domenica 30 giugno 2013

LE OSSERVAZIONI DI NSC AL PIANO DEL TRAFFICO DI LANCIANO: L'OBIETTIVO COMUNE DEV'ESSERE UNA CITTA' PIU' SANA E VIVIBILE

Pubblichiamo qui di seguito le "Osservazioni" al Piano del Traffico di Lanciano presentate da Nuovo Senso Civico nello spirito di partecipazione per rendere la nostra Città sempre più sana, vivibile e attraente.


Al Sindaco di Lanciano Dott. Mario Pupillo                           
Agli Assessori del Comune di Lanciano
Ai Consiglieri del Comune di Lanciano
Ai Responsabili del PGTU Ing. S.Ciurnelli e Ing. F.Marino


OGGETTO: OSSERVAZIONI AL “PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO” DI LANCIANO dopo la sua adozione e deposito.

Dato atto positivamente all’A.C. di Lanciano della volontà di dotarsi di uno strumento di programmazione per migliorare la mobilità urbana e conseguentemente, si spera, di aumentare i livelli di vivibilità complessiva per l’intera Cittadinanza, chiediamo alla stessa scelte coraggiose che, seppure possano apparire al momento impopolari, porteranno alla lunga grande giovamento per l’intera Comunità e lustro agli Amministratori che le avranno adottate.

PREMESSA IRRINUNCIABILE:

A)      L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato che le emissioni dei gas di scarico degli autoveicoli (tra cui polveri sottili e ultrasottili) sono sicuramente cancerogene. La stessa OMS, in base a rilevamenti effettuati in 13 città italiane, ha stimato in 8220 morti l’anno il numero dei decessi causati direttamente dal superamento dei valori consentiti di PM10;
B)      Il Sindaco di ogni Comune è per legge la massima autorità sanitaria locale che deve salvaguardare la salute e il benessere dei propri concittadini, in particolare rispetto al traffico veicolare motorizzato che rappresenta la principale fonte di inquinamento delle aree urbane;
C)      Lo studio sulla qualità dell’aria effettuato nel 2010 con i più avanzati sistemi scientifici (biomonitoraggio e IBL) dal Consorzio Mario Negri Sud per conto della Provincia di Chieti ha evidenziato per l’area urbana di Lanciano i risultati peggiori di tutta la vasta zona esaminata. Il PGTU nei suoi rilevamenti preliminari ha constatato il dato pazzesco di 50-60mila transiti giornalieri di veicoli in entrata e uscita da Lanciano.

A + B + C = il Sindaco di Lanciano ha il dovere di prendere tutti quei provvedimenti utili a scoraggiare e limitare il traffico veicolare urbano, soprattutto nelle sue forme non indispensabili, indiscriminate ed eccessive, agevolando in questo modo gli spostamenti davvero necessari. Ha tutti gli strumenti giuridici e politici a disposizione, non ultimo il “principio di precauzione” sollecitato dalla Comunità Europea che esalta il valore della prevenzione, più efficace e meno oneroso degli interventi posteriori in riparazione del danno.
Parallelamente occorre un’operazione culturale che stimoli un graduale cambio di mentalità in direzione di stili di vita e di mobilità più sani e sostenibili.

SECONDA PREMESSA SUI COSTI DEL PGTU:

Il conto complessivo dell’adozione di tutte le misure comprese nel Piano è salatissimo e ben difficilmente affrontabile nell’attuale situazione economica e finanziaria: si tratta di 8 milioni e 537mila euro (sempre che vengano rispettate le cifre preventivate, cosa rarissima nelle questioni pubbliche). I soli interventi prioritari classificati “1”, ossia realizzabili nei primi due anni, ammontano alla cifra di 2 milioni e 581mila euro.
Basti rilevare che sono previste ben 12 rotatorie oltre a nuovi parcheggi, ascensori, ecc.

