venerdì 19 aprile 2013

ELOGIO DELLA BICICLETTA

Mentre a Lanciano restiamo in paziente e fiduciosa attesa dell'avvio delle piste ciclabili e del servizio di bike-sharing e mentre qualche "mente illuminata"(!?) dell'Amministrazione Comunale propone la riapertura di Corso Trento e Trieste alle automobili (come se in Viale Cappuccini i commercianti facessero affari d'oro...) vogliamo sottoporvi una notizia che viene dall'Estremo Oriente, così, tanto per darci un respiro internazionale e mostrare in che auspicabile direzione va il mondo.

Ah, un'ultima annotazione per chi si ostina ancora a proporre nuovi parcheggi: fatevi un giro a qualsiasi ora per la Città e avrete la sorpresa di vedere centinaia di posti vuoti. Se poi però avete particolari urgenze potete sempre fare richiesta per una bella "elisuperficie" (si dice così?) che, come abbiamo visto, non si nega a nessuno.

Ecco qui di seguito l'articolo di Silvio Piersanti da "Il Venerdì di Repubblica":

"CONSEGNARE COI FURGONI COSTA: I GIAPPONESI LO FANNO IN BICI" 
L'ordine era: ridurre le spese, incrementare i guadagni, accelerare le consegne, salvaguardare l'ambiente, migliorare l'immagine dell'azienda. La Ecolhai Co., una delle più grandi ditte di trasporti di Tokyo (circa trenta milioni di abitanti) non è stata a pensarci su e, con una sola mossa, ha raggiunto tutti gli obiettivi. Ha lasciato in garage metà dei suoi automezzi, impossibili da parcheggiare in centro durante le consegne senza incappare in pesantissime multe, e ha acquistato 150 biciclette.

Le migliaia di pacchi e pacchetti da consegnare ogni giorno, inclusi sabato e domenica, sono stati puntualmente recapitati da fattorini-pedalatori capaci di portare ciascuno 150 chili di merce a 15 chilometri all'ora. Per trasportare il peso, ogni bici è stata dotata di un traino consistente in un carrello a due ruote con contenitori perfettamente impermeabili. E le biciclette sono "electrically assisted", ossia fornite di batterie che consentono un'agile pedalata anche a pieno carico.

Non più furgoni bloccati dagli ingorghi, niente multe per divieto di sosta, possibilità di arrivare con il mezzo esattamente davanti al luogo di consegna, lodi dai media e dall'opinione pubblica per gli aspetti ecologici dell'iniziativa, meno patenti di guida, meno assicurazioni. Vantaggi che hanno permesso di abbassare le tariffe delle consegne di circa il 50 per cento.

Una bici elettrica con carrello costa 230 mila yen (circa duemila euro) e gli affari sono cresciuti del 50 per cento in un anno. ha spiegato la dirigente Yui Kurihara, . E la febbre verde si è rilevata contagiosa: anche le ditte concorrenti hanno cominciato a usare bici con batterie a energia solare. 

Come potete constatare, quindi, non solo benefici ambientali ma corposi vantaggi economici.

Per la bicicletta non ci sono controindicazioni: sarà questa il Sol dell'avvenire  

Franco Mastrangelo - NSC 

P.S.: un amico mi segnala che, senza spostarsi dall'altra parte del globo, anche a Milano esiste una cosa del genere.
Qui di seguito il comunicato stampa dal sito "Milano Today" che ne illustra le caratteristiche:


Nella primavera del 2012 Milanbike e i suoi corrieri in bicicletta hanno avviato il loro servizio di consegne a domicilio. Non soltanto corrispondenza, plichi e buste ma anche cassette di frutta e verdura, vino, pacchi di carta intestata per le aziende, pannelli pubblicitari, medicinali, spesa del supermercato, buoni pasto, giocattoli e cosmetici.
Con Milanbike la cosiddetta mobilità sostenibile non è più soltanto uno sterile esercizio teorico, ma viene messa in pratica dalle aziende maggiormente votate al rispetto dell'ambiente diventando partners di Milanbike, mantenendo anche un occhio di riguardo al portafoglio. Tutto questo ha iniziato a muoversi per le strade di Milano su carrellini rimorchio trainati da biciclette blu. Questo è l'inconfondibile "marchio di fabbrica" delle consegne fatte da Milanbike. In sella una ragazza o un ragazzo intorno ai 25 anni, di cultura universitaria, consapevole di fare un lavoro che, oltre a sposare la propria passione per la bicicletta, promuove un'innovativa modalità di consegna delle merci in città, a tutto beneficio della qualità dell'aria e della salute di tutti. Il loro sorriso è la consapevolezza di fare una cosa giusta.
I ciclisti di Milanbike consegnano attualmente circa 300 cassette di frutta e verdura alla settimana nelle case dei milanesi e riforniscono di vino diversi ristoranti ed enoteche. Grazie a Milanbike ogni giorno circolano mediamente un furgone ed due scooter inquinanti in meno, ma potrebbero essere molti di più. Iniziative come quella di Milanbike dovrebbero essere incentivate, in quanto rappresentano un segnale di possibile inversione di tendenza e di riorganizzazione degli stili di vita, a beneficio della salute e della qualità della vita in città, in un momento di crisi economica che deve rappresentare l'occasione per rivedere l'attuale organizzazione degli spostamenti in città, introdotta nel secolo scorso con il boom del petrolio e delle industrie automobilistiche. La persistente crisi dell'industria dell'auto, incapace di sviluppare soluzioni di trasporto innovative ed eco-friendly a prezzi competitivi e i continui rialzi del prezzo dei carburanti, rappresentano i sintomi cronici di un'era destinata al definitivo tramonto. Per maggiori dettagli ed informazioni www.milanbike.it.

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