firme nei giorni 28 e 29 novembre 2009, cioè domani e dopodomani:

PESCARA: C.so Umberto I
MONTESILVANO: P.za A. Diaz
PENNE: P.za Luca da Penne
ORTONA: C.so Vittorio Emanuele
CHIETI: P.za Gian Battista Vico
CASTIGLION MESSERE MARINO: P.za della Repubblica
SULMONA: Portici centro Storico (Bar Europa)
CELANO: P.za IV Novembre
TERAMO: C.so San Giorgio
ROSETO: Palazzo del Mare

AMPLIFICHIAMO L'INFORMAZIONE COSI' DA TRASFORMARE IN BOATO QUESTO VERGOGNOSO ED AMBIGUO SILENZIO!

P.S.
Riceviamo e pubblichiamo questa nota del nostro Presidente, Antonello Tiracchia:
"La petizione di Nuovo Senso Civico è scaricabile da sempre dal nostro sito http://www.nuovosensocivico.it ed è uno strumento aperto a tutti, ma proprio a tutti coloro che vogliono impegnarsi per permettere al nostro Abruzzo di competere economicamente sul piano internazionale attraverso attività congeniali al territorio e rispettose della salute e della dignità dei suoi abitanti.
La petizione ha la sigla EAA (Emergenza Ambiente Abruzzo) perché è nata da un progetto comune poi disatteso dalla Rete ed a cui spetta la decisione incontestabile di cancellarla o conservarla sulla testata dei nostri moduli".


mercoledì 25 novembre 2009

NOTIZIE DAL PAESE DEI BALOCCHI



Nel Paese dei Balocchi il Re parla, magari dice anche delle sciocchezze, ma le sue parole diventano – anzi sono – legge.

Nel Paese dei Balocchi il Re dice: che è vietato importare, coltivare e vendere le rape e allo stesso tempo stabilisce il prezzo delle rape e i suoi sudditi non battono ciglio perché queste cose avvengono appunto nel Paesi dei Balocchi.

Nel mondo reale, per esempio nelle democrazie occidentali che sono ancora i luoghi migliori dove un essere umano possa sperare di nascere e di vivere, il Re è, per figura traslata, il Popolo che delega un suo rappresentante a legiferare in suo nome per amministrare la cosa pubblica (res pubblica), cioè di tutti quanti.

Perché scriviamo queste cose?


Perché dopo avere sottoscritto insieme ad altri consiglieri regionali (Mauro Febbo, Gianfranco Giuliante, Luigi De Fanis, Nicola Argirò e lo stesso Gianni Chiodi) una legge urgente a favore delle estrazioni petrolifere in Abruzzo (malamente camuffata da legge energetica) ma comunque paragonabile nel senso all’editto delle rape di cui al Paese dei Balocchi, il consigliere regionale abruzzese Emilio Nasuti ha rilasciato al Tg di Antenna10 un’intervista in merito alla presenza del nostro Movimento durante la Covenant of Mayors che si è tenuta a Lanciano.

È stata l’intervista a confermarci che lui vive – politicamente parlando – nel Paese dei Balocchi; del resto avevamo già avuto un sospetto quando lo sentimmo dire che Ortona sarebbe diventato un porto per il turismo crocieristico, confondendo le navi da crociera con le bettoline e le petroliere.

Ci permettiamo di ricordare al consigliere Nasuti che il suo stipendio è pagato dai contribuenti abruzzesi e quindi lo invitiamo a fermare il suo funebre macchinone da plutocrate, scendere nel mondo reale, togliersi gli occhiali da sole e, prima di tuonare sentenze, sbirciare per lo meno il bignami della Repubblica.

Probabilmente se farà tutto questo con la dovuta attenzione scoprirà il perché molti cittadini si aspettano un incontro con i vertici della Regione.

Ma se nonostante la lettura del bignami e l’impegno nel leggerlo non avesse capito il senso delle nostre richieste si faccia spiegare da qualcuno il significato di termini come per esempio “Pubblico Interessato” e “Democrazia Diffusa” facendo anche riferimento alla Costituzione che, come uomo di governo, conoscerà sicuramente a memoria.

