In questa "melmosa" vicenda di OMBRINA MARE sono le lettere che ci svelano in maniera lampante come, sotto sotto, ci stiano fregando alla grande.
Prima c'è stata quella dal Ministero alla Regione Abruzzo per la richiesta di un parere che il presidente Chiodi dice di non aver mai ricevuto (nell'epoca di Internet tra Roma e L'Aquila evidentemente usano ancora i piccioni viaggiatori...).
Poi ecco quella di convinto ringraziamento che la Medoil Gas (proprietaria di Ombrina) ha inviato al ministro per (?) l'Ambiente Clini il 27 giugno 2012.
Vi invitiamo a leggerla con il suggerimento, se siete deboli di stomaco, di prendere prima un'adeguata pastiglia:
L'amministratore delegato di MOG, Sergio Morandi, dopo essersi lamentato con il ministro dell'ambiente per le norme introdotte in passato per una maggiore salvaguardia dell'ambiente stesso (ma vi rendete conto?!) passa alla sviolinata finale perchè quei maggiori vincoli sono stati spazzati via in un attimo con il famoso art.35 del decreto "CrescItalia" del 22 giugno 2012 (Governo Monti-Passera-Clini voti favorevoli di PDL-PD-UDC) che, dopo un finto irrigidimento delle norme per gettare fumo negli occhi degli ingenui, stabilisce di fare salvi tutti i procedimenti autorizzatori e concessori avviati al 29 giugno 2012: un vero e proprio "condono tombale" per il nostro mare e le nostre terre.
Ecco la corrispondenza d'amorosi sensi:
"Desideriamo esprimere un doveroso apprezzamento per il prezioso contributo apportato da Lei e dai Suoi collaboratori per l'individuazione della soluzione poi adottata dal Governo al fine di porre riparo ad una situazione insostenibile oltre che ingiusta per gli operatori del settore e auspichiamo un positivo completamento dell'iter di presentazione alle Camere per una sua definitiva e rapida approvazione".
Ribadiamo: ma vi rendete conto?
Basta leggere queste righe per capire tutto, senza bisogno di affannarsi nello studio di atti e documenti ufficiali.
Un ministro che dovrebbe stare lì per tutelare l'ambiente (e la salute e il benessere e la bellezza) del suo Paese e che invece si affanna, come detto esplicitamente nella missiva, per agevolare gli interessi delle compagnie petrolifere.
In una nazione civile sarebbe più che sufficiente per esigerne le dimissioni immediate, ma, ahimè, in Italia i criteri di valutazione sono ben altri e guardacaso sempre a scapito del bene comune.
Se poi leggiamo le dichiarazioni successive di Clini veramente sfioriamo il ridicolo:
«Non ho mai intrattenuto rapporti con tale società
né tanto meno con altre società petrolifere al fine di negoziare particolari
normative di favore. Lo dimostra il fatto che la normativa
introdotta nel nostro paese, e le conseguenti misure di precauzione per le
attività di esplorazione petrolifere nel mare, sono le più restrittive al
mondo».
Come?? Abbiamo letto bene? In Italia avremmo le norme più restrittive al mondo?
Ormai lo sanno anche i bambini che l'Italia è il paese della cuccagna per tutti i trivellatori grazie ad una serie innumerevole di agevolazioni che abbiamo evidenziato in ogni occasione (basta farsi un giretto su questo blog).
Ne citiamo due per tutte:
- in Italia fino a poco tempo fa non esistevano limiti di distanza per le trivellazioni in mare (Ombrina si trova a 6km dalla costa) e dal 2012 detto limite è di 12 miglia (fatte sempre salve le autorizzazioni precedenti). Negli altri Paesi si va da 40 km fino ai 160km degli Stati Uniti;
- in Italia le royalties (percentuale sul valore estratto) versate allo Stato dai petrolieri raggiungono un massimo del 7% (con una corposa fascia di esenzione iniziale) mentre nel resto del mondo vanno da un minimo del 20% fino al 90%
Alla faccia della normativa più restrittiva al mondo!
Cornuti e mazziati forse sì, ma fessi no!
Caro ministro per(??) l'ambiente Clini sono 20 anni o forse più che lei ha un ruolo determinante in quel palazzo, prima da dirigente e adesso da ministro. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: non ci sono mai stati disastri ambientali così frequenti come negli ultimi 20 anni.
Adesso noi tutti ci siamo veramente stufati di fare il lavoro al posto vostro. Non vi chiediamo di metterci la passione ma vi ricordiamo che siete pagati molto bene per farlo.
La speranza che ci resta è che la ventata di cambiamento che (speriamo) porti ad un rinnovamento generale riguardi non solo i politici ma tutti i cosiddetti "servitori dello Stato" che devono dimostrare sul campo di esserli per davvero.
Nel frattempo, tanto per dargli una spintarella, TUTTI A PESCARA SABATO 13 APRILE ALLE ORE 15,30 PER MANIFESTARE CONTRO OMBRINA MARE E FERMARE IL DISASTRO PETROLCHIMICO IN ABRUZZO.
Chi ci crede per davvero si vede.
NUOVO SENSO CIVICO
Movimento spontaneo di Cittadini Abruzzesi
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