Mi sono
addormentato ed ho sognato che l’Abruzzo non era com’è adesso la regione verde
d’Europa piena di parchi naturali, montagne incontaminate e mare cristallino,
vigneti e uliveti a perdita d’occhio, aria pulita e acqua da bere a volontà,
cibi genuini e gente felice di viverci. No, pensate che assurdità, ho sognato
che in mezzo a questi campi rigogliosi, fin quasi dentro ai parchi e perfino in
mezzo al mare costruivano raffinerie, inceneritori e impianti che distruggevano
tutto quello che avevano intorno, comprese le vite delle persone.
Poi ho
sognato che non era come accade oggi che tutti gli amministratori pubblici dal
Consiglio Regionale fino al più piccolo dei Municipi difendono con energia
prima di tutto gli interessi collettivi, la salute dei cittadini ed il bene
comune, ma molti di loro, pazzesco, si mettevano d’accordo con personaggi
equivoci, gruppi e società assai ricche e potenti che curavano solo i propri
profitti e addirittura (cosa incredibile a dirsi ma d’altronde è un sogno)
ottenevano in cambio favori, soldi e carriere assicurate.
Sempre nel sogno,
o forse è meglio definirlo un incubo, ho visto che al contrario della realtà quotidiana
nella quale gli amministratori pubblici guardano sempre avanti per garantire un
futuro migliore alle nuove generazioni e per ottenerlo studiano, si informano,
ascoltano esperti e scienziati e poi adottano programmi di lungo periodo,
queste stesse persone, cosa impossibile a pensarsi, facevano di tutto per
creare le emergenze e con queste arricchivano loro stessi, i loro amici e gli amici
degli amici. Addirittura (meno male che è un sogno e non si può avverare) li ho
visti che facevano riempire le discariche fino al collasso e poi erano
costretti, loro malgrado, a far bruciare i rifiuti negli inceneritori e
disperdere veleni dappertutto. E siccome tutti questi inceneritori ancora non
c’erano (ma li stavano costruendo) supplicavano i proprietari di qualche piccola
centrale a biomasse già in funzione di venire in soccorso. E questi ultimi, in
cambio di un bel po’ di soldi pubblici, si sacrificavano e davano una mano ai
politici. Certo che i sogni a volte sono proprio assurdi!
E poi il
sogno (l’incubo) proseguiva e l’aria dell’Abruzzo non era più pura e salubre come
sempre ma, roba da non crederci, così inquinata e in molte parti talmente
avvelenata da causare disturbi e malattie e nonostante questo i Sindaci e tutte
le persone con responsabilità pubbliche invece di difendere senza indugi la
salute dei loro concittadini preferivano aspettare e rimandare senza
migliorare, mentre nel’attesa la gente continuava ad ammalarsi e a volte a
morire. Che sospiro di sollievo sapere che è tutta fantasia!
Anche
perché ho sognato perfino che i politici non facevano come avviene sempre nella
vita reale che durante le campagne elettorali si ergono a paladini di tante
battaglie civili e fanno bellissimi discorsi in difesa dei beni comuni, come
l’acqua ad esempio, e poi dopo eletti mantengono tutte le promesse con coerenza
e dignità. No, in questo sogno orribile i candidati prima si schieravano dalla
parte del popolo e dei più deboli e poi una volta seduti sulle poltrone del
comando si rimangiavano tutto per “ragione di partito”, “necessità di
coalizione” o “supremi interessi di Stato”. Che stravaganza, per fortuna non
può essere vero.
Ho sognato infine, meno male l’incubo stava
giungendo al termine, che l’Abruzzo non era come oggi luogo ospitale ed
accogliente per tutti quelli che vengono in pace ma era diventato, che orrore!,
terreno di conquista per malavitosi e affaristi di ogni sorta che avevano già
avvelenato le proprie terre di origine. E nel sogno non succedeva come nella
realtà che tutti i nostri rappresentanti pubblici si battono con forza e senza
paura per impedire tali infiltrazioni, ma addirittura le favorivano in cambio
di lussi e potere. Perfino nel sonno avevo i brividi lungo la schiena…
Poi per
fortuna mi sono svegliato. O no?
fm
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