martedì 25 settembre 2012

QUALITA' DELL'ARIA: ITALIA MAGLIA NERA D'EUROPA. E A TREGLIO E VILLA PASQUINI COSA NE PENSANO?

Riproduciamo qui di seguito il post pubblicato dal Prof. Federico Valerio sul suo blog "Scienziato preoccupato" ( federico-valerio@blogspot.com ) che invitiamo tutti a seguire costantemente per l'altissimo interesse dei temi trattati con la massima competenza.
Abbiamo l'onore di collaborare da tempo con il Prof. Valerio soprattutto sul tema delle biomasse e della qualità dell'aria di cui è uno dei maggiori esperti nazionali.

Alla fine di questa illuminante lettura aggiungiamo alcune considerazioni di natura "locale" che speriamo ottengano lo stesso effetto.

CHE ARIA SI RESPIRA IN EUROPA? REPORT 2012

Da poche ore, l'agenzia Europea per l'Ambiente  ha presentato il  rapporto 2012 sulla qualità dell'aria dei paesi dell'Unione.
Non a caso, l'immagine di copertina  del Rapporto, riprodotta in alto, è stata scattata in Italia.
Infatti, tra gli Stati fondatori dell'Unione Europea, l'Italia è la maglia nera, è il caso di dirlo per qualità dell'aria.

Fig. 1 Mappa della concentrazione media annuale di PM10
La Figura 1 mostra la localizzazione delle stazioni di monitoraggio attive in tutta Europa. Quelle in rosso, nel 2010,  hanno fatto registrare il superamento dell'obbiettivo di qualità per la concentrazione media annuale di polveri sottili (PM10), pari a 40 microgrammi per metro cubo d'aria.
Quelle in arancio, hanno superato il limite previsto per le concentrazioni medie giornaliere delle stesse PM10.
L'Italia, tra i paesi fondatori dell'Unione Europea, è quello che mostra il maggior numero di punti rossi e arancioni!
Questo risultato, ovviamente, non è un caso in quanto in Italia è mancata una seria politica di incentivazione al trasporto urbano, i controlli sull'inquinamento industriale sono estremamente carenti ( Taranto, Brindisi docent) e la recente incentivazioni a realizzare centinaia di centrali alimentate a biomasse ha dato certamente il suo contributo a raggiungere questo record negativo.
Ma non è solo un problema simbolico di "maglia nera" della qualità dell'aria.
Il mancato rispetto delle normative europee ci costringe a pagare tasse salate, ma, ancora peggio, la situazione mostrata in figura dice anche che, a causa di questo inquinamento evitabile, l'aspettativa di vita degli Italiani che abitano le città in rosso e in arancio è minore di quella degli altri partner europei. Nelle città europee più inquinate si possono perdere da otto a ventiquattro mesi di vita.

Prof. Federico Valerio
Questo è solo l'ultimo dei dati scientifici che, aggiungendosi a tutti quelli precedenti che abbiamo presentato pubblicamente, ci dicono una sola cosa: NON POSSIAMO PIU' PERMETTERCI INTERVENTI DI ALCUN TIPO CHE VADANO A PEGGIORARE UNA SITUAZIONE DI QUALITA' DELL'ARIA GIA' PRECARIA MA DOBBIAMO SUBITO PRETENDERE CHE SI RISPETTI LA LEGGE NEL PROCEDERE SUBITO A MIGLIORARNE LE CONDIZIONI.

E non si tratta certo solo del Nord Italia industrializzato: la vicina Pescara risulta tra le città più inquinate d'Europa! (abbiamo questo dato perchè lì hanno le centraline di rilevamento tutto l'anno. Se le mettessimo anche noi cosa uscirebbe fuori?)
Poichè da tempo continuiamo a ripetere le stesse cose perchè chi deve intendere intenda, questa volta riproduciamo uno stralcio da un nostro precedente post del 16 giugno scorso pubblicato in occasione della Conferenza dei servizi sulla Centrale a biogas di Villa Pasquini che fa sempre bene rileggere:
 
La qualità dell’aria ambiente a Lanciano, nell’area circostante e nella zona specifica di località Bel Luogo/Villa Pasquini

