domenica 31 maggio 2009

LEGGETE E DIFFONDETE


Non si può intraprendere una battaglia senza sapere il perché.
La conoscenza, l'informazione e la cultura sono gli strumenti che rendono l'individuo libero e lo trasformano in un cittadino attivo e vitale della società civile.

Provate a rispondere a queste domande.
  • Sapete quale politico abruzzese ha detto che: chi è contro il petrolio è contro il progresso?
  • E chi ha detto che si può rifiutare il progresso che deriva dall'industria petrolifera solo per superstizione?
  • E secondo voi chi è il personaggio politico che, mentendo a se stesso, dice che si deve al suo "operato" l'insediamento della Fiat (attraverso la Sevel) in Val di Sangro, insediamento che fece decollare l'economia della Frentania?
  • Sapete chi c'era tra coloro che presso il Notaio De Cinque di Chieti (presidente della DC provinciale) fondarono nel 1971 la Sangro Chimica SpA?
  • Sapete chi erano Francesco d'Agostino e Beniamino Rosati?
  • E cosa c'entra un certo Giuseppe D'Alema con la storia del petrolio Abruzzese?
Se sapete rispondere a queste domande potete (forse) fare a meno di leggere il libro di Enrico Graziani "LA SANGRO CHIMICA Una vittoria per il futuro" che racconta un pezzo importante della nostra storia recente che sembra un pezzo di cronaca odierna.

Infatti è difficile accettare il fatto che negli anni '70, in un'epoca di povertà ed ignoranza dettata dal sottosviluppo economico e sociale, la popolazione della Frentania abbia sconfitto una multinazionale come la Texaco che voleva insediare in Val di Sangro una raffineria finanziata con i soldi della Cassa per il Mezzogiorno; la Texaco era una delle Sette Sorelle ed era sostenuta dalla DC locale.

Esattamente dopo 30 anni, l'11 settembre del 2001, la stessa superficiale ignoranza ha fatto si che una nutrita rappresentanza di politici abruzzesi di dx e di sx (e purtroppo ancora in attività) abbiano aperto la porta al declassamento dell'intero Abruzzo in distretto minerario - petrolifero avvallando la costruzione del così detto Centro Oli di Ortona.

L'iter di costruzione di questo centro di prima raffinazione, nonostante la leggenda metropolitana diffusa da "illustri" politici locali, non si è mai fermato ed al momento l'attuale giunta Chiodi non ne ha sospeso per incompatibilità ambientale la costruzione promuovendo atti amministrativi o leggi appropriate.

Anzi l'attuale governo regionale sfruttando il particolare momento (terremoto, elezioni, Giochi del mediterraneo) fa finta di ignorare totalmente il problema petrolio a cui invece lavora in silenzio con grande alacrità ed i 96 milioni di euro destinati alla completa trasformazione del porto di Ortona in porto petrolifero ne sono la conferma.

Pertanto, comprate, leggete e diffondete il libro di Enrico Graziani per vari motivi:
  1. Sarete più informati sulla nostra storia recente in modo tale da capire meglio il presente.
  2. Sosterrete Nuovo Senso Civico perché l'autore devolve 2/3 del prezzo di copertina (pari a 15 euro) al nostro movimento.
  3. Farete del bene all'Abruzzo ed ai vostri discendenti.
Per acquistare il libro inviate una email con i vostri dati a:
tesoriere@nuovosensocivico.it


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