domenica 1 marzo 2009

PETROLIO E SUPERSTIZIONE


Dopo avere letto le due lettere che seguono la prima cosa che dovete fare è quella di andare su wikipedia e cercare di saperne di più su Giovanni Battista Vico, quello dei corsi e ricorsi storici!
Andate però anche a vedere chi è stato Beniamino Rosati.

Leggete le lettere che seguono e vi renderete conto anche voi di come la realtà e la storia possano superare anche la più fervida fantasia.

Provate a trasferire situazione e personaggi nell'Abruzzodi oggi,
a 37 anni di distanza dagli avvenimenti a cui si fa riferimento nelle due lettere.


Il Presidente dell’Associazione per la Tutela e il Progresso della Valle del Sangro e della riviera Frentana Prof. Beniamino ROSATI inviò nel giugno del 1972 la seguente lettera ai Parlamentari della regione abruzzese.

“ L’associazione, sorta a Fossacesia a difesa della foce del Sangro contro l’incombente minaccia della istallazione di una Raffineria di petrolio, ha raccolto il consenso di numerose alte personalità del mondo scientifico, culturale ed anche politico da tutta l’Italia ed ha registrato la deliberazione consigliare unanime di cinque Comuni più interessanti della zona, interprete della volontà popolare espressa con pubbliche e spontanee manifestazioni.

Il periodo elettorale che tenuto impegnati i candidati non ha consentito di conoscere la loro opinione sui vantaggi millantati e sugli evidenti danni derivanti alla Regione.

Per chiarire senza equivoci o errori tale vicenda, l’Associazione ritiene necessaria sapere se le ragione che l’hanno indotta ad orientarsi nella opposizione sono valide o errate e, pertanto, attende che i nostri Senatori facciano conoscere democraticamente la loro opinione.

Con la fiducia di una cortese, sollecita risposta, porgiamo a Lei

nostro rappresentante i più vivi ringraziamenti.


Questa è la risposta che l'allora Ministro della Sanità REMO GASPARI inviò l'11 agosto 1973 al prof. Beniamino Rosati


Caro Professore,

Sono assai spiacente di non poter condividere il Suo punto di vista.

Il Ministero della Sanità, nello scorso aprile, dopo avere esperito i più diligenti accertamenti, ebbe a dare il parere favorevole alla Sangro-Chimica.

Per mia tranquillità, nell'assumere la direzione del Dicastero, a fine giugno, ho voluto incaricare una nuova Commissione, anche con la partecipazione di tecnici dell'Istituto Superiore di Sanità, per un approfondito esame sia della Sangro-Chimica che della Termo-Elettrica.

Il responso dei tecnici è stato favorevole.

Pertanto io credo che sia mio dovere non seguire le superstizioni ma i dati obiettivi che i tecnici offrono su problemi che certamente hanno grandissima importanza per lo sviluppo industriale della Valle del Sangro.

La possibilità di destinare i miliardi della Sangro-Chimica ad altre opere, Lei sa che non esiste perché lo Stato fa realizzare gli impianti industriali nel settore della raffinazione del petrolio in rapporto alle esigenze energetiche nazionali.

La Sangro-Chimica, intanto viene finanziata in quanto nel suo settore vi è la necessità di accresecere la produzione.

Il problema che si pone, quindi, non è quello di destinare quei miliardi in altre attività, ma se realizzare l'impianto a Fossacesia o nella Valle del Trigno.

Circa il pensiero delle popolazioni, caro professore, io credo che un uomo politico debba essere prima di tutto d'accordo con la poropria coscienza e debba guidare le popolazioni sulla via delle cose giuste ed a garantire il progresso della nostra società.

Se alcune persone in buona o cattiva fede (Lei certamento io la considero una persona in perfetta buona fede) riescono a far presa con timori superstiziosi, io credo che il politico non debba tenerne conto se ha la sicurezza che l'opera, una volta realizzata, sarà fonte di benessere e di progresso.

Caro Professore lei sa che io sono ancora abbastanza giovane e credo di avere davanti a me ancora una lunga carriera politica; se la Sangro-Chimica non si realizzasse penso nessuno potrà attribuirmi delle responsabilità: ho fatto quello che potevo. Se, invece, si realizzasse, sarei uno sciocco a non valutare che, verificandosi ciò che superstiziosamente si fa credere alle popolazioni, io avrei perduto per sempre un elettorato che mi è stato amico e fedele.

Se sono fermo nella mia battaglia, è perché ho la certezza assoluta che l'eventuale realizzazione mi darà ragione.

Cordiali saluti.

Remo Gaspari

Ministro della Sanità



Tralasciamo qualsiasi commento su questa risposta, rappresentativa di un modo distorto di concepire l'impegno politico, perchè anche i più benevoli commenti sarebbero impietosi.










1 commento:

Tom P. ha detto...

Molto molto molto interessante!
Lo sviluppo industriale della Val di Sangro si è avuto dopo quella data e possiamo facilmente immaginare che nessuna Sevel, Honda ecc si sarebbero mai andate a collocare accanto ad una raffineria. Eppure se oggi qualcuno dicesse che quello sviluppo è risultato della politica gaspariana tutti sarebbero disposti a crederlo. Spero che vemgano in molti a leggere questo articolo.