Nelle Democrazie ed in genere nei così detti Stati di Diritto i rappresentanti del Popolo parlano dopo avere discusso in assise e quindi sottoscritto documenti in base a leggi, norme, iter procedurali e amministrativi governati a loro volta da procedure, norme e regolamenti. Pertanto quando anche il consigliere Nasuti - in coro con quasi tutti gli esponenti della Giunta a cui appartiene - dichiara con tono sprezzante e saccente che “…il centro oli non si farà perché così è stato detto punto e basta!” viene meno ai principi elementari del suo mandato.

Noi vorremmo solo sapere quale iter procedurale è stato seguito per avvalorare queste dichiarazioni e quindi vedere i documenti che le comprovano, in virtù del fatto che questo è un diritto dei cittadini (cioè nostro) ed un dovere dei governanti (cioè suo e dei suoi colleghi della Giunta).

Ed infine, per rispetto alla sua dignità ed intelligenza, il consigliere Nasuti eviti di dire che essendo il “petrolio” un problema di pertinenza dello Stato la Giunta regionale non può fare nulla perché è come ammettere che anche il suo mandato, con tutto quello che ne sovviene, è per noi semplici cittadini un costo non solo inutile ma addirittura dannoso.

Infatti con un po’ più di impegno e minore arroganza avrebbe potuto scoprire anche lui che in Piemonte le prospezioni e le coltivazioni petrolifere sono state congelate allo stato vigente e che in Brianza (Lombardia, Italia) sono state bloccate del tutto così come in Veneto.

Il silenzio/rifiuto e le dichiarazioni espresse a pappardella dal consigliere Nasuti, e da altri colleghi di Giunta interpellati sull’argomento petrolio, alimentano il sospetto che sull’argomento venga applicata una comune strategia di disinformazione, dettata da centri di potere esterni all’aula consiliare e di cui utilizzano alcuni esponenti per sostenere i propri interessi a discapito dei cittadini.
Una risposta esauriente e documentata metterebbe fine alla lievitazione di questi maliziosi sospetti e trasferirebbe come per incanto tutta la Giunta, compreso il consigliere Nasuti, dal Paese dei Balocchi nel Paese Reale, cioè qui, in Abruzzo!

Siamo naturalmente pronti a ritrattare la nostra posizione all’apparire del documento che confermasse che la giunta Chiodi ha trasformato chiacchiere confuse in atti amministrativi forti e determinanti per la tutela del territorio abruzzese, della sua economia e della salute dei cittadini.



sabato 21 novembre 2009

CHIETI 20+20+20 CHIODI 0+0+0



Sabato 21 novembre alle 9 nel complesso monumentale di Santo Spirito si è svolta la cerimonia ufficiale della stipula del Covenant of Mayors da parte dei sindaci dei 104 Comuni della provincia, che insieme al presidente Enrico Di Giuseppantonio, sottoscrivono il protocollo che promuove il risparmio energetico e le energie alternative.

Alla cerimonia erano presenti Pedro Ballesteros Torres, responsabile del Covenant of Mayors della Commissione europea e dirigente della direzione generale Energia e trasporti dell'Unione europea; il presidente della Regione Gianni Chiodi come al solito era latitante ed ha inviato il consigliere Emilio Nasuti e l'assessore Mauro Febbo; i rappresentanti di alcune municipalità di Bulgaria, Cipro e Portogallo che sottoscriveranno una dichiarazione inerente l’adesione al patto.

La Provincia di Chieti ha assunto formalmente il ruolo di struttura di supporto della Commissione europea per il territorio di competenza. Covenant of Mayors è un’attività di coinvolgimento dei Comuni europei per redigere piani di sviluppo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.

Con la sottoscrizione del patto i municipi avvieranno un percorso virtuoso per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, che inizierà con la predisposizione del Piano energetico comunale, requisito minimo richiesto dall’Unione come impegno derivante dall’adesione al Covenant.

La Provincia, grazie all'Agenzia locale per l’energia e lo sviluppo ambientale (Alesa), coordinerà l’azione dei sindaci sul territorio, supporterà le amministrazioni nello sviluppo di progettualità innovativa e fungerà da interlocutore tra Commissione europea e Comuni per la trasmissione di dati e risultati ottenuti.

Come potete vedere dalle fotografie il Presidente Chiodi ha perso una grande occasione: quella di incontrare gli "ambientalisti cattivi" presenti in forze mentre quelli "buoni" come al solito non c'erano; sono rimasti a casa, erano troppo impegnati a polemizzare con i "cattivi".




