I deludenti tentennamenti e le timidezze fuori luogo manifestate in una recente intervista dal Sindaco Pupillo di fronte alla prepotente emergenza inquinamento dell’area frentana certificata con gli strumenti di ricerca più avanzati dal prestigioso Consorzio Mario Negri Sud, ci spingono a rinfrescargli la memoria ed avanzare qualche suggerimento utilizzando parole e concetti dei suoi eminenti colleghi medici.
In un precedente comunicato abbiamo preso in prestito il bellissimo slogan coniato dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri) in collaborazione con l’ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) che recita “per l’ambiente gli uomini sono responsabili, i medici due volte” e, abbiamo aggiunto noi, “i medici amministratori anche tre”, riferendoci in particolare al Sindaco ed all’Assessore all’Ambiente del Comune di Lanciano, entrambi stimati professionisti del settore.
Prima di diventare con l’elezione a Sindaco la “massima autorità sanitaria con il potere di emanare ordinanze contingenti e urgenti in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica”, il medico Mario Pupillo ha sottoscritto il “giuramento di Ippocrate” con il quale tra l’altro si è impegnato solennemente a “perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo delle sofferenze a cui ispirare con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni atto professionale” . Sempre le stesse FMOMCeO e ISDE nel 2008 hanno prodotto un documento assai significativo che ridefinisce il nuovo ruolo del medico nell’attuale mutata situazione ambientale chiamato “Carta di Padova sulla tutela dell’ambiente e della salute” nel quale si afferma che “nel considerare la tutela della salute e dell’ambiente un dovere per il medico e una sfida per la medicina e nel ritenere fondamentale l’affermazione del diritto di ogni cittadino a un ambiente salubre e sicuro quale bene comune da tutelare e da attribuire alla responsabilità morale degli uomini e dei loro governi, dichiara che la professione medica non è rivolta, con la cura delle malattie (diritto alla vita), al solo miglioramento e all’allungamento della vita: è altresì indirizzata alla prevenzione delle malattie tramite l’individuazione dei possibili fattori nocivi immessi nell’ambiente (diritto alla salute). Paradossalmente e con un pizzico di provocazione, potremmo dire che più che di nuovi ospedali, argomento sempre all’ordine del giorno, abbiamo bisogno di politiche urgenti per impedire il più possibile alle persone di finirci dentro.
Nello stesso documento si afferma che “dal momento che i rischi per la salute sono largamente legati al degrado ambientale e ai modelli di vita, i medici devono orientare il loro ruolo professionale e civile per promuovere la salute anche attraverso scelte di tutela ambientale sostenendo le amministrazioni affinchè promuovano politiche di prevenzione e quindi di salvaguardia ambientale. E’ noto che i principali determinanti della qualità dell’aria sono la mobilità motorizzata, i sistemi di riscaldamento e le immissioni in atmosfera di sostanze chimiche da insediamenti produttivi e dagli inceneritori. E’ dunque su tutti questi elementi si deve agire se si vuole migliorare la qualità dell’aria”.
Adesso il Sindaco Mario Pupillo ha una grandissima fortuna perché rivestendo il doppio ruolo di medico e amministratore può mettere immediatamente in pratica questi sacrosanti propositi ed adottare senza indugi tutte le misure di salvaguardia della salute dei propri concittadini. Non c’è alcuna necessità di perdere ancora tempo e denaro rincorrendo ulteriori ricerche e monitoraggi: i dati del Mario Negri Sud non lasciano dubbi ed in ogni caso suggeriamo al Primo cittadino che può ricorrere anche al “principio di precauzione” sancito dalla Commissione Europea il quale può essere invocato per la protezione dell’ambiente quando un fenomeno, un prodotto o un processo possono avere effetti potenzialmente pericolosi, individuati tramite una valutazione scientifica e obiettiva, se questa valutazione non consente di determinare il rischio con sufficiente certezza. Ma in questo caso, ahinoi, la certezza del danno sulla salute pubblica è evidente a tutti.
Abbiamo detto che a questo punto non ci sono più alibi e lo ribadiamo con forza: dov’è finito l’aspirante Sindaco Mario Pupillo che in campagna elettorale sfilava battagliero lungo le strade di Treglio circondato dalle bandiere di Nuovo Senso Civico contro la nuova centrale a biomasse? Che differenza c’è tra le ciminiere di Treglio e quelle della centrale a biogas di Villa Pasquini della quale il Sindaco, con disarmante candore, afferma testualmente “sono cominciati i lavori da quello che mi risulta”?? E a chi dovrebbe risultare, chi ha il dovere di informarsi e di intervenire?
La pazienza dei cittadini si sta esaurendo così come quella delle associazioni costrette a fare da supplenti agli amministratori pubblici. Basta con le scuse e gli scarica-barile: ogni Sindaco ha enormi poteri legali, amministrativi e politici per intervenire a tutela della salute dei propri concittadini.
Caro Sindaco Pupillo li eserciti al più presto con la sensibilità che le deriva anche dalla sua veste mai dismessa di medico: sarà ricordato come personalità coerente e fedele ai propri principi. Ogni altro atteggiamento dilatorio o incerto potrebbe portare a pensare che ci siano ostacoli invisibili alla difesa del bene comune e la storia prenderebbe una piega che non ci auguriamo.
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