Il motore ha 70 kW e le batterie sono agli ioni di Litio. E per avere
più autonomia un computer riduce l'intervento di climatizzatore e fari
Z.E. la Renault diventa elettrica
Piccola e semplice da usare
Non solo motori TCe e dCi per abbattere le emissioni di C02 ma anche vere auto elettriche. Questa l'idea di Renault-Nissan che grazie a numerosi accordi con Stati o regioni (Israele, Danimarca, Portogallo, prefettura di Kanagawa in Giappone, Stato del Tennessee negli USA) riuscirà a vendere in gran numero - a partire dal 2011 - tante piccole auto elettriche.
Macchinine che saranno molto simili al prototipo Z. E. Concept (Zero Emission Concept) appena svelato, un prototipo che è una specie di testamento spirituale di come dovrebbe essere l'auto elettrica secondo Renault. Ossia un'auto con emissioni zero (ci mancherebbe altro...) ma anche semplice da usare. La Z.E. deriva infatti da una costola della Kangoo Be-Bop, ma è molto più divertente, con tutto il design che scherza sul concetto di auto elettrica.
Immagine a parte, sulla Z. E. Concept ci sono anche alcune idee molto interessanti, come quella, ad esempio, di avere una motorizzazione elettrica da 70 kW, che eroga una coppia di 226 Nm, e batterie agli ioni di Litio. Non solo: per avere più autonomia, questa piccola Renault è in grado di ridurre l'intervento degli impianti ausiliari (illuminazione, riscaldamento, climatizzatore ...) quando non servono. Il tutto per razionalizzare il consumo e, di conseguenza, aumentare la strada che si può percorrere.
(2 ottobre 2008)
1 commento:
Dalla Germania un motore ad azoto liquido
20 febbraio 2004. Emissioni nulle, costi bassi e facile reperibilità del propellente. Sono queste le principali caratteristiche dell'innovativo propulsore ad azoto progettato dall'ingegnere tedesco Heinz Schmid. Sviluppato per rivoluzionare il settore dei trasporti, "N-Gine motor", questo il nome del motore, prende spunto dal funzionamento dei martelli pneumatici ad aria compressa.
Direttamente collegato alle proprietà dell'azoto di liquefarsi alle bassissime temperature, infatti, il dispositivo sfrutta le capacità chimiche del carburante che, opportunamente riscaldato, torna allo stato gassoso e al volume di partenza generando l'aria compressa utile alla propulsione del motore.
Applicata concretamente già a un motoscafo e a un go-kart, l'invenzione di Schmid verrà presentata a Carrara in occasione
dei Seatec 224, la seconda edizione della rassegna delle tencologie e della subfornitura per la cantieristica navale e da diporto, in programma dal 19 al 21 febbraio.
Tecnicamente parlando la perdita di energia del motore è minima: il 25% contro l'83% del motore a scoppio. La sicurezza è invece addirittura totale, giacchè l'azoto liquido non esplode nè si infiamma. Ma il vero exploit di N-gine riguarda il problema dell'inquinamento risolto alla radice.
Molti i vantaggi confermati dai prototipi, dunque, ma numerosi anche che i punti da migliorare. Sul fronte dei consumi, ad esempio, i mezzi allestiti da Schmid, a causa di una richiesta quadruplicata rispetto al normale, necessitano di serbatoi molto grandi. Necessità che l'ingegnere tedesco sta però migliorando con nuove evoluzioni del motore. Il futuro dei trasporti parla tedesco e non inquina. La parola passa ora alle politiche dei governi.
http://www.buonenotizie.it/asp/articolo_dettaglio.asp?ArticoloID=487
MEDITATE ....
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