Io sottoscritto Alessandro Lanci,
Presidente dell’Associazione Nuovo Senso Civico, con migliaia di iscritti e un
blog raggiungibile al seguente indirizzo internet: http://www.nuovosensocivico.blogspot.it/
, visitato da oltre 120 mila persone ogni anno, premetto:
il Governo uscente, per
iniziativa dei ministri Passera e Clini, ha approvato con decreto
interministeriale – in realtà con un colpo di mano e approfittando della sua
irresponsabilità politica – la “Strategia Energetica Nazionale”, che condanna l’Abruzzo a diventare distretto
petrolifero.
Ma per fortuna la Corte Costituzionale ha bloccato
il decreto interministeriale in questione.
Nel frattempo il progetto “Ombrina Mare 2” sta
andando celermente avanti ed anzi si teme che entro pochi giorni possa ricevere
la concessione.
(Il progetto consta di una piattaforma a mare posizionata a 6 km dalla costa, per l’estrazione di petrolio e la susseguente desolforazione che avverrà su una gigantesca nave che dovrà stazionare stabilmente in quel tratto di mare – tra l’altro, incluso nel Parco della Costa teatina/Costa dei Trabocchi - uno dei litorali più suggestivi dell’Adriatico )
(Il progetto consta di una piattaforma a mare posizionata a 6 km dalla costa, per l’estrazione di petrolio e la susseguente desolforazione che avverrà su una gigantesca nave che dovrà stazionare stabilmente in quel tratto di mare – tra l’altro, incluso nel Parco della Costa teatina/Costa dei Trabocchi - uno dei litorali più suggestivi dell’Adriatico )
Va anche considerato che la compagnia inglese
Medoil, come tutte le altre numerose società straniere che estraggono petrolio
dal nostro mare, pagherà royalties irrisorie di appena il 7% (ma la gran parte
delle compagnie non paga nulla in virtù del regime di generose esenzioni
vigenti.
Tanto che l’intero incasso della Regione per le centinaia di pozzi esistenti in terra e in mare è in Abruzzo di appena 254 mila euro) e poi metterà sul mercato il prodotto raffinato ai prezzi correnti.
A conti fatti, a noi resterà solo l’inquinamento, stando così le cose non si comprende come l’attuale governo possa considerare la piattaforma “Ombrina Mare 2” un progetto “strategico”.
Tanto che l’intero incasso della Regione per le centinaia di pozzi esistenti in terra e in mare è in Abruzzo di appena 254 mila euro) e poi metterà sul mercato il prodotto raffinato ai prezzi correnti.
A conti fatti, a noi resterà solo l’inquinamento, stando così le cose non si comprende come l’attuale governo possa considerare la piattaforma “Ombrina Mare 2” un progetto “strategico”.
In questa situazione, mentre si preannunciano
grandi manifestazioni, alcuni esponenti politici pronunciano, per lo più a mezza bocca, parole
di contrarietà a questa iniziativa industriale della società Medoil.
L’On. Giovanni Legnini ha presentato solo ieri un disegno di legge, lodevole ma tardivo, per il ripristino delle distanza di 12 miglia dalla costa o dalle aree marine e costiere anche per i progetti in corso.
L’On. Giovanni Legnini ha presentato solo ieri un disegno di legge, lodevole ma tardivo, per il ripristino delle distanza di 12 miglia dalla costa o dalle aree marine e costiere anche per i progetti in corso.
In verità tutte le forze politiche, con poche
eccezioni, hanno mantenuto, sulla
questione della petrolizzazione dell’Abruzzo, un atteggiamento torpido e
rassegnato, mentre nell’opinione pubblica si diffondeva l’allarme.
Ora, di fronte al pericolo imminente di un
stravolgimento dell’economia abruzzese,
la protesta è diventata generale ed ogni categoria è scesa in campo contro questa deriva petrolifera, nella
convinzione che fare della nostra terra un distretto petrolifero sia una scelta
folle, che finirà per procurare gravi danni al suo sviluppo turistico e alla
sua agricoltura, oltreché alla salute della gente.
A prova di
quanto profondamente la questione è sentita dall’opinione pubblica sta il fatto
che in Abruzzo il Movimento 5 Stelle ha avuto un vero trionfo soprattutto nelle
zone costiere o prossime ad esse, laddove i pericoli di grave inquinamento
marino ad opera degli idrocarburi sono particolarmente avvertiti.
Onorevoli parlamentari, sappiate che sta montando
una sollevazione senza precedenti dell’intera popolazione regionale contro
questi ultimi regali fattici dal governo tecnico e i partiti e i movimenti che
non si impegneranno con tutte le proprie forze saranno giudicate come conniventi
con tali nefasti progetti governativi.
Nessuno si illuda che la tempesta prima poi passi e che alla fine
la gente finirà per rassegnarsi e accettare ogni obbrobrio.
Perché se mai la tempesta passerà, lascerà dimezzate le forze politiche che non si saranno impegnate immediatamente e fino in fondo per premere sul governo e ottenere le revoca di tali programmi.
Perché se mai la tempesta passerà, lascerà dimezzate le forze politiche che non si saranno impegnate immediatamente e fino in fondo per premere sul governo e ottenere le revoca di tali programmi.
Ai neoparlamentari dei Movimento 5 Stelle ci
permettiamo di suggerire di uscire dalla loro torre di avorio e concertare
senza indugi con le altre forze parlamentari le azioni di intervento da fare
sul governo.
Attendo una risposta da ciascuno di voi neodeputati
e neosenatori.
Lanciano, 18
marzo 2013
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