  1. Lo studio del 2010 sulla qualità dell’aria commissionato al Consorzio Mario Negri Sud dalla Provincia di Chieti è stato condotto con un procedimento all’avanguardia detto “biomonitoraggio” che attraverso l’IBL (Indice di Biodiversità Lichenica) garantisce risultati certi e precisi sullo stato dell’aria e dell’ambiente circostante ed è riconosciuto dalla Comunità scientifica internazionale e dall’ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) superiore a qualsiasi altro monitoraggio puramente strumentale.  I risultati di questa ricerca sono stati che la qualità dell’aria a Lanciano e nell’area circostante è pessima, la più bassa tra tutte le zone rilevate;
  2. Lo studio “S.Q.U.I.L.L.A.” del 2012 sulla qualità dell’aria commissionato sempre al Consorzio Mario Negri Sud dal Comune di Lanciano, sebbene condotto con una metodologia di tipo strumentale (a mezzo di “radiello”) nettamente meno efficace del biomonitoraggio (non essendo tra l’altro in grado di rilevare le polveri sottili e ultrasottili che sono tra i primi fattori di inquinamento urbano) ha comunque messo in evidenza nella zona di Villa Pasquini dove ricade la centrale a biogas della Società ATA Energia una concentrazione di anidride solforosa che lo stesso reponsabile del Mario Negri Sud Dott. Tommaso Pagliani definisce “anomala” e meritevole di ulteriori approfondimenti. Sottolineamo che tale sostanza è fortemente irritante per gli occhi ed il tratto respiratorio, per inalazione può causare edema polmonare ed una prolungata esposizione può portare anche alla morte. Se a tutto questo aggiungiamo quanto dichiarato dal Prof. Federico Valerio che “nel biogas ci sono sostanze nocive come l’idrogeno solforato e altri composti tossici e odorigeni” e che l’idrogeno solforato stesso è estremamente velenoso ed una prolungata esposizione può essere mortale, allora il quadro si fa ancora più inquietante;
  3. Nei dintorni dell’area di insediamento della Centrale a biogas in località Bel Luogo/Villa Pasquini insistono altri insediamenti inquinanti quali ad esempio la Zona Industriale della Val di Sangro, la discarica di Cerratina in piena attività e l’ex discarica di Serre con la sua  velenosa eredità oggetto di preoccupate attenzioni da parte degli enti interessati. Il dato decisivo è sempre la sommatoria dei singoli fattori nocivi e inquinanti che va valutata per avere un quadro organico della situazione dato che il tutto è sempre maggiore della somma delle singole parti;
  4. L’area lancianese è inoltre interessata da due altri impianti posti nel confinante Comune di Treglio (sansificio e impianto a biomasse) che ne peggiorano la qualità dell’aria in quanto le polveri nocive trasportate dal vento viaggiano per decine di km. ed in opposizione ai quali si dichiarò pubblicamente anche l’attuale Sindaco di Lanciano.
 Aggiungiamo infine che proprio in occasione di quella Conferenza dei servizi l'Amministrazione Comunale di Lanciano ha manifestato ufficialmente perplessità sulla localizzazione dell'impianto, poichè da uno studio affidato al Consorzio Mario Negri Sud (lo studio "Squilla" appunto) risultava una qualità dell'aria scadente e si impegnava a trasmettere alla ditta lo studio citato.
A sua volta l'ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale) si impegnava ad esprimersi dopo aver acquisito la relativa documentazione.
LA NOSTRA DOMANDA FINALE E' QUESTA: A CHE PUNTO SIAMO MENTRE LA CENTRALE A BIOGAS E' IN PROCINTO DI ENTRARE IN FUNZIONE? 
COME INTENDE PROCEDERE L'A.C. DI LANCIANO PER TUTELARE LA SALUTE DEI PROPRI CONCITTADINI?

In prima battuta questi impianti non vanno realizzati perchè inutili e inquinanti ma ricordiamo anche che, visto che la centrale ormai è stata costruita nonostante l'opposizione dell'opinione pubblica, più volte abbiamo prospettato delle soluzioni (rete di teleriscaldamento, produzione dal biogas di biometano da immettere direttamente nella rete metanifera nazionale) che andrebbero incontro all'esigenza di limitare i danni e che potrebbero dimostrare da parte della proprietà come interventi di questo tipo non vengano fatti solo per interessi privati (come appare evidente) ma per creare dei vantaggi alle comunità locali che li ospitano.

 




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