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mercoledì 18 novembre 2009

CI VUOLE POCO PER MANDARLI A QUEL PAESE !




Nei prossimi giorni ci saranno molte novità riguardanti il nostro impegno contro la petrolizzazione dell'Abruzzo ed il modo di comunicarlo.
Al momento la raccolta firme - basata sulla revoca delle concessioni di ricerca, coltivazione e lavorazione di idrocarburi per gravi motivi ambientali, come recita l'art.6 , comma 11 e dell'art. 9, comma 2 della legge 9 gennaio 1991 n. 9 - è l'unico strumento in possesso dei cittadini per contrastare quella che di fatto è un'invasione barbarica della nostra regione.

Alessandro Lanci, fondatore e vicepresidente del nostro Movimento ha lanciato una campagna su fBook all'interno del gruppo Nuovo Senso Civico, che ha già oltre 1200 adesioni e da cui è possibile collegarsi direttamente da questo blog cliccando in alto a destra per accedere al sito e quindi dal sito cliccando sull'icona di fB.

Cari amici,
oggi ho ricevuto la prima busta con 20 firme, non c’è il mittente ma dal CAP credo provenga da Pescara.
Come sapete Nuovo Senso Civico è il più diffuso movimento che, in tutta la Regione, si sta battendo insieme ad altre associazioni, movimenti e categorie produttive contro il declassamento dell’Abruzzo in un distretto minerario.
Le ultime settimane sono state molto intense, oltre a lavorare per le iniziative del 2010 abbiamo continuato a girare un po’ tutta la regione con le conferenze e le proiezioni del video da noi realizzato e prodotto “Viaggio nei Paesi dell’Ormai”; abbiamo raccolto così altre firme e soprattutto informato altri cittadini e amministratori pubblici ancora ignari del problema; sabato 14 novembre siamo stati a Penne, ospiti del Comune nella bellissima sala del Consiglio, e domenica 15 eravamo a Città S.Angelo per un'altra proiezione, coordinata dall’instancabile Guendalina Pinto e dai suoi amici a cui vanno i nostri complimenti e ringraziamenti.
Dopo Chieti e Teramo anche Pescara si sta organizzando sempre meglio.
Purtroppo dobbiamo invece prendere coscienza che la classe politica abruzzese nella sua interezza (fatto salve alcune lodevoli eccezioni) non ha nessuna intenzione di fare gli interessi dei cittadini.
Vi ricordiamo e soprattutto lo ricordiamo ai politici, che siamo noi cittadini i loro datori di lavoro e che come tali li abbiamo assunti (eletti) e come tali li paghiamo profumatamente affinché tutelino i nostri interessi e non quelli di una ristretta casta di costruttori ed imprenditori locali (a cui loro sembrano si siano venduti in massa) che vedono il territorio come una grande opportunità di razzia per i propri interessi.
Il rifiuto ostinato della Giunta Chiodi di incontrarci è la palese prova dell'insipienza e della malafede di chi ha la coscienza sporca e cela il suo imbarazzo con un atteggiamento arrogante e dispregiativo nei confronti delle più elementari norme della democrazia.
Dobbiamo pertanto insistere con la raccolta delle firme perché è questo l'unico strumento con cui potremmo cambiare le cose; ricordatevi che l’attuale maggioranza governa l'Abruzzo rappresentando meno del 25% degli aventi diritto al voto e con un margine di circa 2.000 voti!
Quando ci presenteremo ai politici con 100.000 firme state tranquilli, ci ascolteranno e con grande attenzione, e non c’è Berlusconi o Bersani che tenga, perché senza i voti dei cittadini stanno a casa anche loro!
Le firme ci danno inoltre la possibilità di informare e di preparare l’opinione pubblica alla mobilitazione di massa che sarà il passo successivo.
Lo scorso 18 luglio 2009 a Pescara Nuovo Senso Civico ha partecipato alla manifestazione organizzata da WWF, Legambiente ed altri gruppi con circa 270 presenze ma gli altri, tutti gli altri organizzatori compresi, erano 30 (trenta)!!! Quindi se non continuiamo ad informare con proiezioni, distribuzione di video ed interventi televisivi non ci sarà partecipazione di massa ed a quel punto sarà il fallimento totale.
Su faceBook siamo già a circa 1300 iscritti al Gruppo NSC. Noi tutti dobbiamo raccogliere 20 firme a testa, che mi sembra un numero non impossibile (famiglia-lavoro-condominio-scuola ecc.) e così con pochi giorni ne avremmo altre 26.000 da aggiungere alle 30.000 già raccolte, 100.000 firme in Abruzzo non le ha mai raccolte nessuno!
Saluti a tutti e tenete duro perché tutti insieme ce la faremo.
Ricordatevi che: le uniche battaglie perse sono quelle che si abbandonano (C.G.)
O, se preferite: è schiavo colui che si aspetta che qualcun altro lo vada a liberare (E.P.)
Per scaricare il modulo basta collegarsi al nostro sito dove troverete gli indirizzi per la spedizione:
http://www.nuovosensovico.it