Per questo bisogna stabilire delle vere priorità e la scelta più logica è quella di partire con gli interventi che contribuiscono ad attenuare il problema e a rendere meno onerosa la sua soluzione, come ad esempio la realizzazione delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali, l’adozione delle aree pedonali, il potenziamento del trasporto pubblico collettivo e di tutte le forme di spostamento condivise, meno impattanti e più economiche. Il finanziamento di questa manovra combinata ha il doppio beneficio di migliorare immediatamente la qualità della vita complessiva e di abbattere i costi per gli interventi futuri, molti dei quali vengono resi inutili o notevolmente ridimensionati.


CONSIDERAZIONI GENERALI DATE LE PREMESSE:

Il traffico può essere reso più scorrevole, sicuro e sostenibile in maniera duratura solo attraverso una sua drastica riduzione e quindi questo deve essere l’obiettivo preliminare per avere le maggiori probabilità di successo.

Quindi, per fare qualche esempio, la realizzazione di nuovi parcheggi ottiene esattamente l’effetto contrario perché incentiva l’uso dell’auto privata anche senza una vera necessità.
Se invece si adottano soluzioni alternative con mezzi pubblici, condivisi o meno inquinanti la soluzione ce l’abbiamo già: 500 persone che vengono indotte all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano (vedi il successo del servizio di bike sharing) significano 500 posti auto liberi in centro che possono essere utilizzati da chi ne ha davvero bisogno. E’ un orientamento di buon senso e di facile comprensione che sta diventando prevalente a livello europeo in tante città, da Londra a Copenaghen: cominciamo a ragionare con un respiro internazionale perché solo così potremo avere ambizioni di lunga durata.

Meno automobili in circolazione o parcheggiate significano: più salute per tutti i cittadini, risparmio personale visti i costi ormai proibitivi per il loro mantenimento e miglioramento della vivibilità urbana in tutti i sensi anche dal punto di vista della riappropriazione e valorizzazione degli spazi pubblici comuni (cosa quest’ultima che favorirebbe senz’altro una maggiore attrattiva per turisti e visitatori esterni).

Sempre per dare una consequenzialità logica agli interventi bisogna partire subito e non alla fine con le azioni che aiutano a decongestionare come la realizzazione delle piste ciclabili, vista anche l’incongruenza (rilevata dagli stessi relatori del PGTU) di aver inaugurato il servizio di bike-sharing senza le adeguate corsie riservate atte a garantire  la sicurezza degli spostamenti.

ALCUNE OSSERVAZIONI SPECIFICHE SUL PGTU:

Le seguenti “Osservazioni” sono il frutto di anni di studio e documentazione sull’argomento, suggerimenti ricevuti da varie fonti e confronti pubblici, alcuni dei quali meritoriamente promossi dalla stessa A.C. di Lanciano in preparazione del PGTU.

Bene i percorsi ciclopedonali e le piste ciclabili che sono il completamento necessario e naturale del servizio di “bike-sharing” e che per questo vanno realizzate in via prioritaria come indirizzo per il modello di sviluppo della mobilità che si vuole raggiungere e per ottenere una cospicua diminuzione dei veicoli circolanti e quindi una più facile e meno onerosa soluzione del problema.
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L’obiettivo finale è la creazione di una rete capillare di piste ciclabili che unisca i vari quartieri al centro cittadino, compresa la pista già esistente nel Quartiere Santa Rita che, priva di qualsiasi collegamento con l’area centrale, ha avuto un destino di isolamento, scarsa attrazione e utilizzo di altro tipo.

E’ ora che ci si riappropri di una cultura del muoversi più “sociale”, a piedi o in bicicletta, che favorisce il benessere fisico e psichico, l’incontro e il godimento delle bellezze del paesaggio (che tra l’altro contribuisce a mantenere tali).

