giovedì 2 febbraio 2012

AMICONE... GRAZIE DI ESISTERE - NON PERDETEVI QUESTA INTERVISTA NE VALE LA NOSTRA SOPRAVVIVENZA

Amicone, più che della qualità dell'aria, ci sembra di capire che non è molto informato in merito, si preoccupi un pò di più della qualità della politica a cui lei appartiene, che a volte, grazie alle sue scelte o alle non scelte, è la vera causa della poca qualità dell'aria che respiriamo.
ECCO CHI DOVREBBE TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI ABRUZZESI

Caso Tarantini: direttore Arta Amicone nelle intercettazioni. Si scambiava sms con Lavitola

Mario Amicone
Mario Amicone
Nelle intercettazioni telefoniche sul caso Tarantini, c'é un passo che riguarda uno scambio di sms tra Valter Lavitola e Mario Amicone, attuale direttore generale dell'Arta (Agenzia regionale abruzzese di tutela ambientale), ex consigliere regionale ed ex assessore Udc della Giunta Pace, ora esponente della lista "Rialzati Abruzzo" che fa parte della maggioranza di centrodestra alla Regione.
Amicone si lamenta con Lavitola (tuttora latitante), perché - secondo quanto riporta www.corriere.it - ritiene di essere preso in giro e afferma che qualcuno deve ricordare al presidente Berlusconi cosa ha fatto lui e quanto gli era stato promesso. Poi aggiunge di essere in attesa di una designazione per un incarico bene definito.
Il Corriere della Sera riporta in particolare uno scambio di sms avvenuto lo scorso 7 giugno tra Valter Lavitola, direttore dell'Avanti accusato di estorsione, e lo stesso Amicone, riguardante un "incarico".
Scrive Amicone nel primo sms: "Francamente oltre che sfiduciato sono deluso e mi sento preso in giro. Credo che il presidente, per quanto impegnato, se qualcuno gli ricordasse chi sono...".
E nel secondo: "Cosa ho fatto e le promesse fatte a me, si arrabbierebbe e chi mi dovrebbe designare sa quale è l'incarico possibile".
Lavitola scrive a Amicone: "Ti do la mia parola che farò leggere il tuo sms al Presidente. Ti assicuro che non dimentico".
L'UDC: AMICONE NON E' PIU' DEI NOSTRI
In riferimento a quanto pubblicato stamani da alcuni quotidiani nazionali nell'ambito delle intercettazioni telefoniche sul caso Tarantini, l'ufficio stampa Udc precisa che "il direttore generale dell'Arta Abruzzo, Mario Amicone, non fa piu' parte dell'Udc dal settembre 2008". "Nelle elezioni regionali abruzzesi dello stesso anno - prosegue la nota centrista - Amicone e' stato tra i promotori della lista 'Rialzati Abruzzo' a sostegno del futuro presidente Gianni Chiodi, contrapposto all'allora candidato del centrosinistra Carlo Costantini e a quello dell'Udc Rodolfo De Laurentiis".
RIFONDAZIONE: SI DIMETTA
"Stamattina i lettori del Corriere della Sera hanno potuto leggere a pagina 3 lo scambio di sms tra l'ex-consigliere e assessore regionale e neonominato direttore generale dell'ARTA Mario Amicone e l'ormai famigerato Valter Lavitola". A parlare e' il consigliere regionale di Rifondazione, Marizio Acerbo.
"Di particolare interesse - afferma l'esponente di opposizione - e' anche lo scambio di messaggi del 7 giugno scorso tra Valter Lavitola e Mario Amicone, direttore generale dell'Arta (l'Agenzia abruzzese per la tutela dell'ambiente, nominato nel marzo 2011) ed ex assessore regionale, politico dell'Udc. Quest'ultimo nei primi due sms si lamenta perche' si sente preso in giro e afferma che qualcuno deve ricordare al presidente cosa ha fatto lui e quanto gli era stato promesso, aggiungendo che e' in attesa di una designazione per un incarico bene definito".
Acerbo riporta poi quanto pubblicato dal Corsera relativamente agli Sms: "Amicone: 'Francamente oltre che sfiduciato sono deluso e mi sento preso in giro. Credo che il presidente, per quanto impegnato, se qualcuno gli ricordasse chi sono...'. E poi il secondo sms: 'Cosa ho fatto e le promesse fatte a me, si arrabbierebbe e chi mi dovrebbe designare sa quale e' l'incarico possibile'. Lavitola: 'Ti do la mia parola che faro' leggere il tuo sms al Presidente. Ti assicuro che non dimentico'. Escono confermate - osserva Acerbo - le ragioni della protesta di Rifondazione Comunista contro la nomina di un personaggio come Mario Amicone ai vertici dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente.
Si conferma che la 'rivoluzione meritocratica' di Gianni Chiodi e' una presa in giro. Non sapevamo che a selezionare le nomine fosse un personaggio come Lavitola! Possiamo facilmente intuire cosa Amicone ha fatto per il Berlusconi: tutti ricordano il cambio di schieramento di Amicone alla vigilia delle regionali, l'abbandono dell'UDC e il sostegno elettorale dato a Gianni Chiodi. Il quadro che emerge sul PDL abruzzese e nazionale e' sempre piu' squallido. Dopo la cricca degli amici di Verdini e Gianni Letta, ora finiamo nelle indagini sui 'papponi' e le estorsioni.
Rifondazione Comunista - conclude Acerbo - chiede le immediate dimissioni di Mario Amicone dal vertice dell'ARTA e invita lo stesso Presidente Chiodi a riflettere sulla sua permanenza alla Presidenza della Regione Abruzzo".
DA: www.abruzzo24ore.tv

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