venerdì 13 novembre 2009

CITTADINI O AMBIENTALISTI?





Cogliamo l'occasione per chiarire ancora una volta la nostra posizione.
Se per ambientalismo si intende un generico disprezzo per il mondo occidentale nel suo complesso noi non siamo ambientalisti, perché riteniamo che il mondo occidentale, pur con le sue incongruenze, sia il luogo migliore dove un essere umano possa vivere ed il fatto che tutti lo possano criticare apertamente (e spesso anche cambiare in meglio!) ne è la prova.

Noi pensiamo che la tutela dell'ambiente - ed in termini più precisi il rispetto del territorio - sia il risultato dell'impegno civile di una società nella sua interezza e l'indice del livello di onestà della sua classe politica.

Per questo motivo il nostro approccio al problema del petrolio abruzzese non è ambientale ma Politico, dove per Politica intendiamo il governo della cosa pubblica per il benessere di tutti.

La qualità dell'ambiente corrisponde alla qualità della vita ed è il frutto di scelte politiche che partono dal basso, cioè dagli elettori; quando le decisioni che riguardano la gestione del territorio - e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini - vengono prese in base ai personali interessi economici di pochi individui nasce il degrado ambientale, che è sempre il risultato di atti di corruzione degli amministratori politici ma anche il via libera alla malavita organizzata.

Per questo motivo il dossier aperto dalla magistratura di Pescara, il servizio di Paolo Casicci su Il Venerdì di Repubblica e l'articolo di Germano Antonucci su il corriere.it sempre di oggi sono una vittoria dei cittadini abruzzesi che hanno coraggiosamente barattato l'indifferenza con l'impegno sociale e civile.

Ci pensino i politici abruzzesi. Soprattutto quelli onesti e in buona fede a cui continueremo ad indirizzare le nostre richieste perché per tutti gli altri, se sono arrivati dove sono, non c'è speranza.

QUESTO IL TESTO DEL NOSTRO COMUNICATO STAMPA

Con riferimento al servizio “Oro D’Abruzzo” apparso oggi su Il Venerdì di Repubblica a firma dell’inviato Paolo Casicci riportiamo i commenti del nostro presidente Antonello Tiracchia.

"L’interesse dei media in generale ed in particolare il dettagliato servizio de Il Venerdì sono la prova che i cittadini abruzzesi - in quanto tali e non perché ambientalisti presunti - oltre ad avere suscitato con il loro impegno l’interesse della magistratura hanno trasferito il problema petrolio-centro oli sul piano dell'informazione nazionale.

Siamo molto curiosi di sapere cosa dirà in merito il Presidente Gianni Chiodi e la sua Giunta che sinora, goffamente malcelata dietro un omertoso silenzio, sta di fatto favorendo la lobby di quegli imprenditori che identificano nel saccheggio del territorio una grande opportunità di ricchezza personale a danno dell’intera comunità civile.

Il rifiuto dimostrato dal Presidente Gianni chiodi e dalla sua Giunta di ricevere ed ascoltare delegazioni di cittadini e di comitati civici - ma anche il confuso bisbiglio di parte dell'opposizione - sono la prova del disagio che investe alcuni politici abruzzesi e che, proprio a causa di questa loro ambiguità, creano discredito sull’intera classe politica regionale.

Rinnoviamo pertanto pubblicamente la nostra richiesta per un ambito incontro con Gianni Chiodi, per noi ancora il Presidente di tutti gli abruzzesi”.

Nuovo Senso Civico