A questo proposito occorre rilevare l’impossibilità di spostamento all’interno della Città da parte dei disabili o dei portatori di handicap (che sono la rilevante cifra di tremila persone) data la presenza di barriere architettoniche invalicabili e l’odiosa inciviltà di molti automobilisti che parcheggiano davanti agli scivoli dei marciapiedi.
Vogliamo sottolineare che il Piano del traffico e della mobilità riguarda tutti i Cittadini, senza distinzioni, e non dev’esserci nessuna presunta prevalenza dell’”automobilista” rispetto ad altre categorie che vantano probabilmente diritti ancora maggiori.

Bene i sensi unici nell’ottica di rendere più fluida e sicura la circolazione veicolare, ma soprattutto per liberare spazi in favore di piste ciclabili e percorsi pedonali.

Bene le ZTL iniziali e le aree pedonali permanenti utili, in armonia con altri interventi paralleli, a decongestionare dal traffico motorizzato e soprattutto a creare dei poli di attrazione che, debitamente attrezzati e valorizzati, possano essere di sostegno anche alle attività commerciali presenti.
Va detto che la crisi dei negozi non dipende certo dal mancato passaggio delle auto come dimostra l’esempio dei quartieri dove il transito avviene regolarmente senza che questo freni il calo delle vendite, le cui cause sono di tutt’altra natura. Al contrario una pedonalizzazione ben congegnata può essere occasione per il rilancio anche economico di queste zone, come avviene in altri comuni italiani. Abbiamo il vicino esempio positivo della pedonalizazione di Corso Umberto a Pescara che, inizialmente osteggiata da tutte le categorie del commercio, è diventata adesso irrinunciabile dagli stessi operatori per i benefici che ha portato.

Per questo le aree previste vanno realizzate nella completezza e senza timidezze o parzialità controproducenti (vedi Corso Roma che andrebbe chiusa nella sua totalità) e si deve lavorare per una loro progressiva e calibrata estensione.
Le zone ZTL dovrebbero essere solo un passaggio intermedio verso la definitiva pedonalizzazione del Centro storico insieme a Piazza Plebiscito e Corso Trento e Trieste. I quartieri medievali sono stati concepiti a misura d’uomo e non certo di automobile che ne rappresenta una palese violenza. Valga per tutti lo scandaloso esempio delle autovetture parcheggiate permanentemente davanti ai meravigliosi rosoni di Santa Maria Maggiore.
E’ un processo che chiaramente avrà delle forti resistenze iniziali, ma se ben architettato e programmato per tappe successive, otterrà sicuramente i favori degli stessi residenti che vedranno tornare al meritato splendore il cuore antico di Lanciano, con tutte le positive ripercussioni del caso.

NO a nuove strade ad elevata circolazione (come ad es. quella prevista nell’intervento V1 in via Bologna) perché aumenterebbero i problemi invece di risolverli. Autorevoli studi internazionali sul’argomento hanno dimostrato che moltiplicare strade e corsie significa far crescere notevolmente traffico e inquinamento. A margine segnaliamo che il nuovo complesso edilizio previsto in zona dal PRG sarebbe un ulteriore passo verso la dissennata accelerazione cementificatoria in atto nella nostra Città che non porta alcun vantaggio, neanche di natura economica, e rappresenta soltanto ulteriore consumo dei suoli e il peggioramento della vivibilità complessiva. Il comparto dell’edilizia otterrebbe al contrario un forte impulso, diffuso soprattutto nelle piccole imprese, da una vasta operazione di ristrutturazione e manutenzione del patrimonio abitativo già esistente che in moltissime parti versa in condizioni precarie se non fatiscenti.

