Riproduciamo qui di seguito per intero un recente post di Maria Rita D'Orsogna riguardante i nefasti propositi del ministro Passera (e quindi, di conseguenza, dell'intero governo Monti) riguardo petrolio e trivellazioni.
Vogliamo soltanto aggiungere che l'Italia è stata ridotta nelle attuali penose condizioni da intere generazioni di politici, amministratori e dirigenti pubblici e privati che non hanno mai guardato al di là del proprio naso, per i quali l'interesse era solo l'immediato, senza nessun progetto innovativo o visione di largo respiro e soprattutto di lungo termine favorevole all'intera comunità.
Che un governo "tecnico" che ribadisce continuamente di essere diverso da tutti gli altri governi "politici" faccia dei ragionamenti così miopi e antistorici, come se nulla fosse cambiato in cinquant'anni in ambito energetico e scientifico, lascia sinceramente di stucco.
Se poi, come hanno fatto quasi tutti finora, all'interesse generale ed al bene comune si preferiscono gli interessi dei soliti pochi noti, allora tutto diventa più chiaro.
Solo che questa volta troverete una massa di persone informate e consapevoli che sapranno benissimo cosa fare per smontare pezzo pezzo queste assurde velleità.
Dal blog di Maria Rita D'Orsogna:
Sunday, August 12, 2012
I DELIRI DI PASSERA
Caro signor Passera,
Ci
sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi
progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione
piccola piccola per il futuro.
Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa.
Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.
Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo.
Lei
parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti
dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio
delle estrazioni di idrocarburi.
E la gente dove deve andare a vivere di grazia?
Ci dica.
Dove e cosa vuole bucare?
Ci dica.
I
campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del
Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di
Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali?
I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di
Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti?
Ci dica.
Oppure
dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di
tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e
dopo che decine e decine di persone sono morte?
Vorrei tanto sapere dove vive lei.
Vorrei
tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse
lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto
che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che
fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che
fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara'
questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia.
Ma
io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono
giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici
banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere.
Lo
so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non
votano. Il cancro verra' domani, non oggi. I petrolieri sbavano per
bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so.
Ma
qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo
governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e' morale
pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale
della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si aveva il
coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia.
Egregio
Ministro PE no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente.
Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.
Ma non vede cosa succede a Taranto?
Che
dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza
protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza
l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i
tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine?
E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale?
E lei pensa che questo e' il futuro?
Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella.
Qui
il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum
caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo
piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro
si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook,
Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la
California.
Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.
Il
futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera'
nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si
chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.
Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente e'?
E gli italiani cosa faranno?
Non lo so.
So
solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma
esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo
scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una
landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le
nostre vite sono sacre.
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