NO agli interventi che sacrificano le residue aree verdi  come ad esempio l’intervento M6 al Parco Diocleziano oppure nel parcheggio di via per Frisa. Lanciano presenta un grave deficit di aree verdi avendo già destinato nei decenni scorsi ad altri usi, edilizi e asfaltatori in genere, quelle inizialmente vincolate a tale scopo (vedi il caso della Pietrosa e proseguimento oltre la curva del Ferro di Cavallo) oppure non essendo mai riuscita a risolvere definitivamente la questione dell’Ippodromo che resta una zona ibrida ed insoddisfacente senza le caratteristiche che dovrebbe naturalmente avere di polmone verde della Città.
Riteniamo che la realizzazione di un parcheggio per bus turistici + auto private nel Parco Diocleziano e la sistemazione di un ascensore a ridosso o nelle vicinanze del Ponte siano interventi inutilmente impattanti in una zona che ha già subito negli anni passati modifiche stravolgenti e dagli esiti assai dubbi. Piuttosto andrebbe rivisitata e potenziata l’intera area in direzione di una migliore fruibilità ambientale senza ulteriori sovraccarichi che contribuirebbero a penalizzarla ulteriormente.
Un ampio parcheggio per i bus turistici esiste già nella zona della Pietrosa che, tra l’altro, è vicinissima al centro storico e in quest’ottica si potrebbe pensare ad un miglioramento dei percorsi per il raggiungimento a piedi di quest’ultimo.  Un ascensore esiste già, da dieci anni, nel parcheggio di via per Frisa e non ha avuto finora grande fortuna (lo stesso parcheggio, come rilevato nel PGTU, è sempre semi-vuoto): invece di procedere ad inutili doppioni si pensi a rendere pienamente fruibili le attrezzature già esistenti.

Sì alla destinazione “di scopo” degli introiti derivanti dalla sosta a pagamento verso il potenziamento della mobilità alternativa non inquinante e la valorizzazione dell’arredo urbano e degli interventi nelle aree pedonali. Sarebbe bene indicare questa destinazione sugli stessi cartelli dei “parcometri” in modo da far comprendere il “senso” dell’esborso che rappresenterebbe così una specie di patto con gli utenti.

CONSIDERAZIONI OLTRE IL PGTU E QUALCHE SUGGERIMENTO ALL’A.C. DI LANCIANO:

Non ci stancheremo mai di ribadire che deve esserci da parte dell’Amministrazione Comunale un disegno complessivo, unitario ed omogeneo, della direzione che si vuole dare alla propria Comunità intesa come persone e come luoghi.
Per questo il PGTU, analogamente al PRG come a qualsiasi altro strumento di programmazione, deve conformarsi al progetto generale e non sono ammissibili interventi tra di loro slegati o contraddittori.
Non possiamo dichiararci a favore di una Città più vivibile e nel contempo autorizzare dannose cementificazioni o insediamenti nocivi per la salute pubblica.
Occorre quindi una cabina di regia centralizzata (datele poi il nome che volete) che esamini preventivamente tutti gli interventi proposti per controllare che siano compatibili con il programma complessivo di medio/lungo periodo e che richiami ogni settore, assessorato o componente dell’A.C. all’obiettivo condiviso.

Per quanto riguarda gli interventi futuri sulla mobilità, al di là del presente PGTU, auspichiamo che l’A.C. di Lanciano, sempre nell’ottica della riduzione del carico complessivo di traffico e quindi per il benessere della collettività, adotti i seguenti provvedimenti:
  • Aree di scambio ed intermodalità auto private/mezzi collettivi (bus-navetta) o in condivisione (bici elettriche e tradizionali) in zone adiacenti alla città. Si valuti la possibilità di utilizzare a tale scopo aree industriali o capannoni dismessi o di accordarsi con i centri commerciali per i loro parcheggi;
  • Potenziamento e miglioramento dei mezzi pubblici con la loro progressiva elettrificazione e adozione di propellenti meno inquinanti;
  • Utilizzo dell’ex-tracciato ferroviario come metropolitana di superficie;
  • Progressiva elettrificazione del parco macchine comunale e adozione per i Vigili Urbani di bici elettriche e tradizionali per lo svolgimento di determinati servizi;
  • Maggiori controlli sulla guida sicura e per l’adozione di tutte le precauzioni da parte dei guidatori per evitare incidenti. Maggiore severità per punire la sosta selvaggia soprattutto nelle sue forme più odiose come l’ostruzione degli scivoli dei marciapiedi e l’invasione di aree cui non è consentito l’accesso (ad es. la Terrazza di via Monte Majella);
  • Controlli periodici dei mezzi pubblici e privati e campagne di incentivi/bonus per l’adozione di veicoli meno o per niente inquinanti;
  • Rimodulazione dei tempi della Città (orari di scuole, uffici pubblici, esercizi, ecc) attraverso l’adozione del PTO – PianoTerritoriale degli Orari (tra l’altro obbligatorio per i comuni con popolazione superiore ai 30mila abitanti) per razionalizzare i flussi della mobilità e pianificare i trasporti in entrata e in uscita;
  • Organizzazione di manifestazioni pubbliche e incontri nelle scuole a sostegno di una mobilità più sana e sicura per favorire un deciso cambio degli stili di vita;
  • Sistemazione di rallentatori nelle strade di maggiore percorrenza e incidentalità da velocità (via del Mare, via Panoramica, via Belvedere, ecc.)


DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITA’ ED UN AUGURIO FINALE:

Nuovo Senso Civico si mette a disposizione come sempre per un confronto civile e ragionato su questi argomenti, nell’ottica di un miglioramento del benessere collettivo e non del prevalere di interessi egoistici e particolari.

Ci auguriamo che anche tutti gli altri attori in campo manifestino la stessa volontà e supportino le loro considerazioni con ragionamenti fondati, documentati e non ideologici o velleitari.

In gioco è il futuro della nostra amata Lanciano che vogliamo rendere sempre più sana, vivibile e bella.

Franco Mastrangelo - NUOVO SENSO CIVICO


Lanciano, 28 giugno 2013

3 commenti:

Raffaele Angelucci ha detto...

mi dichiaro COMPLETAMENTE d'accordo con tutte le osservazioni che Nuovo Senso Civico ha fatto sul Piano del Traffico e ringrazio il movimento per il prezioso lavoro di analisi a beneficio di tutti. Aggiungo la mia personale convinzione che, se un maxi parcheggio deve esserci, lo vedrei bene nell'area della nuova stazione, un grande multilivello che sia parcheggio, area scambio auto privata con mezzi pubblici ( trasporto pubblico urbano e metropolitana di superficie ) e bike-car sharing, terminal di bus non turistici lasciando la pietrosa solo a quelli turistici, organizzata in grande stile e con servizi accessori.

Raffaele Angelucci ha detto...

... e che funzioni anche da ponte fra Quartiere S.Rita e Centro città, nella zona più facilmente accessibile perché è la più vicina al casello autostradale ( ovviamente andrà pensato un miglioramento della percorribilità del tratto casello-parcheggio multiservice, ma ci sarà da intervenire solo su pochi chilometri ) TUTTO QUESTO LO DICO ANCHE DA COMMERCIANTE, CONVINTO CHE LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO DI AUTO IN CENTRO SIA UN GRANDE BENEFICIO - PERSINO IMMEDIATO - PER NOSTRE ATTIVITA' - Cartoleria Itinerari BUFFETTI

Unknown ha detto...

Le indicazioni di N.S.C. sono palesemente ovvie per chi ragiona nell'ottica del benessere comune.
Sono altrettanto assurde per chi vuole continuare a sviluppare l'economia della cementificazione e dello sviluppo urbano basato sulla speculazione edilizia e sull'ampliamento delle unità abitative. E' in disaccordo con chi ha favorito le finanze dell'industria automobilistica e della dipendenza dal petrolio.
Ci sono anche persone che favoriscono questo tipo di sviluppo, alcune sono consapevoli dello scempio perpetrato negli anni 70-80-90-00 e altri ignorano completamente il danno ambientale subito dall'umanità intera. La maggior parte delle persone comincia a misurarsi con l'ottica della sostenibilità ambientale, comincia a dare importanza alla qualità dell'aria, alla vivibilità dei centri urbani e sono sempre di più. Sarebbe ora che queste persone cominciassero ad informarsi sulle politiche del Comune, essendo il fulcro dello sviluppo dell'intera comunità italiana.